21 Dicembre-Festival di Yula

Il Festival di Yula va eseguito il 21 Dicembre, o, in via eccezionale, entro massimo le ore 24 del 2 Gennaio.
Compreso nel Festival il Talismano d’Argento di Yula.
Propizia  la realizzazione di un importante desiderio
scelto tra i 3 seguenti

1) DENARO: propiziare un guadagno eccezionale
2) AMORE: trovare l’anima gemella
3) EQUILIBRIO: ritrovare un perfetto equilibrio bioenergetico

Antico Talismano in Argento
Il Talismano d’Argento di Yula Compreso nel prezzo
il prezioso Talismano d’Argento (925/1000) di Yula, il quale propizierà la fortuna e la riuscita ed è un potente scudo di protezione da tutte le negatività per un anno intero.

LE AZIONI:
Nel rispetto di antichissime tradizioni, l’azione elettiva del Festival Esoterico di Yula è di propiziare la realizzazione di un importante desiderio scelto tra i tre seguenti:
1) DENARO: propiziare un guadagno eccezionale fortunato, una grossa entrata di denaro, una cospicua vincita, un anno ricco ed economicamente abbondante; favorire la risoluzione di un importante problema economico. Si può chiedere il risanamento delle finanze e un cospicuo aumento dei guadagni. L’Entità favorirà le entrate di soldi attraverso le vie possibili per ciascuno (gioco, lavoro, vincite, eredità, donazioni). L’azione propiziatoria sarà già evidenziabile entro 1-2 mesi, e perdurerà (in crescendo) per 1 anno intero.
2) AMORE: propizia la realizzazione del sogno d’amore della propria vita, la donna (o l’uomo) del proprio destino, mediante l’incontro con la propria anima gemella e l’inizio di una grande storia amore. Può darsi che detta persona sia già nota, oppure che sia ancora sconosciuta, il Festival favorirà l’incontro, l’amore e la passione. Si tratta di quel grande amore, che tutti hanno sognato e che tutti hanno il diritto di trovare. Questa richiesta la possono fare, ovviamente, tutti coloro che sono soli, ma anche coloro che vivono la solitudine di una storia sentimentale insoddisfacente o ormai finita, condivisa con una persona sbagliata, in cui non ci sia né amore, né intesa.
3) EQUILIBRIO: ristabilisce ideali livelli nell’equilibrio tra corpo e spirito. Governa e protegge l’equilibrio bioenergetico di stomaco, intestino, sangue, bronchi. Protezione generale della salute per 1 anno intero.
Compreso nel Festival il prestigioso TALISMANO D’ARGENTO di YULA, in argento 925, con azioni propiziatorie e di protezione.
Azioni automatiche
Queste azioni fanno parte automaticamente del Festival e non rientrano cioè tra i possibili desideri in quanto VENGONO SEMPRE APPLICATE AUTOMATICAMENTE.
1) PURIFICAZIONE ED ESORCISMO di chi esegue il Festival. Gli Iniziati e i Gradi Superiori potranno estendere l’azione (in questo caso è necessario fare i nomi) a più persone (massimo 5), ambienti, e famiglie
2) EVOLUZIONE SPIRITUALE di chi esegue il Festival  (questa azione è valida per tutti). Superamento della fase di “nigredo” e comparsa progressiva del bianco della purificazione.

Come ordinare i Festival del Calendario Celtico
I Festival Esoterici richiedono, per la loro esecuzione, solo un minimo di impegno e di tempo. Sono alla portata di tutti e non necessitano precedenti conoscenze esoteriche, in quanto essi stessi costituiscono una Scuola, ovvero un percorso spirituale ed iniziatico.
Ciascun Festival va richiesto nel periodo immediatamente precedente alla data della sua celebrazione, come riportato più sotto. Per chi desidera eseguire tutti gli otto Festival sono previste delle vantaggiose forme di abbonamento
Tutto il materiale necessario sarà contenuto nel pacco che riceverete, comprese chiare indicazioni su come operare. Ciascun Festival è di per sé un rituale completo e può essere eseguito anche indipendentemente dallo svolgimento completo dell’Anno Magico.

IL NOSTRO CORSO DI ESOTERISMO

Il Desiderio Desiderato

Fin dalla notte dei tempi, quando il Sole tocca il punto più basso nel suo percorso siderale, si celebra un importante Festival Esoterico, in cui è concesso chiedere la realizzazione di un importante desiderio: denaro, amore, equilibrio

SVELARE

888.Fino ad ora abbiamo sempre presentato i Festival usando il simbolismo tradizionale, molto ermetico, che nascondeva la conoscenza dietro complesse allegorie di non agevole interpretazione. Questa tradizione, come abbiamo visto più volte, ha origini molto antiche ed emblemi come il Serpente, l’Aquila, il Mercurio filosofale, le fasi al Nero, al Bianco e al Rosso, si ritrovano, identici, presso ogni cultura esoterica di ogni tempo e paese. È giunto però il momento di rinnovare questo linguaggio e di esplicare in modo chiaro, perfettamente intelligibile a tutti, il significato più segreto di queste antiche dottrine.

Con questa nota  inizieremo un percorso che ci porterà ad una nuova visione dei vecchi simboli esoterici, e ci permetterà di meglio capire il reale processo evolutivo che ciascuno di noi compie eseguendo i Festival dell’Anno Magico.

Abbiamo visto come, secondo gli antichi filosofi, queste sostanze interagivano tra di loro, si mescolavano, si purificavano, si trasformavano in altre mutando la loro natura, fino a dare quel frutto prezioso che è stato in vario modo chiamato: elixiroro filosofalepietraloto dai mille petali e con molti altri nomi presso le più diverse culture di ogni tempo e paese. La più grossa difficoltà, però, fu sempre quella di trovare un preciso riscontromateriale o anche solo spirituale di queste sostanze. Cos’è, insomma, la materia della nostra Opera? Cosa succede realmente? Compito di questa e delle prossime note, sarà appunto di quello di svelaredefinitivamente tutti questi simboli, liberandoli dalla polvere dei secoli, e di dare a loro un contenuto concreto e preciso.

Gli scopi

Secondo la dottrina esoterica, lo scopo principale dell’uomo su questa terra è di raggiungere dapprima l’invulnerabilità, spirituale e materiale, e, quindi, di aspirare all’infinito.

La sua rappresentazione si ha nella prima carta dei Tarocchi:

X Arcano Maggiore dei Tarocchi: Il BagattoDai i Tarocchi di Oswald Wirth

Il Bagatto

Questa carta rappresenta il punto nel quale l’uomo decide di intraprendere un cammino spirituale, è la condizione d’inizio indispensabile affinché si possa aspirare all’infinito. Il Bagatto ha già davanti a sé tutti i simboli del potere materiale: i denari che indicano la soddisfazione dei bisogni più elementari, come la fame, una casa, dei vestiti; la coppa che indica il superfluo, l’amore, gli agi, il piacere non necessario per la sopravvivenza; la spada simbolo di un certo potere economico-materiale; e infine il bastone che rappresenta un discreto grado di conoscenza. In pratica il Bagatto ha risolto tutti i suoi problemi materiali ed ha anche di più, quindi rappresenta una condizione di privilegio, che a tutt’oggi è negata alla stragrande maggioranza dell’umanità. Questa condizione di benessere è però indispensabile per poter aspirare all’infinito, solo cioè chi ha raggiunto un certo grado d’invulnerabilità e di tranquillità può interessarsi, anzi sente il bisogno, dell’infinito, il cui simbolo matematico compare nella tesa del suo cappello.

Quindi la prima premessa di ogni cammino inziatico deve essere quella di raggiungere almeno il livello di benessere rappresentato dal Bagatto, poi da lì si potrà proseguire. La maggior parte dei Tarocchi ci rammentano sempre che il tutto si svolge nell’ambito della materia, e chi dimentica questo è il Matto (di cui riparleremo) a cui nulla valgono i morsi della lince che gli addenta i polpacci, al fine di strapparlo dal mondo di alienazione in cui si è perso. Il Matto è colui che ha perso i contatti con la materia, che vaga in un proprio mondo irreale, immaginario, trascinato da una propria idea fissa, ossessiva, che presto lo porterà nella fauci aperte dell’alligatore. Quindi chi si accosta ad una dottrina esoterica non deve mai perdere i propri legami con la materia, e non deve costruire mondi immaginari ed irreali in cui isolarsi. La difficoltà, come ho già fatto notare altre volte, non sta nell’isolarsi dal mondo in un eremo solitario, in cui cercare egoisticamente una via spirituale, ma sta nel vivere il quotidiano, nel portare il peso della propria vita reale giorno per giorno, facendosi carico delle proprie responsabilità.

Ecco dunque che il nostro Bagatto, pur avendo le gambe di colore azzurro, segno di spiritualità, ha sulle spalle il verde e il giallo della materia e della fame, e giallo, con gambe verdi è pure il suo mondo cioè il tavolo su cui ha riposto le proprie fortune, e sotto di lui si estende un prato erboso da cui spunta un fiore: tutto, insomma, è immerso nella materia. Il tavolo su cui poggia il suo mondo è però instabile, poggia su sole tre gambe, che rappresentano le dimensioni dello spazio materiale, egli s’accorge dunque, che per raggiungere l’equilibrio, per sentirsi completo, serve una quarta gamba, quella della dimensione divina. Avendo tutto quanto gli serve e il di più, ora egli può intraprendere il viaggio verso l’infinito spirituale, oppure può cercare, erroneamente, nel soldo che egli indica con la mano destra, di raggiungerlo attraverso altra ricchezza: tutto dipenderà dalla sua scelta, se egli seguirà la sfera azzurra o quella rossa, del bastone delle sue conoscenze.

Lo scopo primario di ciascuno è, abbiamo detto, quello di raggiungere una certa invulnerabilità, e questo è anche lo scopo primario delle Scienze Esoteriche.

Il nostro corso di esoterismo, alla stregua delle antiche scuole Pitagoriche, vuol partire da bisogni concreti, dalla materia, per giungere poi gradualmente alla spiritualità.

Yula: la sostanza mescolata
Entra perciò con lui nel sacro fonte
Che rigenera i sensi e li sublima
Ma guarda avanti e non voltar la fronte,
Che il Drago della carne non ti opprima
(Zoroaster, 1236)

L’inconscio.

Abbiamo spesso parlato di Serpente, Aquila, Mercurio filosofale, Sostanza Mescolata, nigredo, albedo, rubedo, ecc. Ma, in pratica, cosa significano tutte queste cose? È molto interessante seguire il discorso ermetico che manipola tutti questi emblemi, ma se non diamo loro precisi contenuti, rischiamo di perdere, come il Matto dei Tarocchi, ogni riferimento alla realtà e di costruire grandiosi ma inutili castelli filosofali e intricati labirinti mentali in cui perdere la via. Dunque, come prima cosa, definiamo esattamente quale sia la materia della nostra opera. Chi si è interessato, anche solo marginalmente, d’alchimia si stupirà non poco nel trovare qui, scritto, ciò che non ha mai trovato in nessun libro o libretto ermetico (nonostante le promesse iniziali di ogni autore), ma i tempi sono cambiati, ora siamo nell’Era dell’Acquario e le Scienze Esoteriche devono voltare pagina, e spogliarsi di ogni ambiguità, solo così potranno veramente progredire ed essere utili all’umanità.

Cosa dicevano gli antichi filosofi riguardo la materia della nostra opera? Prendiamo alcuni esempi tratti dalla Turba Philosophorum:

«Sappiate, voi investigatori dell’Arte, che il fondamento di quest’Arte, a cui tutti pensano, è una cosa sola…» (Sizio); «Sappiate, Figli della Dottrina, che la Pietra nostra è fatta di due cose…» (Turba); «L’Opera nostra fin dal principio si ha da lavorare con due Nature, che sono di una medesima sostanza; l’una è preziosa e l’altra è vile» (Pitagora).

Si tratta dunque, secondo le sentenze suddette, di una sola materia, ma che può essere distinta in due parti, di cui una più preziosa e una più vile. Questa materia, come abbiamo già detto più volte, viene rappresentata, all’inizio come un Serpente e un’Aquila, che ne rappresentano i due aspetti. Come aveva già intuito C. G. Jung, la materia di cui parlano gli ermetisti è l’inconscio, ossia quella parte del nostro spirito che non è direttamente accessibile dalla coscienza.

L’esoterismo distingue due tipi di inconscio, appunto l’Aquila e il Serpente, ovvero, come li chiameremo d’ora in poi, l’inconscio solare e l’inconscio lunare.

Meditazione nella Nigredo[Jamsthaler, Viatorum spagyricum (1625)].Corrisponde al “Regno delle Acque Oscure” che precede l’Illuminazione. In tutte le pratiche esoteriche (si pensi ad esempio alla “esperienza del buio” dello Sciamanesimo) esiste questo stadio, in cui l’Artifex, seguendo la formula del V.I.T.R.I.O.L.: «Visita Interiora Terrae Rectificandoque Invenies Occultum Lapidem» [Visita l’interno della terra, ossia guarda in te stesso in profondità, e purificando (alla Candelora), troverai la pietra nascosta, ovvero, secondo i Rosacroce, la vera medicina dei filosofi]. Nella figura l’Artifex, in una spaccatura della Terra medita e attende. In alto i due opposti, i sette Astri, i due spiriti esalanti dal “mercurio senex”, e, in basso, l’immancabile Corvo che è simbolo di questa importante fase

L’inconscio lunare

L’inconscio lunare è propriamente il Serpente. A lui si associano simbolismi legati alle acque profonde, ai laghi, alla Luna. Questo inconscio è un mare in cui finisce ogni nostra esperienza e sensazione. In esso vi è il film dell’intera nostra vita, in esso si trovano tutti i nostri ricordi, anche quelli che non riusciamo più a richiamare alla coscienza, ma che possono affiorare in condizioni particolari, risvegliati, ad esempio, da una sensazione. Poiché la maggior parte delle 24 ore di una giornata portano sofferenza, il contenuto di questo inconscio è in prevalenza formato da ricordi dolorosi di varia entità e da alcuni ricordi piacevoli. Oltre a questo competono all’inconscio lunare gli istinti, che sono l’eredità di specie, il nostro essere animali che necessitano di cibo, di riprodursi, di attaccare o fuggire davanti al pericolo e così via.

L’inconscio solare

L’inconscio solare è se vogliamo, la parte più preziosa, il sacco più piccolo, l’Aquila. Questo inconscio contiene schemi comportamentali ridotti all’osso, che vengono messi in atto automaticamente in tutte le situazioni della nostra vita. Questi schemi organizzano circa il 95% del nostro comportamento quotidiano, e a differenza di quanto si è portati a credere, solo un 5% che può anche essere ancora meno in molte persone, è affidato alla volontà. La maggior parte del nostro agire e pensare non è consapevole ma automatico. Questi schemi comportamentali iniziano a formarsi in età prescolare, quando l’esperienza infantile comincia ad associarsi alla ragione – il bambino più piccolo va per imitazione e per ricordo – e la loro formazione o modifica prosegue per tutta la vita. Sono in grande prevalenza schemi difensivi, perché tutta la vita è dedicata ad evitare il dolore(di qualsiasi tipo, fisico o spirituale) e anche in parte chiavi di comportamento per uscire vittoriosi. Vengono messi in moto da tante cose: dalla ragione, dalle situazioni, dall’inconscio lunare.

Ci sono schemi che appartengono a persone perdenti e altri a persone vincenti, altrimenti non si spiegherebbe perché taluni individui tendono a commettere più volte lo stesso errore. Questi schemi tendono sempre alle finalità della persona. Se ad esempio, nell’inconscio lunare, ossia nel film della propria vita, ci sono elementi che spingono alla solitudine, cioè ci sono elementi, ricordi, esperienze, parametri riferiti a legami soffocanti che hanno portato alla sofferenza, allora l’individuo adotterà schemi che portano alla solitudine, perché inconsciamente vorrà evitare la sofferenza che egli collega ad un legame sentimentale troppo vincolante. Quindi quand’anche egli dovesse incontrare l’amore della propria vita, l’anima gemella, facilmente perderà l’occasione di realizzare la propria felicità, in quanto il comportamento adottato, appena il legame tende a stringersi, sarà tale che provocherà la separazione e il proprio ritorno ad una vita di solitudine. Ci sono perdenti cronici il cui fine inconscio è proprio la sconfitta, per non doversi assumere le responsabilità legate alla vittoria.

È bene precisare che in questi schemi c’è solo l’esperienza personale e quella derivata da eventuali idoli, cioè da persone idealizzare e prese a modello, o anche esperienze viste nelle persone a cui si è legati, ma non c’è nulla di universale o di innato, per questo gli schemi possono essere sbagliati e perdenti. Nessuno schema deriva da vite precedenti, mentre il karma può influenzare la capacità di cambiarli.

L’inconscio solare può attingere da quello lunare, è la sintesi del film della vita organizzata in schemi comportamentali di difesa o di vittoria. La sintesi avviene ad opera di quella razionalità che non possiamo gestire liberamente. Si tratta di una facoltà molto elevata, solare, ma incontrollabile nelle condizioni normali. Essa organizza le esperienze, proprie o dei propri idoli, ha una grande capacità di sintesi, ma si basa unicamente sul contenuto dell’inconscio lunare, e quindi, come già accennato, può portare a comportamenti perdenti o dannosi. Si tratta di schemi molto sintetici, ma di grande precisione, che tengono conto sia delle limitazioni fisiche che psichiche dell’individuo e che vengono aggiornati quando, ad esempio, causa il passare degli anni o per eventi improvvisi come le malattie, le capacità della persona subiscono variazioni. Contengono dunque i nostri limiti fisici, intellettivi, di resistenza, di capacità di concentrazione, e sono formati da successioni di azioni psicologiche, materiali, vegetative, che possono anche protrarsi a lungo nel tempo. Non si esauriscono sempre in pochi minuti o ore, esistono schemi che perseguono un fine (come nel citato esempio della ricerca della solitudine) che proseguono il lavoro per mesi e risultano come successione di vari sottoschemi, non necessariamente fissi. Oltre che per mutate condizioni psico-fisiche, gli schemi si possono modificare anche quando la volontà sperimenta nuove strade, in questi casi, se l’esperienza è stata nel complesso positiva o neutra si modifica lo schema precedente, altrimenti se l’esperienza è stata negativa si rafforza rimanendo immutato il vecchio schema.

Interazioni

Tornando all’inconscio lunare, abbiamo detto che contiene tutto il film della nostra vita e gli istinti di specie. Questo inconscio manda di continuo messaggi all’inconscio solare, attivando i corrispondenti schemi comportamentali. Se noi pensiamo ad una nostra giornata tipo, dal risveglio all’ora di coricarci, notiamo che abbiamo, in ogni circostanza, precisi automatismi di comportamento, che sono quelli che abbiamo scelto per esserei meno dolorosi o, talvolta, i più piacevoli. Quando ci imbattiamo in una situazione nuova, l’inconscio solare rapidamente scorre tutti gli schemi che ha in magazzino per trovare quelli più simili da applicare, mentre l’inconscio lunare scorre il film della vita alla ricerca di qualcosa di analogo che possa aver dato sofferenza, se lo trova, manda subito una serie di impulsi all’inconscio solare affinché adotti un certo schema difensivo per proteggerci dal dolore. Ecco come nascono le fobie, le nevrosi, le ossessioni scatenate anche da un particolare apparentemente insignificante, ma che invece è un grosso sasso doloroso nell’inconscio lunare (che ricordiamo conosce solo la propria verità, cioè il film della vita, oltre gli istinti della base vegetativa e animale della vita) che scatena eccessivi schemi di difesa tramite l’inconscio solare.

Questi schemi di difesa, spesso anomali e inutili, non solo condizionano la propria esistenza, ma anche quella delle persone con cui siamo a contatto.

L’azione esoterica

A Samhain e a Yula, siamo ancora in una fase che precede il Bagatto, cioè l’Arte si preoccupa in questa fase soprattutto di soddisfare i bisogni materiali della persona. Stiamo cioè lavorando prevalentemente per l’invulnerabilità e solo intravedendo l’infinito, che non è l’obiettivo immediato di questa fase dell’Anno Magico.

Abbiamo definito quali siano le materie della nostra opera, e cioè l’inconscio lunare e l’inconscio solare. «Ratio est quia ars primas dispositiones inducere non potest» ci diceva Basilio Valentino nel Rosarium philosophorum (1550), cioè l’Arte non può creare le disposizioni primarie, ovvero la materia della nostra opera è fornita dalla natura, e solo noi possiamo perfezionarla. Ma se faremo questo, continua il filosofo, scopriremo nel nostro mercurio una grande perfezione e ciò sarà fonte di una grande gioia.

Vedremo, come l’azione esoterica di Yula, che abbiamo sempre definito come la formazione della Sostanza mescolata, ovvero lo stadio di nigredo, sia quella di unire, di mettere in stretta comunicazione, l’inconscio lunare con quello solare, ma prima diamo uno sguardo al significato concreto del Festival di Samhain (Halloween) e quindi di Yula (I Saturnali).

L’unione dei contrari[G. Aurach de Argentina, Praetiosum Donum DeiPrezioso Dono di Dio, 1475]«Unisci il servo alla sorella sua e insieme produrranno l’arte; …  e dopo essersi abbracciati si congiungono, si sciolgono da sé, da sé anche si consumano, sicché da due che erano, diventano quasi un sol corpo. E sappi che tre sono i colori perfetti, da cui derivano tutti gli altri colori. Primo è il nero, il secondo bianco, terzo il rosso.»Siamo alla stadio della “sostanza mescolata”. Si noti sul fondo l’Argento Vivo, ovvero il Mercurio acutizzato, la Scintilla Divina, indispensabile per “sciogliere  la durezza” degli opposti. I tre fiori in alto indicano le fasi salienti dell’Opera: nero, argento (bianco), rosso..

Il Festival di Samhain

Halloween è la vittoria sulla fame, il suo pentacolo è giallo, il colore che chi ha fame subito associa all’idea del cibo. Ovviamente per fame si intendono i mezzi fondamentali dell’esistenza nel nostro mondo consumistico, il denaro, i guadagni, la casa, il lavoro, il benessere fisico, la materialità in genere, che è la premessa indispensabile per ogni balzo verso l’infinito. Serpente e Aquila (nel neofita che inizia il suo primo Anno Magico) sono divisi e duri, ossia è molto difficile cambiare gli schemi e i comportamenti. Egli però ha fatto una scelta FONDAMENTALE guidata dalla sua volontà, ha deciso d’iniziare un cammino spirituale, non importa se all’inizio, spronato solo da desideri materiali e voglia di potere, ciò è del tutto normale, anzi, come dicevano i filosofi «È bene che all’inizio sia il nero». Il nero iniziale (nessuno, mi auguro, veda nel nero riferimenti alla magia nera o simili superstizioni) è simbolo della materia. Come abbiamo detto il nostro cammino parte per soddisfare innanzitutto bisogni materiali, per poi spingersi verso nuovi orizzonti spirituali. Solo il Matto ignora la materia e insegue la propria ossessione astratta. Questa scelta fondamentale di cui si diceva, che non ha contenuti morali, apre tuttavia un primo spiraglio verso la dimensione spirituale, si tratta, per adesso di poco più di un buco di serratura da cui malamente sbirciare le altre dimensioni, ma sufficiente, affinché gli schemi si modifichino e affinché lo spirito possa accogliere in sé quella Scintilla divina, che era il Mercurio acutizzato della Tradizione (cfr. Flamel), in grado di rendere meno dure le sue sostanze inconsce, e d’iniziare il loro processo di fusione.

Dunque la “nerezza”, il corvo che i filosofi ponevano a simbolo di questa fase dell’Opera ha un triplice significato: in primo luogo indica la cecità della materia, la necessità di soddisfare bisogni, il mondo tangibile in generale; in secondo luogo è la fase di raccoglimento prima della purificazione del sé, che come vedremo, avverrà ad Imbolc (la Candelora); infine è il momento della caduta del velo momento della caduta del velo che inizia con Yula.

Soddisfatti i bisogni materiali è necessario rendersi conto del velo formato dagli impulsi dell’inconscio lunare; si tratta di un velo di eccessiva difesa, di presunzione, spesso di vigliaccheria, che nasconde le proprie mancanze, che impedisce di fare autocritica. Quindi, come vuole la Tradizione, la prima operazione esoterica riguarderà soprattutto l’inconscio lunare, ovvero alla nigredo seguirà la fase di albedo, il bianco della Candelora.

Il Festival di Yula.

Se Samhain è la soddisfazione dei bisogni di base, Yula è il di più, la soddisfazione del desiderio, è il colore verde, che pur appartenendo alla materia non è strettamente legato alla mera sussistenza, ma rappresenta il superfluo, il piacevole, ciò che rende piena la vita. Questo spiega il colore verde del pentacolo di Yula. Con Yula si completano le condizioni di benessere indispensabili per poter aprire lo spirito alle dimensioni spirituali. Con Yula ha inizio la caduta del velo dato dall’inconscio lunare, e si ha la formazione di quella che i filosofi chiamavano «sostanza mescolata». La caduta del velo significa l’eliminazione di parte del dolore contenuto nell’inconscio lunareche induce continua autodifesa, prevenzione e chiusura. Implica maggiore apertura agli altri e all’esterno in generale, e, dal punto di vista esoterico, al mondo spirituale. È uno spiraglio che si apre verso una nuova visione della vita, una breccia nella materialità attraverso cui inizia a comparire il bianco della dimensione divina.

La morte iniziatica quindi significa la rimozione di parte dell’inconscio lunare e la formazione di nuovi schemi in quello solare. All’inizio le due sostanze sono dure perché accettano poche stimolazioni dall’esterno, prevale l’autodifesa e il senso di dolore, e gli schemi sono molto difficili da modificare. Inconscio lunare e solare, si devono unire (sostanza mescolata) per facilitare uno scambio rapido di informazioni e permettere una riduzione degli angoli acuti e dolorosi presenti nell’inconscio lunare, metaforicamente possiamo dire che i sassi spigolosi vengono limati fino a essere sabbia molto fine, infatti nessun ricordo si cancella, solo viene tolto il dolore ad esso collegato. Grazie quindi alla Scintilla Divina discesa nel Festival di Samhain, i due inconsci si fondono, e questa è l’azione esoterica, di immensa importanza, del Festival di Samhain, senza questa fusione gli scambi avverrebbero molto lentamente o non avverrebbero affatto.

Nella prossima nota vedremo come il Festival di Imbolc (la Candelora), governato da Altissime Entità, opererà la purificazione, operando il passaggio dal nero (fase di nigredo) al bianco (fase di albedo), lavorando soprattutto sull’inconscio lunare, strettamente unito a quello solare. L’importante è rendersi conto che tutte queste operazioni hanno un riscontro preciso nell’individuo, e come prima cosa, liberano la sua volontà dal pesante fardello dei ricordi inconsci dolorosi che condizionano comportamenti perdenti e nocivi per sé e per gli altri. Come vedete la Scienza Esoterica è di grande attualità e spiega in maniera semplice concetti molto complessi, che sono il cuore della vita dell’uomo e la sua possibilità di una vita felice sulla terra nonché della sua capacità di elevarsi onde, per tornare al Bagatto, raggiungere l’infinito e completare con la quarta gamba, quella delle dimensioni divine, il tavolo della propria vita, solo così si avrà equilibrio. Il tutto avverrà nel modo più dolce e naturale, seguendo il ritmo delle stagioni, che, come abbiamo visto in passato, ci indicano nel Solstizio d’Inverno la fine della fase di buio e l’inizio del progressivo allungarsi del giorno, cioè della nostra Luce divina.888