IL SERPENTE

LA FORZA DEL SERPENTE

I Draghi, i Serpenti, il Kundalini,il Leviatan,ecc, sono rappresentazioni allegoriche di una forza, cieca ma smisurata, che lega l’Uomo alla materia. Il Serpente replica se stesso attraverso l’Uomo e la Natura, quindi da questo punto di vista, gli esseri viventi non sono che il veicolo, occasionale e trascurabile, attraverso cui una forza cieca, istintiva e incosciente, moltiplica se stessa all’infinito. l’Uomo quindi non << possiede>> la vita, ma ne è posseduto, egli è un involucro che il Serpente getterà come mutandosi la pelle.

L’ANIMA E’ IMMORTALE

L’Uomo tuttavia, non è solo materia, per cui alla morte del corpo non tutto svanisce, ma l’anima, immortale, si libera nella dimensione astrale, dove a secondo del grado evolutivo raggiunto, potrà tornare a reincarnarsi, di nuovo veicolo del Serpente, oppure decidere liberamente il proprio destino.

IL SERPENTE E’ SOLO UN CICLO NON LA VITA

Il Serpente d’altronde, non rappresenta la vita. Egli parassita lo Spirito e dallo Spirito trae la forma, ma non potrebbe esistere al di fuori dello Spirito, poiché non possiede già un autocoscienza, egli non ha un principio, né una fine. Il Serpente è un ciclo identico a se stesso, che si ripete all’infinito, la sua immagine è un cerchio vuoto, poiché la testa morde la coda. Egli ruota attorno al centro e, a ogni ciclo compiuto, molti esseri saranno nati e molti saranno morti, ma lui non sarà cambiato, né avrà cambiato il ritmo del suo movimento.

IL SERPENTE NON SI EVOLVE LO SPIRITO SI

Il Serpente dunque, imprigiona lo Spirito, lo usa per moltiplicarsi e poi lo getta per impossessarsi di un altra vita. E questo processo è uguale in tutti i viventi, dai vegetali, agli animali, all’Uomo. Ma il Serpente, abbiamo visto, non sa che replicare se stesso, identico e immutabile a ogni passaggio, egli quindi non può essere l’origine della vita, poiché la vita è innanzi tutto evoluzione, ossia il tendere a forme superiori sempre più perfette. Al Serpente non può interessare l’evoluzione, egli non ha coscienza, è forza cieca, come un fuoco che divampa nella foresta, che avvolge di altissime fiamme un albero, e quando sembra spegnersi avendolo consumato, eccolo rifiorire con più alte fiamme in mille altri luoghi.

LA METAFORA DEL SERPENTE COSMICO

E’ lo Spirito, la Volontà Suprema che guida l’evoluzione. Il Serpente afferra lo Spirito dell’individuo, lo imprigiona nella materia e negli istinti, e alla fine della vita lo libera per assumere nuove forme. Ma mentre ad ogni ciclo il Serpente rimane immutato, lo Spirito si sarà trasformato, e nella futura reincarnazione farà assumere al Serpente una nuova forma. Immaginate il Serpente come una grande ruota, ose preferite, come un serpente cosmico che si morde la coda, a forma fi cerchio , e che ruota di continuo attorno al proprio centro. Immaginate che in vari punti di questa immensa ruota entrino le anime, seguano la rotazione per un certo tratto, e quindi se ne separino per tornare da dove sono venute, ma quando si distaccano non sono più le stesse che erano entrate, chi più chi meno, hanno tutte subito trasformazioni: chi in meglio, chi in peggio; mentre il Serpente, immutato, continua eternamente a ruotare. Nella realtà non c’è un serpente cosmico, ma tanti singoli Serpenti che esistono solo quando l’anima si incarna, essi trasportano l’anima fin tanto che ha generato altre vite, e in definitiva, altri Serpenti, poi l’abbandonano, scomparendo nel nulla, mentre l’anima è immortale. L’anima si trasforma. Il Serpente si ripete.

IL SERPENTE NON ESISTE SENZA LO SPIRITO, MA NON VICEVERSA

Il Serpente, per tornare al paragone precedente, è come il fuoco, che esiste solo mentre arde la pianta, non esiste un fuoco senza la pianta che arde, mentre esiste la pianta senza il fuoco che la bruci (mi riferisco qui al fuoco comune, non al Fuoco alchemico). Se il Serpente dunque non esiste senza l’anima, egli deve per forza derivare o dipendere dall’anima stessa, così come il fuoco è in realtà il calore chimico del legno che si libera per un processo di ossidazione, il fuoco che arde la pianta altri non è che l’energia del Sole che la fotosintesi ha trasformato in zucchero e poi in cellulosa, e che un processo chimico esotermico violento libera sotto forma di calore, ossia fuoco. Se il paragone è valido, anche il Serpente dovrebbe essere una sorta di energia superiore, che divampa in modo incontrollato negli esseri viventi, ossia dovrebbe essere l’anima stessa a contenere il Serpente, che, una volta incarnata, sfugge al suo controllo e la brucia soffocandola con la materia e gli istinti. E in realtà questo è il grande mistero della Magia: riprendere il controllo di questo potere smisurato che ci sfugge, anzi ci comanda e ci consuma, ma che invece altri non è che una manifestazione dello Spirito stesso. Immaginate ora di imbrigliare questa forza cieca, selvaggia, smisurata e fonte della vita, di poterla fissare e condensare come fosse una pietra, e immaginate che questa pietra possa trasferire questa forza a ogni cosa che venga toccata, ecco, quella è la Pietra Filosofale. Se poi voi foste i padroni di questa pietra, anzi se si formasse dentro di voi e la costringeste a non abbandonare mai l’anima, ma a forgiare per lei sempre nuovi più radiosi corpi, ecco l’Elisir di lunga vita e la chiave dell’immortalità. Attenzione però, il Serpente è solo forza cieca, per cui nella Pietra andranno messe anche altre cose…..o altre cose andranno associate alla Pietra o nella Pietra. Di tutto questo si occupa l’Alchimia, parte importante della Scienza dei Magi, e che trova nella descrizione dell’Anno Magico i fondamenti della sua riedificazione.