FESTIVAL DI LUGNASAD-31 LUGLIO

INIZIO DELL’AUTUNNO ESOTERICO

I SIGNIFICATI ESOTERICI: Come sempre prendiamo le mosse dalla corrispondenza stagionale. Siamo nel cuore del segno del Leone, la natura è appagata, le messi sono state raccolte, il tempo sembra fermarsi si mira alla conservazione di quanto ottenuto. Nell’Iniziato si è compiuta la maturazione dell’Uovo Cosmico, gli sposi si sono congiunti, fusi e hanno maturato il loro frutto, l’Oro Filosofale. E lo Spirito si pasce di questo frutto. DAL SOLVE SI PASSA AL COAUGULA! Per la prima volta si assapora la dolcezza dell’Infinito, il frutto della Grande Opera, l’Oro Potabile, la Pietra Filosofale. L’opera è compiuta, cosa si vorrebbe di più? Nulla, solo il riposo meritato, e il tempo necessario per gustare fino in fondo ciò che si è realizzato. Ovviamente, chi esegue i Festival sporadicamente, o, solo ed esclusivamente per beneficiare dei loro risultati pratici, non giungerà alla formazione dell’Uovo Cosmico. Solo chi, iniziando da Halloween, desideroso di apprendere, rispetterà tutti i Festival, formerà qui la sua prima pietra filosofale, trampolino per ulteriori traguardi verso la Scienza Divina. Quanto compiuto dai vari Festival magici, a partire da Halloween fino a qui, è ciò che tutti i vari libretti di Alchimia promettono di dire ma non sanno mai dire; nascondersi continuamente dietro l’affermazione che, certe cose non si possono dire, fa comunque dubitare molto sulla buona fede dell’autore. C’è poco da aggiungere al significato esoterico di questo Rituale, il quale è, in definitiva, la consumazione dell’opera eseguita. Non credo neanche che sia necessario spendere altre parole per sottolineare la grandezza di questo evento, l’Uovo Cosmico completa la maturazione, il Serpente è diventato Pietra, il Volatile si è fissato, il Piombo è diventato Oro. E i Saggi sanno cosa significa tutto quest0!

REMINISCENZE STORICHE DEL RITO

Essendo la formazione dell’Uovo Cosmico, evento eccezionale, anche nel mondo antico, questo Festival era un segreto, custodito gelosamente nelle scuole degli Iniziati. A differenza degli altri passaggi esoterici (in fase solve), di questa data magica, conclusione dell’Opera, è stato tramandato ben poco nella cultura popolare. Due sono le tradizioni più significative: Lugnasad dei Celti e il simbolismo di Sant’Anna (26 luglio).Presso i Celti il 1° Agosto si festeggiavano le Nozze Cosmiche tra Lug, il trionfante Dio della luce ed Erinn, La Grande Madre. Il fuoco divini scendeva sui festeggiamenti ed era giorno propizio per i matrimoni. Molto più complesso e significativo il simbolismo di Sant’Anna. L’interpretazione più semplice ci dice che Anna, essendo la Madre di Mariaè colei che darà il dono più prezioso al mondo, ossia la Madre del Salvatore. Ma accanto alla Sant’Anna dei vangeli apocrifi, vi è nella tradizione più antica, un’altra Anna, la misteriosa Anna Perenna, la quale è una manifestazione della Grande Madre (se vogliamo di Cibele a cui si ricongiunge Attis per riformare l’Androgino) e ciò si avvicina di più al simbolismo dell’Uovo Cosmico. In sanscrito Anna significa<<Essenza vitale del cosmo>>; per gli induisti Anna è il nutrimento di ogni essere della terra; Annapurna, sposa di Shiva, è la Luce che sazia ogni essere. Anna Perenna è quindi la Grande Madre, che genera la Figlia, da cui nascerà il sacro fanciullo ( il Cristo). Ciò va letto su due piani, uno umano, individuale, e uno cosmico, universale. Sul piano individuale dello sviluppo dell’iniziatico significa che, la matrice Spirituale fecondata, ha generato nel singolo la Figlia, l’Uovo Cosmico, il quale contiene il seme per il nuovo ciclo esoterico. Vedremo infatti che, ad ogni ciclo esoterico, l’Uovo Cosmico non va distrutto ma trasmette un seme sempre superiore, affinché, sotterrato in Halloween, faccia proseguire, anno per anno, il risveglio iniziatico e il cammino verso la Luce. In una visione cosmica Anna è l’Uovo Cosmico Universale, da cui nascerà Maria e da cui nascerà il Cristo, la cui Luce sarà seme fecondo per il Mondo, ma, questa interpretazione, giace su un piano troppo elevato, per lo stadio di sviluppo iniziatico della maggioranza dei miei lettori. Forse qualcuno si sarà accorto che, descrivendo l’Anno Magico, non ho quasi mai messo in risalto le feste cristiane e il loro simbolismo ( invece di Attis avrei potuto parlare della morte e resurrezione di Cristo). Ciò è stato voluto non perché la Scienza dei Magi non riconosca nel Cristo il vero, autentico, Figlio di Dio, da non intendersi come fanno molti un Grande Iniziato, Cristo era ed è totalmente Dio, non semplicemente un uomo saggio, ma questo perché, l’esatta interpretazione dei simbolismi Cristiani, è in materia troppo elevata per poter liberamente trattata in questa sede.

Si parte dalle esigenze primarie…

La tranquillità sul piano materiale, come ci mostra la prima carta dei Tarocchi, di cui si è già parlato, è la premessa indispensabile per intraprendere un cammino iniziatico. Per questo i primi Festival dell’Anno Magico, hanno soprattutto scopi pratici, materiali, rispondenti a precise esigenze basilari di cui nessuno può fare a meno. Esigenze che nel mondo moderno vanno ben oltre la mera soddisfazione della fame e un luogo in cui abitare.

Oltre a ciò, sin dai primi Festival, l’Anno Magico si preoccupa di proteggere l’equilibrio psicofisico di chi lo celebra, di mantenere il necessario stato di benessere, affinché le afflizioni, del corpo o dello spirito, non siano causa di sofferenza, la quale accentrerebbe su di sé ogni energia e ogni attenzione, avendo la precedenza su ogni altra cosa, compreso il cammino spirituale. In parole povere chi ha fame, in senso lato, e chi soffre deve prima risolvere quei problemi, poi potrà coltivare il proprio spirito ed elevarsi.

La vittoria sul Serpente inizia anche dal non dover soffrire per contingenze materiali.

per poi aspirare all’infinito

Come si è detto già nella sede sopra citata, secondo la Scienza Esoterica, lo scopo principale dell’uomo su questa terra è di raggiungere l’invulnerabilità, spirituale e materiale, e, quindi, di aspirare all’infinito. Dopo i primi due Festival (Samhain e Yula) detti anche fase di “nigredo” cioè sotto il dominio delle esigenze materiali, e in cui l’infinito non è che intravisto, inizia, con Imbolc, l’importante processo della purificazione. Con Imbolc inizia il lavoro su ciò che abbiamo chiamato “Inconscio lunare” e “Inconscio solare”. Non che nei due Festival precedenti non ci fosse stata un’azione esoterica a questo livello, anzi, in essi si è compiuto un importante e indispensabile lavoro preparatorio, che era però un lavoro nascosto, sotterraneo, come fa il seme che inizia a germogliare nel terreno.

Se vi ricordate, l’Arte pone ad Halloween (Samhain) la discesa del “Mercurio”, cioè di quella Scintilla divina che innesca tutto il processo di trasformazione, con Imbolc, però, l’attenzione si sposta via via su livelli sempre più elevati. Inizia il vero e proprio lavoro su se stessi, perché solo migliorando ed elevando se stesso, l’uomo potrà saziare quella sete d’infinito, che porta nel suo cuore fin dalla notte dei tempi. Il Bagatto ben ci mostra le due vie, una è nella tesa del suo cappello, è l’infinito vero, quello trascendente e divino, l’altra è nelle monete che egli addita. Si tratta di una falsa via, chi la sceglie crede (o vuol credere) che nell’infinito accumulo di ricchezza l’uomo possa, alla fine, trovare una sorta di vita eterna.

Nei mazzi più antichi di Tarocchi, il tavolo del Bagatto ha sempre solo tre gambe, o perché è proprio un tavolo a tre gambe, o perché una è nascosta o esce dal bordo della carta. Questo particolare – a torto trascurato per mancanza di conoscenza da autori più moderni – è indice di una situazione instabile, ben diversa, ad esempio, dal solido trono cubico su cui siede l’Imperatore. Le tre gambe che rappresentano le tre dimensioni dello spazio fisico, il regno della materia, sono incomplete senza la dimensione spirituale, la gamba nascosta, quella che non si può vedere con gli occhi materiali.

L’importante lavoro su se stessi

Ecco dunque che con Imbolc inizia il vero viaggio alla ricerca di ciò che non può essere visto o toccato, ma che comunque è sentito come una fortissima esigenza. Parlando del Festival di Imbolc, abbiamo visto che il lavoro su se stessi inizia con una profonda purificazione. Questa purificazione mira a rimuovere dal nostro Inconscio lunare, il quale conosce solo ciò che sperimentiamo, la componente dolorosa, capace di condizionare in modo negativo i nostri pensieri e, soprattutto, le nostre azioni.

Gran parte del nostro agire non è consapevole, ma automatico, regolato da precisi schemi di comportamento, tanto che chi conosce bene un’altra persona, sa esattamente come questa reagirà e persino cosa dirà in una data situazione. Sicuramente è più difficile vedere i propri schemi, e ancora più difficile (se non impossibile) cercare di cambiarli. A dar loro forza e autorità è l’Inconscio lunare, ovvero la sede dei ricordi e del dolore associato ai ricordi. Tutta la vita dell’uomo è dedicata ad evitare il dolore, nelle sue varie forme, e, in parte, anche a cercare chiavi di comportamento per riuscire vittoriosi. Per ottenere ciò vengono messe in moto tante cose, dalla ragione agli schemi comportamentali. Si è detto che gli schemi comportamentali tendono sempre alla finalità voluta, inconsciamente, dalla persona che li mette in pratica.

La finalità è sempre mirata ad evitare il dolore, così come esso è concepito, soggettivamente, dall’Inconscio lunare, in base all’esperienze dolorose proprie e a quelle dei propri idoli, cioè di quelle persone, di solito prossime, che vengono prese a modello. Questi ricordi dolorosi dettano così gran parte del nostro comportamento, organizzando schemi di difesa o, più apertamente, di attacco verso gli altri. Alla base di molti comportamenti perdenti c’è quasi sempre qualche grosso dolore inconscio che condiziona tutti i momenti della vita.

La spoliazione da questo dolore è una vera rinascita spirituale, che induce a desiderare nuove esperienze e a cambiare il nostro atteggiamento nei confronti della vita e delle persone con cui ci rapportiamo. Questa purificazione apre lo spirito ad una maggiore sensibilità, la quale apporterà doti di veggenza, molto preziose soprattutto per chi usa la divinazione a livello professionale.

L’Equinozio, che segue ad Imbolc, diventa pertanto un nuovo inizio, che coincide con l’inizio dello Zodiaco. Il desiderio di fare nuove esperienze e di tentare nuove vie si concretizza e si traduce in pratica. I nuovi cammini che si dimostreranno validi dovranno rinnovare i nostri schemi comportamentali.

All’Equinozio l’accento si pone poi in particolare sulla vita affettiva, la quale è una premessa indispensabile per affrontare serenamente le nuove esperienze e il nuovo stile di vita. Continua il processo di purificazione e di rinnovamento, e continueranno a liberarsi le facoltà sottili: in particolare la divinazione mediante la radioestesia, i Tarocchi e i cristalli. Anche chi non s’interessa di arti divinatorie apprezzerà però la nuova caricadi baldanza e di ottimismo di cui si sente portatore e che sarà in grado di trasmettere anche agli altri.

Verso un livello superiore di vita e di consapevolezza

Con l’Equinozio di Primavera si chiude la fase al Bianco e inizia la fase al Rosso. Ciò che a Samhain e a Yula era un semplice soccorrere alle necessità materiali più imminenti, con Beltane si trasforma nell’inizio della conquista di una posizione economico-sociale superiore. Inizia la seconda fase dell’Anno Magico, quella rivolta all’espansione e ai consolidamenti importanti. Le nuove vie, la liberazione dagli schemi sorretti dal dolore, consentono di cambiare notevolmente il proprio modo di agire e di riuscire dove prima tutto sembrava impossibile. Nasce una nuova consapevolezza che porta ad una visione più chiara dei propri schemi e si hanno le prime avvisaglie di tentativi di crearne razionalmente dei nuovi. Si rafforza da un lato la volontà, dall’altro la veggenza e la capacità di capire più a fondo la Scienza Esoterica. Si percepisce meglio il proprio e l’altrui inconscio, tanto da cominciare a classificare i vari tipi di individui.

Infine eccoci al Festival del Giorno di San Giovanni, uno dei momenti più alti e toccanti di tutto il cammino esoterico, in cui l’aspirante iniziato consacra il suo primo strumento esoterico: il Pugnale dell’Arte. Questo strumento, impagabile per le infinite applicazioni pratiche, diventerà ancor più prezioso se usato con consapevolezza per migliorare se stessi e per superare in modo positivo i momenti di tensione, di sconforto o di vera crisi. Chiedendo aiuto al Pugnale in tali frangenti si opererà la definitiva rimozione dei residui dei vecchi schemi e del dolore ad essi associato, e si contribuirà fortemente alla formazione di nuovi.

Midsummer’s Eve è il giorno dei Frutti d’Argento, grande traguardo per chiunque abbia deciso di intraprendere qualunque cammino spirituale. L’Opera di perfezionamento prosegue in tutti i settori, perché ciò che veramente sta cambiando e si sta trasformando nell’Oro più raffinato è la materia della nostra opera, cioè noi stessi, che abbiamo imparato a conoscerci meglio e stiamo lavorando per migliorarci ed elevarci; stiamo coscientemente imparando a conoscere i nostri schemi, il modo in cui si formano e il modo per cambiarli.

Il Raccolto

All’Argento – dicevano gli antichi – deve necessariamente seguire l’Oro. Ed eccoci al Festival del Raccolto, dove tutto il lavoro compiuto si fa Pietra dei Filosofi, ossia si stabilizza, diventa nostro per sempre e continua a volgere verso una sempre maggiore perfezione. Questa è la Grande Opera, che ciascuno può svolgere a favore di se stesso.

Parlando di Equinox abbiamo descritto le nuove vie che l’Io sperimenta come tanti Fiori che sbocciano sul proprio Albero della Vita. Di questi fiori qualcuno non darà frutto, qualcun altro darà Frutti d’Argento, ma qualcuno porterà fino al Frutto d’Oro. Cioè tra le nuove vie che l’Io sperimenta, sia sul piano materiale che psicologico o spirituale, qualcuna si rivelerà sbagliata e sarà abbandonata, qualcun altra sarà di media importanza, ma qualcuna si rivelerà fondamentale per dare un nuovo corso alla propria vita. Ed è proprio della maturazione dei Frutti d’Oro che si occupa il Raccolto. Nell’immobilità dei Giorni della Canicola, sotto il dominio del Leone, ovvero nel regno del Sole e di Pan (congiunzione dei due estremi), l’Iniziato assapora, con tranquillità, il premio del proprio operato, sapendo che da quel punto non si potrà tornare indietro, che il traguardo sarà raggiunto e consolidato nella Pietra, in modo da poter ambire a più prestigiosi risultati l’Anno seguente.

Esiste tutta una tradizione esoterica e popolare a questo riguardo, che si ricollega al mistero delle Grandi Piramidi, ai riti stellari Osiriaci e alla Feste del Grano e a quanto altro, come potrete leggere dalla pag. 72 del nuovo Catalogo. Queste antiche tradizioni ci possono aiutare a comprendere la grande importanza di Lugnasad, le nozze del Sole con la Luna, ovvero l’Opera che si completa, l’Io che riacquista la sua interezza consapevole. L’Arte pone in questo Festival il prezioso Elixir al Rosso, che si farà Polvere di Proiezione, perché imparando a conoscere se stesso, ciascuno potrà trasformare in Oro ogni aspetto della propria vita. Di grande aiuto sarà, nei due mesi che separano il Raccolto dal Festival di Michael Superno, l’uso esoterico del Pugnale del Giorno di San Giovanni, usandolo cioè per superare i momenti di tensione, di disagio, i malesseri dell’anima che nascondono qualche antico dolore che ancora non è stato del tutto esorcizzato.

Il Festival e l’uso frequente del Pugnale sarà fondamentale, congiunto all’impegno consapevole di chi lo ha eseguito, per consolidare i nuovi schemi e per non far riformare quelli vecchi, andando così in contro ad una regressione.

Tra i doni del Festival del Raccolto, oltre a quanto leggerete, più in dettaglio, nelle pagine che seguono, va ricordata la capacità di infondere una grande carica di energia vitale e un profondo senso di benessere psicofisico, che trova qui la sua massima protezione e consolidamento. La felicità e l’armonia nella vita sentimentale sono molto importanti per non avere ostacoli nella propria evoluzione personale. Per questo il Festival del Raccolto è insostituibile per riallacciare storie quasi finite, riaccendere i sentimenti e la passione e dare la massima protezione sulla coppia, oppure, qualora chi celebra lo voglia e lo chieda, porre fine a relazioni che causino regressione o che siano, soggettivamente, avvertire come tali.

Il Festival del Raccolto, come ci ricorda il suo stesso nome, è, inoltre, il Festival dell’Abbondanza in campo economico, della pienezza, della posizione resa più solida e della serenità nel quotidiano.

 

 

Il nostro Sole Splendente.

(da Salomon Trismosin – Splendor Solis – Londra XVI sec.)

«Egli strappa e libera l’uomo da questa valle di lacrime, cioè dal tormento della povertà e della malattia, e lo solleva con le sue ali, al di sopra delle putride acque egizie, che rappresentano le quotidiane preoccupazioni dell’uomo mortale»

(da Nicolas Flamel, Chymische Wercke, Amburgo, 1681)

 

Il Bagatto

Tarocchi di Oswald Wirth

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Emblema XXVI, del Frutto più Prezioso.

«Ut fiat juvenis qui fuit ante senex.»

Il Frutto che rigenera, che infonde una nuova vita, conoscenza e potere.

(da Mayer, Atalanta Fugiens, 1617)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hermes Trismegistus

Scrive Ermete Trismegisto (cioè il tre volte saggio) nella Tavola Smeraldina (*): “Pater Ejus est Sol, Mater Ejus est Luna …” ovvero Suo padre è il Sole, Sua madre è la Luna. Osiride ed Iside sono il Sole e la Luna, e Horus, l’Oro filosofale, è loro figlio che li riscatterà dal Serpente-Seth donando loro l’immortalità.

Quest’Oro, spiega ancora Ermete, si forma nelle viscere della Terra “Nutrix Ejus Terra est”, cioè nelle profondità del proprio spirito. Così come la tradizione popolare nella Festa del Raccolto, vuol preservare lo “spirito del grano”, separando la forza vitale che assicurerà il futuro raccolto, altrettanto deve fare l’iniziato: “Separabis Terra ad Igne, subtile a spisso, suaviter cum magno ingenio”, cioè separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dal grossolano, soavemente con grande ingegno. Dovrai estrarre dal tuo spirito quel principio Igneo, che è la parte più elevata, il Frutto più prezioso della tua opera, e lo dovrai riseminare di nuovo nelle tua terra affinché sia il punto di partenza da cui proseguire il cammino. Dal lato pratico tutto questo apporterà conoscenze e poteri esoterici che si accresceranno fino alla completa realizzazione: “Sic habes gloriam totius mundi”. Horus dopo aver ricomposto la quaternità da cui origina (Iside-Osiride, Nephtys-Seth) ne genera una nuova (i quattro figli di Horus sul loto, vedi figura) egli cioè è totalmente affrancato dal Ciclo del Serpente e il Sé, ricomposto, propone da solo e consapevolmente le sue quattro funzioni.

(*) Hermes Trismegistus, Smaragdina Hermetis Tabula

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Uomo, ogni tua passion ora si arrende
Nel Leone che docile si pasce
Col frutto della vita e nuova rende
L’anima e pura come quando nasce
(Zoroaster, 1236)

Il Frutto più prezioso

Stiamo giungendo al compimento di questo Anno Magico, quando cioè si devono raccogliere i frutti più preziosi del proprio operato. Nel corso di questi mesi abbiamo visto come la materia della nostra opera siamo, in definitiva, noi stessi. L’Anno Magico è un lavoro che ciascuno compie sulla propria persona, considerata non solo corpo, ma neppure solo spirito, bensì l’unione di entrambi.

Parlando del Festival di Yula abbiamo detto che il nostro corso di esoterismo, alla stregua delle antiche scuole pitagoriche, parte da bisogni concreti, dalla materia, per giungere poi gradualmente alla spiritualità.

Sommario di Lugnasad

Si esegue il 31 Luglio, massimo entro il 21 Agosto

 

Le azioni del Festival Esoterico di Lugnasad

Il Raccolto, oltre alle importantissime virtù esoteriche, ha, come tutti gli strumenti dell’Arte Suprema, altrettante importantissime azioni pratiche. Tutte le seguenti azioni appartengono al Festival Esoterico di Lugnasad e sono tutte richiedibili durante l’esecuzione senza alcuna limitazione di numero.

  1. L’abbondanza del raccolto economico.
  2. Equilibrio e protezione del corpo
  3. Incidenti ed incolumità fisica e mentale.
  4. Propizia soluzioni in amore.
  5. Protezione e fedeltà nella coppia.
  6. Protezione dalle energie negative
  7. Esorcismo e purificazione radicale.
  8. Il Raccolto Esoterico

 


1) L’abbondanza del raccolto economico.

Chi semina raccoglie, dice il proverbio. Questo Festival ha come scopo di aiutare a portare a compimento e a maturazione tutti gli sforzi compiuti durante l’anno. Progetti iniziati, aspettative, speranze e azioni compiute per migliorare la propria condizione finanziaria, trovano qui la loro possibilità di completamento e l’opportunità per la loro completa realizzazione. Chi più ha seminato, chi più ha dovuto lottare, chi più si è prodigato, spesso senza successo, avrà la possibilità di trovare il giusto premio per le proprie fatiche e per la propria buona volontà, con la realizzazione pratica ciò che desiderava.

2) Equilibrio e protezione del corpo

Il Festival Esoterico del Raccolto assicura la protezione massima degli equilibri bioenergetici per un anno intero, tutela dalla comparsa di malanni gravi nuovi (cioè che non siano già in atto), aiuta a sedare dolori e malesseri.

3) Incidenti ed incolumità fisica e mentale.

Massima protezione contro ogni tipo di incidente, sia di tipo automobilistico, sia dovuto a qualsiasi altra causa accidentale. Lo scopo del festival è di evitare ogni menomazione fisica o mentale, per 1 anno intero.

4) Propizia soluzioni in amore.

A) Mediante la liberazione dalle negatività e operando una malia d’amore (legamento), il Festival di Lugnasad offre una nuova possibilità di ripresa ad un amore finito malamente o può propiziare il ritorno di un amore, purché la storia sia finita da non più di 6 mesi. Lo scopo del festival è di far riconciliare la coppia, di riaccendere i sentimenti e la passione, di smussare gli attriti e le cause che hanno portato all’allontanamento. Il Festival inoltre rimuove le negatività che abbiano provocato la fine della storia d’amore e opera un legamento d’amore tra i due.

B) Se chi esegue il Festival sente che la relazione in corso è solo un ostacolo, senza possibilità di rimedio, allora si può chiedere la rapida fine della relazione (separazione)e la liberazioneda ogni vincolo e da ogni nostalgia. Ottimo anche per dimenticare o far dimenticareuna vecchia relazione.

5) Protezione e fedeltà nella coppia.

Il Festival protegge la coppia in assoluto. Impedisce i tradimenti e assicura la fedeltà del partner, favorisce la salute, l’intesa, la felicità, l’armonia.

Propizia l’allontanamento di amanti e rivali in amore. Lo scopo del festival è di consolidare la coppia, apportando felicità e benessere e impedendo sia l’infedeltà, sia gli attacchi occulti miranti a destabilizzare o a legare uno dei due ad un’altra persona.

6) Protezione dalle energie negative

Protezione da ogni tipo di azione negativa (comunemente dette: fatture, malocchio, maledizioni, invidie, ecc.).

La protezione dura 1 anno intero e protegge sia in generale, sia in particolare da quei malefici miranti a provocare incidenti, malattie, danni economici, separazioni, infedeltà e tradimenti.

 

AZIONI AUTOMATICHE

(cioè non è necessario chiederle durante il Festival)

A) Esorcismo e purificazione radicale.

Liberazione da ogni negatività, purificazione ed esorcismo radicale. E’ questa un’azione importantissima che si rifletterà beneficamente in ogni settore della vita: a volte basta togliere le negatività per sbloccare situazioni in stallo, periodi lungamente sfortunati, stati di malessere più o meno precisati.

B) Il Raccolto Esoterico

Penultima e fondamentale tappa dell’Anno Magico. Assorbire i poteri e le conoscenze del Frutto più prezioso dell’Albero dei Filosofi, la padronanza della Pietra, la definitiva vittoria sul Serpente.

Quest’azione, per quanto sia soprattutto spirituale, darà grandi benefici a tutta la persona e dischiuderà nuove impensate possibilità e nuovi e più vasti orizzonti mentali.

 

La realizzazione finale dell’Opera.

La XII e ultima chiave di Basilio Valentino mostra il compimento dell’Opera: il Serpente viene definitivamente assimilato dal Leone, che ne assorbe tutto il Potere, Sole e Luna sono congiunti sopra il vaso con la Pietra da cui spuntano i Fiori d’Oro: “Chiunque usi questo mezzo scoprirà dove conducono i vestiboli del palazzo, possiederà tutto, compiendo tutte le cose che sono possibili sotto il Sole.

[Musaeum hermeticum reformatum et amplificatum, 1678]

Il Materiale del Festival di Lugnasad