DEMONOLOGIA GENERALE- DEMIURGIA

DEMONOLOGIA GENERALE- DEMIURGIA

SIMBOLISMI TRADIZIONALI CABALISTICI DEL “BAFOMETO”

<888>L’immagine classica del Diavolo è il Pentagramma rovesciato con iscritta la testa di un caprone, volutamente stilizzata e resa più o meno orripilante.

La saggezza popolare dice che il diavolo non è sempre brutto come lo dipingono, e in effetti anche i demoni essendo puro spirito, non hanno forme precise, o meglio non come riusciamo a concepire noi. Inoltre tale figura va vista nel suo valore simbolico, non letterale. Nel pentagramma rovesciato, l’iniziato non deve vedere la testa del caprone, che serve solo a spaventare gli ignoranti, bensì deve cogliere un significato esoterico, che ora vi spiego. Quando nel TETRAGRAMMATON (IHVH) discende la SHIN (S), si genera il PENTAGRAMMA (IHSVH), ossia la materia animata, la vita, ma anche l’evoluzione spirituale verso la Scienza Divina. Nel pentagramma rovesciato, invece, la SHIN ( che per la cabala indica lo <<SPIRITO DI ELOHIM>> ossia l’ESSENZA DIVINA) abbandona il Tetragrammaton per farlo scendere a livelli più bassi, animaleschi, rappresentati appunto dalla testa del caprone e la punta che si rivolta verso il basso.

Per gli Iniziati, il Pentagramma rovesciato, dovrà invece essre un mezzo per riaffermare la loro Scienza e il Potere acquisito. Nella metà di sinistra della figura si vede come il Pentagramma, attraverso il pentagramma negativo, si espanda e risorga più splendente e radiante di energia. In detta figura viene ribadito il numero 15, tre volte 5, (il Diavolo è il 15° Arcano Maggiore, inoltre 1+5=6, numero demoniaco per eccellenza, ma anche numero del Sole…., i Rituali Demoniaci sono in tutto 78, 7+8=15, e anche i Tarocchi sono 78), L’Essenza Divina non muore nel Pentagramma rovesciato, ma trova cimento per risorgere più gloriosa. E’ un po’ il discorso di <<domare il Serpente>> che vedremo descrivendo l’Anno Magico e l’annessa Opera Alchemica.

I DANNI DELLA TRADIZIONE: Se nel degli Spiriti Celesti l’unico tentativo di una certa classificazione sistematica è sopravvissuto nella Magia Salomonica, nel mondo degli Inferi la Tradizione ha gettato il caos più completo.

I <<GRIMORI>> E LE FALSE CONOSCENZE DELLA TRADIZIONE: La Storia della magia ha visto succedersi numerosi “grimori”, ossia libretti più o meno confusi in cui si pretendeva di fornire le regole per l’evocazione dei demoni. Anche qui la menzogna di qualcuno è diventata la verità per tanti. Un po’ in tutti si insegna che il diavolo viene bloccato da un cerchio tracciato per terra e minacciato con stiletti e spade; e quando, se invocato tardasse a venire: ecco il suo sigillo per minacciarlo con la tortura del rogo, delle catene e dell’abisso. Questi “grimori” sono lontani dalla verità più di quanto lo sia il diavolo(per restare in tema) dall’acqua santa.

Primo: un cerchio tracciato per terra non ferma neanche le mosche, immaginatevi un principe delle tenebre. Secondo: l’inferiore obbedisce al superiore; regola ferrea della magia. Per cui se si vuole evocare un dèmone occorre poterlo comandare per dignità di grado, non sperando di spaventarlo con delle minacce. Già altre volte ho spiegato che la “dignità” la si acquista in vari modi tra cui: 1) per volere di Dio; 2) per le opere(caso rarissimo); 3) per iniziazione ad opera di un altro  già dignificato; 4) pro tempore usando strumenti consacrati da un Maestro.

il quarto punto è quello che ci interessa. I Rituali che il Trigono fornisce sono consacrati da chi è già dignificato e impone al Demone che chiunque eseguirà quel Rituale con quegli strumenti sarà totalmente protetto da ogni rivalsa e da ogni colpo di ritorno, e dovrà essere esaudito come se fosse il Maestro stesso ad eseguire il Rituale. E su queste cose, vi assicuro nessun dèmone può scherzare o disobbedire, su di lui vigila Michael con le Sue elette  schiere, l’Arcangelo che comanda l’esercito di Dio, e la pena per un dèmone che venga meno al giuramento a suo tempo fatto, è la distruzione, o meglio la retrocessione a livello larvale. Ma i dèmoni non hanno motivo di disobbedire, in quanto chi conosce a fondo l?Arte, sa di preciso quale compito Dio li ha preposti e quindi tale compito sarà loro svolto con soddisfazione. Una sola raccomandazione, qualsiasi rituale voi facciate c’è una sola cosa che non dovete mai chiedere: la morte, anche se si tratta del vostro peggior nemico; chiedete di tutto ma non la morte! Non potete privare nessuno della possibilità di riscattarsi. Facendo attenzione a quanto appena detto, ripeto, sono totalmente esclusi colpi di ritorno, non servono né cerchi magici, né particolari anelli o talismani protettivi per operare: tutto quanto serve è già compreso nel materiale che vi viene fornito col Rituale stesso.

666

Questo è il numero della Bestia secondo i testi sacri, ed ora vediamo il perché. Il Mondo degli Inferi è strutturato in 4 livelli fondamentali. Il 1° comprende 6 Principi, ciascuno dei quali ha generato e governa 6 Vassalli, ciascuno dei quali ha generato e governa 6 Valvassori, quindi 6+6×6+6x6x6=258 questo è il numero totale dei dèmoni della creazione. Nella realtà il numero totale dei dèmoni significativi è 6+6×6+6×6=78, poiché nei valvassori si considera solo il primo dèmone generato, gli altri cinque agiscono sempre e solo nella schiera con lui e non si possono contare come Entità singole. 78 ossia 13 entità x 6 schiere, tanti sono i dèmoni individuali in una schiera, compreso il Principe. Prima ho detto 4 livelli, e fin qui ne abbiamo visto solo 3: Principi, Vassalli, Valvassori. Al di sotto di queste schiere, nate con la creazione del mondo, regna il CAOS DEL MAGMA DELLE LARVE, generate dagli uomini e in continuo aumento di numero, e questo è il quarto livello. In questo “magma” non è possibile stabilire gerarchie. Si hanno aggregazioni transitorie, formazioni di schiere anche numerosissime con Mente Collettiva, che agiscono agli ordini di un certo dèmone per un certo periodo, o che assecondano operazioni di stregoneria e di bassa magia. Attenzione, non si confondano le Larve con gli Elementari, le Larve sono escrementi del pensiero umano, gli Elementari sono Spiriti veri e propri ad un basso livello di sviluppo.

Con questa sistemazione del Mondo Infernale la Scienza dei Magi ha compiuto una grande opera, ogni cosa è stata collocata al suo debito posto e non sarà mai più possibile che la Grande Bestia si ribelli agli Spiriti Celesti. Ma di questo ne riparleremo.<888>

IL COLLE DELLA SCIENZA

UN ESEMPIO DI SERPENTE……SOMMO

Dante il sommo poeta, all’inizio della sua Opera, smarrito dai vizi (la selva oscura), intravvede un colle, che sembra facilmente raggiungibile, illuminato dal Sole e da cui sembra possibile raggiungere ogni altro luogo. Il colle si oppone alla selva oscura e rappresenta il sapere iniziatico, la Scienza delle Scienze. Come molti neofiti, anche lui commette ( o finge di commettere) l’errore di credere di poter salire direttamente senza problemi sul colle della Scienza, ma ben presto vede tre fiere che gli bloccano la strada diretta. Una lonza, un leone, una lupa. Rappresentano i tre volti peggiori del suo Serpente: la lussuria, la superbia, la cupidigia, egli impediscono l’ascesa.

MODERNI SOFFIATORI

Se Dante avesse seguito gli assurdi consigli di certi sedicenti assertori della Via Secca, avrebbe dovuto affrontare le tre fiere e ucciderle, e quindi proseguire passando sui loro corpi, e in breve, raggiungere il Colle della Scienza. Facile a dirsi, e di questa allegorica uccisione del serpente si sono pasciuti migliaia di falsi profeti e di pseudo-scrittori. Uccidere il Serpente! Questo è il motto, ancora oggi, è la promessa di molte filosofie pseudo-magiche che tanti poveri cristiani, illusi, abbracciano sprecando ore rubate al sonno e alla salute; moderni soffiatori in cerca di un barlume d’infinito.

NON SI PUO’ UCCIDERE IL SERPENTE

Non si può uccidere il Serpente, egli è ciò che garantisce la vita sulla terra: senza gli istinti nessuna specie vivente, anche la più umile potrebbe perpetuarsi. Senza ad esempio l’istinto sessuale o l’istinto di sopravvivenza, nel giro di un centinaio di anni tutta la vita scomparirebbe. Il Serpente non va ucciso, va domato. E qui vi è il vero potere dei Saggi. La Scienza dei Magi nella sua profonda, incommensurabile saggezza vi insegna questo: a convivere con i Draghi e i Serpenti, poiché uccidendoli uccideremmo noi stessi. Diamo quindi alle tre fiere ( e alla loro multiforme progenie) il giusto valore e il giusto posto, e saremo i padroni del mondo.

DOMARE LE FIERE

Il Colle della Scienza non si può dunque scalare direttamente, prima occorre domare le fiere che sbarrano la strada, e muovere i primi passi verso la Luce, per fare questo la Saggezza dei magi indica una strada sicura: L’ANNO MAGICO. Le tappe delle stagioni saranno le tappe attraverso cui lo Spirito di ogni individuo matura. E nessuno sarà solo in questo arduo e nobilissimo cammino, con lui saranno altre centinaia di aspiranti alla Luce, e con Lui saranno Elette Entità, preposte da Dio, a far strada squarciando le Tenebre dell’ignoranza. La cosa sembra semplice, in realtà è ardua impresa, poiché alla maggioranza degli uomini, non interessa affatto domare il Serpente, anzi lo servono con grande devozione, poiché egli consumato il pasto, getta sempre gli avanzi al suo schiavo. Ed è proprio in attesa di quel miserabile boccone, che molti consumano la vita dedicandola al Serpente. La Magia inoltre insegna, che finchè il Serpente vegeta, appagato dal suo servo, anche quest’ultimo può vivere tranquillo, ma appena lo schiavo si ribella, ecco il Serpente che reagisce e si rivolta verso di Lui per riprendere il potere. Ma il Serpente rivoltandosi è costretto a mordere lo schiavo, e in quel morso, egli deve trasmettere il suo potere. E chi è stato morso dal Serpente, deve per forza compiere l’opera, poiché è triste annusare la fragranza dell’infinito senza poterla mai assaggiare davvero. E i morsi dal Serpente siete voi, e con voi tutti coloro che aspirano alla Luce. Il vostro Serpente non dorme più, è sempre all’erta, ma già sente che dovrà presto soccombere, poiché questo è il volere della Scienza dei Magi. L’incubo del Serpente è la Croce, e un dardo che lo trafigge immobilizzandolo senza farlo morire.

IL SERPENTE

LA FORZA DEL SERPENTE

I Draghi, i Serpenti, il Kundalini,il Leviatan,ecc, sono rappresentazioni allegoriche di una forza, cieca ma smisurata, che lega l’Uomo alla materia. Il Serpente replica se stesso attraverso l’Uomo e la Natura, quindi da questo punto di vista, gli esseri viventi non sono che il veicolo, occasionale e trascurabile, attraverso cui una forza cieca, istintiva e incosciente, moltiplica se stessa all’infinito. l’Uomo quindi non << possiede>> la vita, ma ne è posseduto, egli è un involucro che il Serpente getterà come mutandosi la pelle.

L’ANIMA E’ IMMORTALE

L’Uomo tuttavia, non è solo materia, per cui alla morte del corpo non tutto svanisce, ma l’anima, immortale, si libera nella dimensione astrale, dove a secondo del grado evolutivo raggiunto, potrà tornare a reincarnarsi, di nuovo veicolo del Serpente, oppure decidere liberamente il proprio destino.

IL SERPENTE E’ SOLO UN CICLO NON LA VITA

Il Serpente d’altronde, non rappresenta la vita. Egli parassita lo Spirito e dallo Spirito trae la forma, ma non potrebbe esistere al di fuori dello Spirito, poiché non possiede già un autocoscienza, egli non ha un principio, né una fine. Il Serpente è un ciclo identico a se stesso, che si ripete all’infinito, la sua immagine è un cerchio vuoto, poiché la testa morde la coda. Egli ruota attorno al centro e, a ogni ciclo compiuto, molti esseri saranno nati e molti saranno morti, ma lui non sarà cambiato, né avrà cambiato il ritmo del suo movimento.

IL SERPENTE NON SI EVOLVE LO SPIRITO SI

Il Serpente dunque, imprigiona lo Spirito, lo usa per moltiplicarsi e poi lo getta per impossessarsi di un altra vita. E questo processo è uguale in tutti i viventi, dai vegetali, agli animali, all’Uomo. Ma il Serpente, abbiamo visto, non sa che replicare se stesso, identico e immutabile a ogni passaggio, egli quindi non può essere l’origine della vita, poiché la vita è innanzi tutto evoluzione, ossia il tendere a forme superiori sempre più perfette. Al Serpente non può interessare l’evoluzione, egli non ha coscienza, è forza cieca, come un fuoco che divampa nella foresta, che avvolge di altissime fiamme un albero, e quando sembra spegnersi avendolo consumato, eccolo rifiorire con più alte fiamme in mille altri luoghi.

LA METAFORA DEL SERPENTE COSMICO

E’ lo Spirito, la Volontà Suprema che guida l’evoluzione. Il Serpente afferra lo Spirito dell’individuo, lo imprigiona nella materia e negli istinti, e alla fine della vita lo libera per assumere nuove forme. Ma mentre ad ogni ciclo il Serpente rimane immutato, lo Spirito si sarà trasformato, e nella futura reincarnazione farà assumere al Serpente una nuova forma. Immaginate il Serpente come una grande ruota, ose preferite, come un serpente cosmico che si morde la coda, a forma fi cerchio , e che ruota di continuo attorno al proprio centro. Immaginate che in vari punti di questa immensa ruota entrino le anime, seguano la rotazione per un certo tratto, e quindi se ne separino per tornare da dove sono venute, ma quando si distaccano non sono più le stesse che erano entrate, chi più chi meno, hanno tutte subito trasformazioni: chi in meglio, chi in peggio; mentre il Serpente, immutato, continua eternamente a ruotare. Nella realtà non c’è un serpente cosmico, ma tanti singoli Serpenti che esistono solo quando l’anima si incarna, essi trasportano l’anima fin tanto che ha generato altre vite, e in definitiva, altri Serpenti, poi l’abbandonano, scomparendo nel nulla, mentre l’anima è immortale. L’anima si trasforma. Il Serpente si ripete.

IL SERPENTE NON ESISTE SENZA LO SPIRITO, MA NON VICEVERSA

Il Serpente, per tornare al paragone precedente, è come il fuoco, che esiste solo mentre arde la pianta, non esiste un fuoco senza la pianta che arde, mentre esiste la pianta senza il fuoco che la bruci (mi riferisco qui al fuoco comune, non al Fuoco alchemico). Se il Serpente dunque non esiste senza l’anima, egli deve per forza derivare o dipendere dall’anima stessa, così come il fuoco è in realtà il calore chimico del legno che si libera per un processo di ossidazione, il fuoco che arde la pianta altri non è che l’energia del Sole che la fotosintesi ha trasformato in zucchero e poi in cellulosa, e che un processo chimico esotermico violento libera sotto forma di calore, ossia fuoco. Se il paragone è valido, anche il Serpente dovrebbe essere una sorta di energia superiore, che divampa in modo incontrollato negli esseri viventi, ossia dovrebbe essere l’anima stessa a contenere il Serpente, che, una volta incarnata, sfugge al suo controllo e la brucia soffocandola con la materia e gli istinti. E in realtà questo è il grande mistero della Magia: riprendere il controllo di questo potere smisurato che ci sfugge, anzi ci comanda e ci consuma, ma che invece altri non è che una manifestazione dello Spirito stesso. Immaginate ora di imbrigliare questa forza cieca, selvaggia, smisurata e fonte della vita, di poterla fissare e condensare come fosse una pietra, e immaginate che questa pietra possa trasferire questa forza a ogni cosa che venga toccata, ecco, quella è la Pietra Filosofale. Se poi voi foste i padroni di questa pietra, anzi se si formasse dentro di voi e la costringeste a non abbandonare mai l’anima, ma a forgiare per lei sempre nuovi più radiosi corpi, ecco l’Elisir di lunga vita e la chiave dell’immortalità. Attenzione però, il Serpente è solo forza cieca, per cui nella Pietra andranno messe anche altre cose…..o altre cose andranno associate alla Pietra o nella Pietra. Di tutto questo si occupa l’Alchimia, parte importante della Scienza dei Magi, e che trova nella descrizione dell’Anno Magico i fondamenti della sua riedificazione.

IL CALENDARIO CELTICO

CORRISPONDENZA TRA GRANDE OPERA E CICLI DELLA NATURA

La rifondazione  della Scienza dei Magi non poteva ignorare il Calendario Esoterico, chiave di lettura dei rapporti tra microcosmo e macrocosmo. L’Anno Magico è la perfetta coincidenza del ciclo della Natura con le tappe dell’Evoluzione dello Spirito. I Saggi hanno voluto scrivere la Grande Opera in un libro che non potrà mai essere cancellato, un po’ come per i Tarocchi, che possono servire da gioco o da profonda fonte di sapere, e questo libro è appunto la Natura e la successione delle stagioni. Se l’Iniziato si armonizza con i cicli cosmici e impara a leggere questo libro, con gli occhi dei Filosofi, vedrà compiere in se stesso quella maturazione che la Natura rinnova ad ogni anno, e saprà andare oltre, poiché egli è partecipe di quello Spirito che tende ad evolversi per raggiungere l’Infinito e che domina la Natura stessa.

IL PROBLEMA DELLE DATE                                                                                                                                                                                     Nella ricostruzione del Calendario Esoterico, che include appunto le tappe fondamentali di questa evoluzione, è sorto il problema se rispettare le date tradizionali dei Festival magici, che però non coincidono più in modo esatto con quelle originali, o se fosse meglio ricalcolare ogni anno le cadenze di Equinozi e Slstizi e cogliere così l’esatto momento astronomico. Si è preferito rispettare le date della tradizione, e questo per motivi vari. Il primo è che i giorni dedicati ai Festival hanno ormai una tradizione millenaria che ci sarebbe spiaciuto interrompere, visto che tutto sommato, non si discostano che di qualche giorno dalla data astronomica. Inoltre alcuni Festival associati a date del Calendario Liturgico, come Ognissanti, la Candelora, San Giovanni, San Michele Arcangelo, sarebbe assurdo celebrarli in date differenti. Terzo, ricalcolare ogni anno le date in base ai Solstizi ed Equinozi, aiuterebbe solo a fare confusione, specialmente per chi non è ferratissimo in queste cose. Ultimo motivo, e forse il più importante, è che il non dare eccessivo peso all’evento astronomico associato, deve far capire ai neofiti che la corrispondenza stagionale è fondamentalmente un simbolismo, il vero Anno Magico si svolge nello Spirito di ciascun Discepolo, e per quanto quasi sovrapponibile con la Natura, è cosa totalmente distinta.

ANNO CIVILE E ANNO SOLARE

A titolo d’informazione, bisogna dire che il fatto che le date dei Festival non coincidano più con quelle originali, è dovuto alla differenza tra l’anno civile, che dura 365 giorni, e l’anno solare, ossia il tempo effettivo che la terra compie per fare un giro attorno al Sole, che è più lungo (365 g, 5 h, 48′,46′) di circa 6 ore. Già all’epoca della riforma del calendario, operata da Giulio Cesare (46 a Cristo), le feste equinoziali si erano ben allontanate dagli effettivi eventi astronomici. L’anno civile che fu introdotto da Giulio Cesare, era di 365 giorni e 6 ore, quindi con 1 giorno bisestile ogni 4 anni, era in eccesso 11′ e 13′ rispetto all’anno solare. Questo errore dava 1 giorno in più ogni 128 anni. All’epoca della riforma gregoriana (XVI sec) il Solstizio d’inverno (21 dicembre) era già retrocesso al 11 dicembre. Questo allontanarsi dai punti cardinali, faceva si che si perdesse nei secoli il vero significato dei Festival esoterici, e nessuno, nelle varie riforme dei calendari, si preoccupava di riportarli alle date esatte. Inoltre, a complicare le cose, ha contribuito l’Anno Liturgico della Chiesa Romana. La Chiesa infatti nei primi secoli di vita, non riuscendo ad estirpare le varie feste popolari, di origine gnostica o pagana, le assorbiva e le dedicava a momenti della liturgia cristiana, ad esempio Halloween diventa Ognissanti, Giano Bifronte  ai due Solstizi si sdoppia, diventa Giovanni Evangelista e Giovanni Battista. Il fatto apparentemente paradossale è che più la Chiesa sembrava sforzarsi di cancellare una Festa  pagana, cercando di alterarne radicalmente il significato, più invece contribuiva a ricalcarne, anzi a spiegarne meglio l’originale significato stesso.Nella descrizione dei vari Festival troverete vari esempi a conforto di questa tesi, che per ragioni espositive, non posso riportare in questo paragrafo. La coincidenza dicevo, è solo apparentemente strana, poiché il Cristianesimo originario era altamente esoterico, e chi modificava il calendario, con una mano nascondeva ai profani, con l’altra insegnava ai Saggi. Le cose andarono diversamente , invece con il Concilio Vaticano secondo, che formulò le << Norme generali per l’ordinamento liturgico del calendario>> promulgate poi da Paolo VI, con entrata in vigore il 1°Gennaio 1970. In questa recente riforma, si è dato l’ultimo colpo di spugna ai rsidui di cultura esoterica, presenti nella liturgia cristiana, mentre si è dato grande rilievo a due momenti, il Natale (Avvento, Natale ed Epifania) ela Pasqua (Quaresima, Triduo, Tempo Pasquale fino a Pentecoste), le restanti 33-34 settimane dell’anno vengono dette << per annum>> o tempo ordinario e celebrano il Cristo nella globalità della Sua opra, più varie ricorrenze a carattere locale. Ebbene, tutto quanto  cadeva nei periodi dedicati al Natale e alla Pasqua, e non fosse in relazionecon essi, venne liberamente cancellato o spostato senza troppi indugi. Da qui, appunto altre discrepanze tra i Festival originali e le date attuali.

Comunque, vicissitudini del Calendario a parte, vediamo come deve essere giustamente diviso l’Anno Esoterico

LE DATE ASTRONOMICHE

Innanzi tutto si distinguono 4 feste cardinali: i 2 solstizi e i 2 equinozi, quindi il punto medio tra di loro. In tutto 8 Festival Magici principali. Da notare che per la Magia le stagioni non cominciano con i solstizi e gli equinozi, ma nei punti intermedi. Otto su dodici mesi, significa un Festival Magico ogni mese e mezzo circa. Se noi Tracciamo il diagramma dei Festival sul cerchio zodiacale, vediamo che collegando tra di loro i punti opposti, si viene a formare una figura ben nota agli Iniziati, la Ruota a 8 raggi o Ruota della Fortuna, ma anche simbolo esoterico della Terra. Ogni raggio della Ruota corrisponde a un momento importante astronomico che coincide con una particolare fase della vita agreste. Ma il vero significato che interessa agli studiosi dell’Arte è quello esoterico, iniziatico, che fa corrispondere al ciclo della Natura le tappe dell’evoluzione dello Spirito, come vedremo meglio in dettaglio descrivendo i vari Festival.

Le date fondamentali, rispettando la perfetta corrispondenza astronomica, sarebbero dunque queste:

CALENDARIO ESOTERICO ASTRONOMICO

6  NOVEMBRE:         inizio dell’Anno Magico (inverno esoterico)

21 DICEMBRE:         Solstizio d’inverno

2 FEBBRAIO :           Inizio Primavera Esoterica

21 MARZO:                Equinozio di Primavera

5 MAGGIO:                inizio Estate Esoterica

21 GIUGNO:              Solstizio d’Estate

6 AGOSTO :               Inizio Autunno Esoterico

23 SETTEMBRE:     Equinozio d’Autunno

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Tuttavia. per motivi esposti prima, il Calendario Esoterico adottato sarà quello tradizionale, ossia il seguente:

CALENDARIO ESOTERICO ADOTTATO

31 OTTOBRE             inizio dell’Anno Magico                             HALLOWEEN- SAMHAIN

21 DICEMBRE          Solstizio d’Inverno                                      SATURNALI- YULA

2 FEBBRAIO             Inizio Primavera Esoterica                        LA CANDELORA-IMBOLC

21 MARZO                 Equinozio di Primavera                              (ATTIS) RITO ESOTERICO EQUINOZIO-EQUINOX

30 APRILE                Inizio Estate Esoterica                                CALENDIMAGGIO-BELTANE

24 GIUGNO              Solstizio d’Estate                                          SAN GIOVANNI BATTISTA-MIDSUMMER’S EVE

31 LUGLIO                Inizio Autunno Esoterico                           ABBONDANZA DEL RACCOLTO-LUGNASAD

29 SETTEMBRE      Equinozio d’Autunno                                   SAN MICHELE ARCANGELO-MICHAEL SUPERNO

L’ANNO MAGICO

PREMESSA ALLA DESCRIZIONE DELL’ANNO MAGICO

Affronteremo ora uno degli argomenti più importanti della Scienza dei Magi. L’argomento trattato si fa tanto elevato che, spesso, le parole non basteranno per contenere quanto si vorrebbe esprimere. Molte cose saranno quindi dette attraverso simbolismi e metafore, proprio perché siano più comprensibili. Vi sono vari livelli di interpretazione per le pagine che seguono, e successive letture potranno dischiudere orizzonti dapprima impensabili. Mi preme precisare una cosa, affinché non sia anch’io accusato di voler nascondere la verità dietro sofismi, ciò che dico è letterale, perciò chi legge tenga a freno la fantasia e non immagini cose che non dico. E’ ovvio che l’argomento è difficile e molto delicato, se così non fosse non sarebbe Oro Filosofale e chiunque ne avrebbe il dominio. Vi rassicuri il fatto che è mia ferma volontà dividere tutto quanto ho potuto imparare, e grazie a Dio, sono ancora su questa terra, disposto a rispondere e a chiarire i dubbi di chi è veramente desideroso di apprendere, ovviamente nel limite di quanto in mio potere e soprattutto in base di quanto mi sarà chiesto.                                                                                                                                        Inutile avvertire il lettore che la Magia è, giunti a un certo punto, una scienza molto difficile, che non procede per piccole verità, ma che chiede all’adepto di comprenderla in toto, poiché solo l’insieme ha senso, non i singoli frammenti. E tutto questo richiede impegno e volontà. Comunque, nessuno si smarrisca di fronte ai primi ostacoli, tutto è necessario. La Magia Pratica è una scienza rivelata, ma la Filosofia Occulta è una scienza da conquistare, solo così apparterrà all’Uomo e gli permetterà di riscattarsi e di elevarsi al di sopra delle miserie spirituali del Mondo. Ed ora basta con i preamboli, l’Araba Fenice attende di risorgere, non aspettiamo che si ritrasformi nel nero corvo.