La Natura

 

La Natura, manifestazione divina in Malkuth, è per noi tutti lo specchio macrocosmico del nostro microcosmo interiore.
Attraverso di essa, oltre che goderne i frutti ed i benefici, impariamo a conoscere la “natura” di noi stessi.

Da essa traiamo analogicamente gli insegnamenti comportamentali per giungere all’evoluzione e alla crescita spirituale.
Guardando ad esempio la natura dei vegetali e la loro crescita possiamo comprendere come sviluppare, alimentare e curare il nostro seme divino.

Come il seme  di una pianta necessita di un terreno preparato per accoglierlo, anche il nostro corpo deve essere depurato e dissodato per separare le erbacce dalle zolle fertili, evitando di disperdere così, gli alimenti e le energie da impiegare in blocco per il nutrimento e lo sviluppo del seme stesso.

Impariamo dall’osservazione di tutto questo, non solo le modalità pratiche ed operative, ma anche la tempistica necessaria perché tutto questo arrivi a compiersi in maniera equilibrata e corretta.
La Natura sappiamo che non fa salti e ci insegna quindi ad essere pazienti e fiduciosi. Ci insegna a conquistare la fede e la volontà del seme nello svilupparsi nel buio e nell’umida terra fino a morire a se stesso, marcendo per dar vita alla pianta.
Impariamo, quindi, la fede nella trasmutazione, in fase operante.

L’uomo studia il mistero della Natura

In tutto questo è centrale la figura del Maestro che, come il contadino, aiuta il processo naturale di sviluppo del discepolo, correggendo ed intervenendo dove la “pianta” autonomamente non riuscirebbe  poiché non è in grado di osservarsi.
Questo lavoro di innesti, potature e raddrizzamenti avviene continuamente man mano che la pianta cresce e si sviluppa.
E’ facile che in mancanza di questo lavoro prezioso la pianta cresca difettosa, con malformazioni difficilmente recuperabili.

E’ certamente importante il terreno dove viene gettato il seme di Vita.
Come citato nella parabola del seminatore non tutti i terreni sono pronti per accogliere il seme.
E’ evidente, quindi, che, come insegna un’altra citazione, “..i chiamati sono molti, ma pochi gli eletti”.
Per ognuno vi è quindi un progetto diverso e tempi diversi di realizzazione.

E’ importante, però, che ognuno, indipendentemente dal peso del metallo che incarna, sia oro, argento, bronzo o ferro, metta tutto se stesso per realizzare ciò per cui è destinato, che ognuno compia al meglio la propria missione poiché ogni progetto è comunque parte del Grande Progetto.
Nessun piramidion, ultima pietra della piramide potrebbe star li, se non fosse sorretta dalle altre che la sostengono.

Alchimia: Il processo di trasformazione attraverso gli elementi della Natura

La Natura ci insegna, che noi siamo anche terra e che per evolverci non possiamo prescindere dalla Materia.
Essere nella Natura significa avvicinarsi alle Leggi che regolano il Tutto, facendo Unità col Tutto.
La Natura non conosce la Morte, ma soltanto Trasformazione.

L’Alchimia è la conoscenza delle leggi che sono alla base della Trasformazione, è operatività che accelera l’evoluzione dell’Uomo portandolo dalla Trasformazione alla Trasmutazione.

Ora, come mai nel passato, l’uomo è separato dalla Natura;
è importante quindi riconquistarne il contatto, poiché solo tornando ai suoi ritmi e ai suoi insegnamenti, come avveniva un tempo, ritroveremo noi stessi, ma soprattutto, come il seme nel buio conserva in sé la memoria della luce che lo ha generato, ritroveremo la nostra parte divina e, attraverso questa, quel Fuoco Cristico che trasmuta e rinnova tutta la natura, macrocosmica e microcosmica.

PAN