Apr 25 2016
I veri demoni
Nelle scuole iniziatiche vengono spesso adottate come strumenti delle parole che, nella vita ordinaria, possono avere diversi significati che ogni uomo interpreta secondo la propria soggettività e la propria immaginazione; nella Scuola invece tali parole hanno un significato preciso, unico ed inequivocabile e servono, ad un certo stadio, come delle chiavi per aprire le molteplici porte della conoscenza e della comprensione. Esse devono essere studiate ed apprese con gradualità. Cosa significano ad esempio i termini “sacrificio”, “amore”, “uomo ordinario”, “male”, “bene” ? Si prova a chiedere ai propri conoscenti e si avranno tante risposte diverse quante sono le persone interpellate. Nel mondo della soggettività nulla è reale, nulla permanente. In questa sede si tenterà di sviscerare il concetto di “demone” o se si vuole “diavolo” o anche “nemico del bene”.
Nella mitologia cristiana tradizionalmente si è soliti rappresentare il diavolo come un mostruoso essere dalle sembianze più o meno umane provvisto di forcone rovente che infligge supplizi fisici oppure come una specie di essere con grandi poteri che utilizza per causare ogni sorta di sventure all’umanità oppure come angeli con cattive intenzioni. Queste definizioni, probabilmente create con scopi metaforici, hanno perduto nel corso dei secoli la loro efficacia e sono invece stati utilizzati per generale paura, timori inesistenti e probabilmente per controllare la vita degli uomini. Nel percorso della Via si apprende ad interpretare efficacemente il concetto di “demone” al fine di avvalersene. I demoni sono tutti quegli ostacoli che impediscono all’individuo di accedere ad uno stadio di più ampia consapevolezza, incatenandolo in uno stato di schiavitù nella prigione in cui la maggior parte degli uomini trascorre e conclude la propria esistenza. Per poter comprendere cosa sono i demoni, come agiscono e quali possibilità si hanno per combatterli verranno descritti in questa sede tre esempi: i pensieri casuali, l’immaginazione incontrollata e le emozioni negative. Nella vita quotidiana noi abbiamo un certo controllo su alcune piccole cose di poca importanza e questo ci da l’ impressione illusoria di essere in possesso di una grande libertà, di detenere le redini del libero arbitrio; ma nella realtà le cose non stanno così. I pensieri casuali, quasi sempre superflui se non dannosi, conducono direttamente all’immaginazione incontrollata. Da un singolo pensiero si inizia prendere corpo una situazione immaginaria nella quale l’individuo, sotto l’effetto dell’identificazione, immagina cose positive o negative ma che comunque non hanno alcuna attinenza con la realtà ed in quel momento è del tutto inconsapevole. Laddove non c’è attenzione e controllo, si sviluppa l’immaginazione.
L’identificazione diventa completa al momento in cui all’immaginazione si associano le emozioni negative.
A questo punto si sarà compreso che i demoni sono i detrattori del lavoro di evoluzione e sviluppo, che essi riducono sistematicamente le energie disponibili per l’elevazione. E’ lecito chiedersi allora come si possa intervenire. Nella Tradizione Iniziatica si è solito dire che l’uomo non ha volontà. Se questo fosse interpretato alla lettera, non ci sarebbe alcuna speranza, mentre in realtà si dispone di una piccolissima quota di volontà debole che deve essere sviluppata ed accresciuta.
e con questi mezzi limitati può già iniziare a fare qualcosa. La prima cosa da fare, che precede tutte le altre è osservare e studiare se stessi con costanza in tutte le proprie manifestazioni. Dopo un certo tempo si sarà in grado di individuare le emozioni negative ed altri demoni. Fatto ciò, per poter intervenire è necessario porsi sotto la guida di un Maestro di esperienza. |
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