IL COLLE DELLA SCIENZA

UN ESEMPIO DI SERPENTE……SOMMO

Dante il sommo poeta, all’inizio della sua Opera, smarrito dai vizi (la selva oscura), intravvede un colle, che sembra facilmente raggiungibile, illuminato dal Sole e da cui sembra possibile raggiungere ogni altro luogo. Il colle si oppone alla selva oscura e rappresenta il sapere iniziatico, la Scienza delle Scienze. Come molti neofiti, anche lui commette ( o finge di commettere) l’errore di credere di poter salire direttamente senza problemi sul colle della Scienza, ma ben presto vede tre fiere che gli bloccano la strada diretta. Una lonza, un leone, una lupa. Rappresentano i tre volti peggiori del suo Serpente: la lussuria, la superbia, la cupidigia, egli impediscono l’ascesa.

MODERNI SOFFIATORI

Se Dante avesse seguito gli assurdi consigli di certi sedicenti assertori della Via Secca, avrebbe dovuto affrontare le tre fiere e ucciderle, e quindi proseguire passando sui loro corpi, e in breve, raggiungere il Colle della Scienza. Facile a dirsi, e di questa allegorica uccisione del serpente si sono pasciuti migliaia di falsi profeti e di pseudo-scrittori. Uccidere il Serpente! Questo è il motto, ancora oggi, è la promessa di molte filosofie pseudo-magiche che tanti poveri cristiani, illusi, abbracciano sprecando ore rubate al sonno e alla salute; moderni soffiatori in cerca di un barlume d’infinito.

NON SI PUO’ UCCIDERE IL SERPENTE

Non si può uccidere il Serpente, egli è ciò che garantisce la vita sulla terra: senza gli istinti nessuna specie vivente, anche la più umile potrebbe perpetuarsi. Senza ad esempio l’istinto sessuale o l’istinto di sopravvivenza, nel giro di un centinaio di anni tutta la vita scomparirebbe. Il Serpente non va ucciso, va domato. E qui vi è il vero potere dei Saggi. La Scienza dei Magi nella sua profonda, incommensurabile saggezza vi insegna questo: a convivere con i Draghi e i Serpenti, poiché uccidendoli uccideremmo noi stessi. Diamo quindi alle tre fiere ( e alla loro multiforme progenie) il giusto valore e il giusto posto, e saremo i padroni del mondo.

DOMARE LE FIERE

Il Colle della Scienza non si può dunque scalare direttamente, prima occorre domare le fiere che sbarrano la strada, e muovere i primi passi verso la Luce, per fare questo la Saggezza dei magi indica una strada sicura: L’ANNO MAGICO. Le tappe delle stagioni saranno le tappe attraverso cui lo Spirito di ogni individuo matura. E nessuno sarà solo in questo arduo e nobilissimo cammino, con lui saranno altre centinaia di aspiranti alla Luce, e con Lui saranno Elette Entità, preposte da Dio, a far strada squarciando le Tenebre dell’ignoranza. La cosa sembra semplice, in realtà è ardua impresa, poiché alla maggioranza degli uomini, non interessa affatto domare il Serpente, anzi lo servono con grande devozione, poiché egli consumato il pasto, getta sempre gli avanzi al suo schiavo. Ed è proprio in attesa di quel miserabile boccone, che molti consumano la vita dedicandola al Serpente. La Magia inoltre insegna, che finchè il Serpente vegeta, appagato dal suo servo, anche quest’ultimo può vivere tranquillo, ma appena lo schiavo si ribella, ecco il Serpente che reagisce e si rivolta verso di Lui per riprendere il potere. Ma il Serpente rivoltandosi è costretto a mordere lo schiavo, e in quel morso, egli deve trasmettere il suo potere. E chi è stato morso dal Serpente, deve per forza compiere l’opera, poiché è triste annusare la fragranza dell’infinito senza poterla mai assaggiare davvero. E i morsi dal Serpente siete voi, e con voi tutti coloro che aspirano alla Luce. Il vostro Serpente non dorme più, è sempre all’erta, ma già sente che dovrà presto soccombere, poiché questo è il volere della Scienza dei Magi. L’incubo del Serpente è la Croce, e un dardo che lo trafigge immobilizzandolo senza farlo morire.