1 KETHER

keter serafins |
  • Elementi costitutivi o correlati
Sephirah:Kether, la Corona. (In ebraico: Kaph, Tau, Resh – Corona)
Coro, nome cristiano:1 – Serafine
Nome divino (Atziluth):Eheieh אהיה – AHIH Io sono quello che sono
Arcangelo (Briah):Metatron · Prinicipe dei volti.
Coro Angelico (Yetzirah):Chaioth ha QadeshLe creature viventi e sacre, gli Animali Santi.
Materiale/Pianeta (Assiah) o Chakra Cosmico:Reshith ha-Gilgalim, רלליל התללליい, Primum Mobile. Primo Vortice.
Titoli conferiti:L’esistenza delle esistenze. Il segreto dei segreti. Gli Antichi Antichi. L’anziano dei giorni. Il Punto Primordiale. Il punto nel cerchio. L’Altissimo. Il volto immenso. La Testa che non esiste. Macroprosopos. Amen. Lux Nascosto. Tirocinante Lux. Lui.
Immagine magica:Un vecchio re barbuto, visto di profilo (lato destro).
Simboli/Armi Magiche:Il punto. La corona. La svastica.
Forma geometrica:Punto
Posizione dell’albero:In cima al Pilastro dell’Equilibrio, nel Triangolo Supremo.
Interfaccia/elementi:Fuoco di fuoco
Mondo corale:1 – Atziluth, Mondo dei Fumi, Archetipo, spirito, elem. Fuoco
Corrispondenza nel microcosmo:Il teschio. O Sah. Yechidah. La Scintilla Divina. Il Loto dei Mille Petali.
Corrispondenza nel macrocosmo:L’Universo
Segno zodiacale:Ariete – primo segno di fuoco.
Elemento zodiacale:Fuoco
Testo yetziratico:Il 1° Sentiero è chiamato L’Ammirevole o Intelligenza Nascosta, la Corona Suprema. È la luce che fa comprendere il principio senza principio; è Prima Gloria, perché nessuna creatura può raggiungere la sua essenza.
Esperienza spirituale:L’unione con Dio.
Attributo:Volontà
Virtù:Volontà, Realizzazione, Realizzazione della Grande Opera.
Dipendenza:Volontà contraria (Ira)
Aspetto:0a Congiunzione
Animali:Drago
Piante:Loto
Pietre:Diamante
Droghe:n/c
Tarocchi:I quattro assi: Asso di Bastoni: radice dei Poteri del Fuoco, inizio; Asso di Coppe: radice dei Poteri dell’Acqua, iniziativa sentimentale; Asso di Spade: radice dei Poteri dell’Aria, Generata, – convivenza; Asso di Denari: radice dei Poteri della Terra, Abbondanza.
Colore in Atziluth:Splendore.
Colore in Briah:Splendore bianco, puro.
Colore in Yetzirah:Splendore bianco, puro.
Colore in Assiah:Bianco, punteggiato d’oro.
Candele:3 Bianco.
Incenso:[Garofano, mirra, muschio, storace, ambra, alloro, aloe vera]

1.2 Disposizioni generali

Ain sephirotes sofh

Kether è conosciuto anche come l’Anziano dei Giorni, il Primo Logos ed è un Androgino, cioè presenta contemporaneamente la polarità Uomo-Donna, positiva e negativa, è ancora il principio maschile, la prima emanazione straordinariamente divina dello Spazio Astratto Assoluto. Rappresenta il nostro Padre particolare, la radice del nostro Essere, il nostro Essere Reale, in modo che ci siano tanti Padri nei Cieli quanti sono gli uomini sulla terra, chiamato anche il Grande Respiro. Con il mantra “PANDER” possiamo accedere all’Anziano dei Giorni in profonda meditazione. Figlio officiante del piano di Atziluth.

La Legge di Kether trascina l’intera Creazione in modo che le folle siano trascinate dal loro respiro come foglie nel vento e da lì viene l’espressione “Vox Populi Vox Dei”. Ciò significa che una rivolta sociale contemplata dal Mondo degli Anziani dei Giorni è una legge in azione.

1.3 Introduzione Sephiróthica

Kether rappresenta il respiro primordiale che ha creato il nostro Universo, è la fonte, il Padre dei restanti nove Sephiroth. Appartiene al Mondo delle Emanazioni (Atziluth) e si trova in cima al pilastro centrale dell’Albero. Non puoi definirlo con le parole, è fuori dall’esperienza umana, la nostra mente non può capirne l’essenza. In questo Centro, non c’è forma, ma puro essere, perché ancora non differenzia in una coppia di opposti così necessaria la comprensione dei centri della vita. È la fonte da cui procedono la Volontà e il potere creativo e non corrisponde a nulla di manifesto. Poiché è il “non manifestato”, la “Corona”, questa Sephirah non è attribuita alla reggenza di nessun pianeta, ma al vortice.

L’attributo di Kether, Padre, la Corona, è chiamato la Volontà. È il principio maschile e fecondo, quello che contiene il seme dei frutti futuri. Poi abbiamo la luce che illumina tutto, che spazza via tutte le tenebre e trasmuta costantemente le situazioni.

Il lavoro del primo giorno della creazione che si verifica nell’esterno si riferisce anche alla nostra storia interna, al microcosmo, perché i Sephiroth sono fuori e dentro di noi, tutto ciò che accade nel cosmo si verifica anche nel mondo e nel nostro interno, in tutti i casi, questo centro di vita, consisteva in un lavoro preparatorio per coprire la sostanza dello zodiaco (Hochmah) o tutta l’integralità del nostro Essere, con la Luce di Kether, come Unità e Pluralità simultanee, per sopraffarla e usarla come materia creativa dalla sua Volontà. Succede che la Forza Hochmah non si mette in moto se Kether non è attivo e lo copre con la sua iniziativa. Quando le sostanze dello zodiaco furono assimilate dal Dio creatore del nostro sistema solare, da questa miscela emerse una Volontà Creativa. Fonte da cui procede ogni Volontà, il potere creativo non corrisponde a nulla di manifestato.

Vale la pena notare che gli Elohim (collettivo di Eloha – Dio) non hanno proceduto a creare dal nulla, poiché nulla viene fuori, ma dalla loro materia infinita proiettata dalla cosiddetta non esistenza o esistenza negativa. Questi Elohim avevano già attraversato l’intero processo evolutivo e quindi si erano fusi in un’unica Volontà. Una volta, quando meditiamo su queste entità, ci viene in mente un esercito infinito di entità instancabili di volontà assoluta.

Il corso dell’esistenza negativa all’esistenza positiva o manifesta è simile allo zucchero aggiunto all’acqua bollente, cioè mentre la temperatura è alta il liquido è trasparente, invisibile, ma quando si raffreddano i sedimenti si formano i cristalli.

Nel dominio umano, Kether, con la sua Volontà, ispira il nostro Design. Quando saliamo in alto, al di sopra delle vicissitudini della vita quotidiana e poi chiediamo all’Eterno di affidarci una Missione e da questo alto Centro che riceviamo la risposta che non è nulla di concreto, ma una Luce interiore che ci trasmette un’idea e che formerà in noi un Piano.

1.4 Discutere gli elementi

Titoli: Arik Anpin (אריい אいいיい), la faccia immensa, la testa bianca, la testa che non c’è. L’esistenza delle esistenze. Il segreto dei segreti. Gli Antichi Antichi. L’anziano dei giorni. Il Punto Primordiale. Il punto nel cerchio. L’Altissimo. Macroprosopos. Amen. Lux Nascosto. Tirocinante Lux. Lui (ricordando che AIN è quello).

Sephirah – ubicazione: Kether, la Corona, si trova alla testa del Pilastro di Mezzo, il Pilastro dell’Equilibrio, e sopra di esso sono sospesi i Veli Negativi dell’Esistenza, è la Prima Manifestazione, la cristallizzazione primordiale nella manifestazione di ciò che fino ad allora era immanifestabile e inconoscibile; allora ci viene in mente il Grande Sconosciuto, ma questo non significa il Grande Inconoscibile che è al di sopra di Kether nei Veli dell’Esistenza Negativa. In termini di polarità, sebbene kether inizialmente non lo conti, nel suo dispiegarsi differisce in una potenza maschile attiva mentre Hochmah in una potenza passiva femminile; in Binah abbiamo entrambi i poteri.

È possibile raggiungere Kether con la meditazione con il Metodo di Elevazione dei Piani seguendo la colonna centrale (Yesod-Tiphereth-Kether) oltre il velo del pensiero perché non raggiunge così in alto. Ciò implica che per raggiungerlo è necessario il giusto stato di coscienza (evoluzione nei piani).

Poiché la Forma ha origine in Binah, non c’è Forma in Kether poiché la precede, con questo si afferma: “Io sono ciò che sono” e quindi questo avanzamento la Forma gli conferisce un carattere, un grado di “non esistenza”. D’altra parte, il suo futuro si manifesta in coppie di opposti, che iniziano dall’orizzontale Hochmah e Binah, poi con Hesed-Geburah e Netzah-Hod mantenendo una configurazione di equilibrio centrale (verticale) che lo rappresenta (Kether-Tiphereth-Yesod).

Quando si ha a che fare con Kether non ci riferiamo a un essere antropomorfo come fanno di solito le religioni, ma a uno stato di esistenza, di forza latente, uno stato di sostanza esistente che inizialmente è completamente inerte, puro essere, senza attività, fino a quando inizia l’attività che emana o si svolge in Hochmah. Per la mente umana è difficile proiettare un’energia che non sia intrappolata nella forma, in uno stato informato di passività, ma che sia distinta dal non-essere. La teoria delle stringhe si è già avvicinata a una configurazione energetica sotto forma di stringhe, che è pura vibrazione, e che è sciolta senza raggrupparsi in alcun modo, il che ci aiuta a capire che Kether non è veli negativi dell’esistenza ma energia latente. Dopo l’apparizione della dualità in Hochmah, Dio (positivo) e il demone (negativo), combatteranno una lotta incessante senza alcuno scopo in questo conflitto, ma solo il flusso di energia.

Possiamo visualizzare Kether come luce bianca accecante, non differenziata in raggi attraverso il prisma della Forma poiché non esiste ancora o, contrariamente a senso, dal suo opposto come l’oscurità dello spazio interstellare, che non è nulla, contiene le potenzialità di tutte le cose poiché l’energia di solito non è vista dall’occhio umano ordinario ma dall’occhio interiore e, quindi, assomiglia al tono.

Quando ci riferiamo a Kether come alla Corona e non alla testa osserviamo un’allusione a un oggetto che viene messo sulla testa, un’indicazione che Kether appartiene al nostro Cosmo, anche se non è in esso, cioè su di esso e nello stesso modo in cui nel macrocosmo allude al microcosmo nel Loto dei Mille Petali, il Sahamsara chakra, che si trova nell’aura, immediatamente sopra la testa, simboleggiato nel cristianesimo come la corona di spine. Ciò significa che la manifestazione più intima di questa fonte di energia e anche delle fonti spirituali non si trova nella manifestazione vera e propria, ma è comunque la radice da cui tutto scaturisce.

In tutta la cosmogonia gli dei di Kether sono considerati come dei che divorano i loro figli, perché Kether, sebbene sia il padre di tutti, riassorbe il suo universo alla fine di un’era di evoluzione come con l’Universo (vedi i Veli dell’Esistenza Negativa) nei suoi giorni e notti cosmiche, cioè è l’abisso da cui escono la coscienza e la creazione e dove tutto ritorna.

L’Albero è studiato in ciascuno dei Mondi: Atziluth, Archetipo, delle emanazioni, dello spirito puro; Briah, creazione archetipica; Yetzirah, di formazione, di coscienza immaginaria; e Assiah, il mondo materiale nei suoi aspetti densi e sottili, e come abbiamo studiato, ogni Sephirah è rappresentata su ciascuno di questi mondi sotto la presidenza di un nome divino.

Nome divino (Atziluth): Spetta al Mago cercare di comprendere il principio spirituale coinvolto in ogni problema e gestirlo correttamente. Ogni operazione, quindi, deve avere la sua unificazione o risoluzione finale in Eheieh אהיה – AHIH, Io Sono Colui che E’ , per essere pura. È il nome divino di Kether in questo Mondo di Atziluth in modo che le operazioni siano condotte in modo sicuro e in conformità con la legge cosmica. È un’invocazione della divinità, cioè l’affermazione dell’essere puro, eterno, immutabile, senza attributi o attività, che sostiene tutto, mantiene e condiziona, cioè la formula primaria di ogni operazione magica. Qui deduciamo l’energia di una fonte infinita, il serbatoio del potere illimitato, di straordinaria concentrazione e intensità, incomprensibile e con potere illimitato, la fonte di tutta l’energia, l’infinito che si estende, l’eternità che si protrae, la sostanza infinitamente piccola e che occupa tutto lo spazio infinito e l’eternità.

Quindi, tutte le operazioni volte alla concentrazione di energia iniziano qui perché se estraiamo energia da uno qualsiasi degli altri Sephiroth prenderemo da uno e daremo ad un altro creando un vuoto da cui è stato preso che si tradurrà in un aggiustamento finale dei conti. È qui che si sostiene che il mago paga con la sofferenza ciò che ha acquisito con mezzi magici, ma quando l’energia proviene da Kether attingiamo energia non manifestata dall’alto e aumentiamo le fonti dell’Universo. L’obiettivo è quello di mantenere le forze in equilibrio in modo che non ci sia alcuna reazione ribelle e avremo sempre bisogno di estrarre la spada per mantenere ciò che è stato raggiunto. In pratica è come qualcuno che vuole una posizione che un altro occupa, ma se passa attraverso le vie di Kether, organizzerà una nuova posizione che prima non esisteva in modo che poi ne godrà, perché altrimenti, usurpando l’ufficio di un altro, ci saranno altri che cercheranno di farlo allo stesso modo e se causerà molto sacrificio per rimanere in quella posizione.

Quando meditiamo su Kether capiremo che non importa come il risultato diventa manifesto, il risultato di un’operazione ha poco valore, perché è quando l’operatore non ha alcun interesse nel risultato dell’operazione nel piano fisico che raggiunge il dominio sopra le immagini astrali, poiché non importa come prenderanno le forze, ecco, le leggi cosmiche saranno vere, assumendo forme affidabili della loro natura, e non disegni limitati, quindi non promuoveranno rintocchi.

Kether è pura energia, è Vita in abbondanza, nelle parole del grande Kabir: ” Giovanni 10:10 … Sono venuto per avere la vita e averla con abbondanza.”, quindi non si tratta di alcuna manifestazione specializzata, o quale forma, in cui l’esperienza o la manifestazione può assumere, come l’Intelligenza, la Saggezza, il Potere o persino l’Amore.

Arcangelo (Briah): Qui la manifestazione delle forze ketheriane avviene attraverso le vie dell’Arcangelo Metatron, il Principe dei Volti, a cui la tradizione attribuisce il ruolo di maestro di Mosè e che opera anche a Malkuth dove secondo il testo yetziratico della decima via (Makuth) dice che “emana da un’influenza derivata dal Principe dei Volti” ed è, quindi, la fonte di illuminazione di tutte le luci dell’universo in modo che se le luci fluiscono dall’alto verso il basso, ma anche il contrario accade, perché nella manifestazione tutto è duale, cioè di Malkuth possiamo dirigere queste forze, possiamo evocare Dio ed essere ascoltati.

È attraverso Metatron, il cui dovere è quello di portare gli altri al Volto del Principe, che il Signore parlò a Mosè. È l’angelo più alto, chiamato anche l’Angelo della Presenza e il Principe del Mondo che, secondo lo Zohar, custodiva il tempio di Salomone ed era la spada fiammeggiante che custodiva le porte dell’Eden. È Metatron che si prenderà cura delle anime nella Resurrezione. Metatron (314=40+9+9+200+6+50) ha la stessa numerazione di Shadai אתי (314=300+4+10) o 314 permettendo all’uno di rappresentare l’altro cabalisticamente dal sistema gematria. Ma ecco la fonte di emanazione di luci in entrambe le direzioni, si sostiene che sia correlata a Esodo 23:20-23

Coro Angelico (Yetzirah): Gli angeli di Kether, che agiscono in questo Mondo sono i Chaioth ha Qadesh( ), le Creature Viventi e Sacre, che riporta alla mente la visione di Ezechiele della Macchina del Fuoco, così come le Quattro Creature Sante davanti al Trono che ci ricorda ancora i quattro mari dei tarocchi che sono attribuiti a Kether, la fonte primaria degli elementi, e rappresentano le radici dei quattro elementi Fuoco, Acqua, Aria e Terra.

Nell’invocazione di Salomone ci viene in mente un passaggio che dice: “Hajoth, ha Kadosh, grida, parla, ruggisci, muggiti!” dove grido l’aquila, elemento Aria; parlare all’uomo, elemento Acqua; Ruggito al Leone, elemento Fuoco e moo al Toro, elemento terra.

Materiale/Pianeta (Assiah) o Chakra Cosmico: nel Mondo di Assiah, il titolo della Sfera Kether è Reshith ha-Gilgalim, רלליל התללליい, Primum Mobile, Primi Vortici, che ci ricorda la somiglianza con le nebulose.

Immagine magica: è quella di un vecchio re barbuto visto profilo che ha solo il lato destro, cioè non vediamo il suo volto pieno, ma solo una parte di esso. Il volto nascosto si riferisce al lato che è rivolto verso il Manifesto, e che la sua natura impedisce alla nostra coscienza di comprenderlo, quindi ci resta da contemplare il lato del volto che si riflette giù dalla Forma, cioè dopo il passaggio attraverso Binah.

Il fatto che l’immagine si traduca in un Vecchio, barbuto, chiamato l’Antico degli Antichi, il Vecchio o il Vecchio dei Giorni è perché esiste fin dall’inizio, quando il volto non contemplava alcun volto ed essere un re è perché governa tutte le cose secondo la sua verità sovrana e indiscutibile, ecco, tutte le cose sono sorte da esso. Si vede dal profilo perché in Esso tutto è lato destro. Il lato sinistro è rivolto verso il Manifesto, e per noi è come il lato oscuro della Luna. Il fatto di essere barbuti ha a che fare con la fede rabbinica che attribuisce a ciascuno per il significato.

Simbolo: Il punto. La corona, ricordando che la, la corona non è la testa, ma poggia su di essa e su di essa. La svastica ci ricorda i primi vortici, le prime formazioni nell’Universo.

Forma geometrica: Non esiste una forma geometrica, ma è simboleggiata da un punto da cui tutto gestirà.

Corrispondenza nel microcosmo: E qui cerchiamo la somiglianza tra il macrocosmo e il microcosmo ecco, Kether, la Corona, si trova sopra la testa in luminosità e puro splendore bianco come in Adam Cadmo, l’Uomo Celeste, l’Universo sopra di noi e, nell’essere umano, si riferisce al Teschio, Yechidah (nel linguaggio dei rabbini), la Scintilla Divina; gli egiziani la chiamano Sah; Gli indù lo chiamano Mille Petatos Loto questo nucleo del puro spirito sopra la testa che emanava le molteplici manifestazioni nei piani della forma, ma in essi non abita.

Esperienza spirituale: L’esperienza spirituale attribuita a Kether è l’unione con Dio. È necessario ricordare che per entrare in una modalità di coscienza dobbiamo riprodurla in noi stessi e quando si tratta di Kether ci troviamo di fronte a pura energia, cioè che riproduciamo in noi stessi ciò che non ha forma o attività, seguiremo che ci libereremo della forma e dell’attività, quindi, se aspiriamo alla visione di Kether ad Atziluth, dobbiamo essere pronti a penetrare la Luce e non lasciarla mai.

Abbattere all’infinito mantenendo la coscienza, questa è la sfida e la logica della discesa della materia, è quindi raggiungere questa stabilità. Ciò che è richiesto per questa esperienza spirituale è che si sia disposti ad essere liberi, a sfuggire alla forma e iniziare definitivamente il suo ritiro dai piani inferiori. Tale stato è paragonato a una ruota che ha perso la sua perla e i cui raggi penetrano e compenetrano tutta la creazione. Una delle tentazioni più sottili è quella di abbandonare la battaglia esistenziale nella forma, che resiste al suo dominio, e ritirarsi dai piani prima che la coscienza abbia acquisito la sua consistenza, un’organizzazione a prova di dispersione, coesa, coerente, o anche che le lezioni della forma siano state apprese, il che la farà non disintegrare nell’infinito, che non sarà distrutto nel Nirvana. Si sostiene che alcuni riuscirono ad entrare nell’Assoluto e riuscirono a tornare per compiere la missione, il più noto di tutti era il kabir Gesù.

Virtù: Volontà. La virtù attribuita a Kether è quella di raggiungere la realizzazione della Grande Opera. Qui non contano le buone intenzioni, ma i risultati perché tutto è legato alla Giustizia Cosmica, alle Leggi Universali.

Per arrivare a Kether dobbiamo abbandonare la Forma questa virtù è anche chiamata la corona del Regno dell’Oblio (delle forme) per poi entrare nella Pura Luce Bianca senza Forma e senza attività.

Dipendenza: Non c’è vizio in Kether, ma la Pura Luce Splendente; tuttavia, ai fini della polarità (anche se non esiste ancora qui), la Volontà può dare origine alla cattiva volontà o alla Volontà contraria e quindi arriva la rabbia (che può avere la sua vera manifestazione nel colera marziano).

Aspetto: 0º Congiunzione. L’aspetto astrologico della congiunzione si riferisce a Kether, il precursore dell’Unità, dove il Multiplo si fonde in uno e uno è la somma del Multiplo. Quindi si verifica quando due pianeti che rappresentano il sephiroth fisico sono separati da meno di 6 gradi. Nel caso del Sole e della Luna, è ammessa una separazione di 10 gradi. Questa congiunzione significa che un certo lavoro è iniziato, cioè che un nuovo seme è stato rilasciato e che porterà un nuovo frutto.

Una congiunzione è il momento Yod in cui due forze planetarie fertilizzano un certo punto dello zodiaco. Quando si studia un tema, è necessario studiare dove c’è stata una congiunzione per l’ultima volta poiché c’è il lavoro in cui la persona dovrebbe eseguire fino al momento in cui i pianeti si incontrano di nuovo o che tutto è compiuto.

Dovrebbe essere chiarito che i pianeti leggeri formano congiunzioni ogni anno, in modo che sia la semina che la raccolta dei frutti siano fatte allo stesso modo ogni anno. Eppure i pianeti più pesanti e più lenti raramente si incontrano anche se la loro rilevanza è molto maggiore, sono: Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone.

Quando in un tema appare una congiunzione, o anche se viene prodotta, nel tempo, su un post chiave di un oroscopo, significa che la persona avrà un ruolo di primo piano nella gestazione di un nuovo seme, idea, lavoro che la congiunzione è portatrice.

Per quanto riguarda i pathmen, i sentieri tra il Sephiroth, la congiunzione indica, quale bene la persona deve iniziare in questo lavoro, a modo suo, e che fino ad allora non aveva funzionato, o, al contrario, ciò che è definitivamente chiuso in quel percorso.

Infatti, una combinazione raramente avverrà nello stesso grado e minuto, nello stesso luogo del mandala dei segni, dell’oroscopo, e per quanto breve sia la separazione tra due pianeti vedrà se tra loro inizia il percorso, se la loro relazione è a senso unico, se il percorso finisce, o se è ritorno. (Per maggiori dettagli si veda il capitolo intitolato: Aspetti e percorsi astrologici.

1.5 Percorso 1°

Percorso Corel 1

Il 1° Sentiero è chiamato L’Ammirevole o Intelligenza Nascosta, la Corona Suprema. È la luce che fa comprendere il principio senza principio; è Prima Gloria, perché nessuna creatura può raggiungere la sua essenza.

Si riferisce al sentiero di Kether, la corona dell’Albero, da cui emana tutta la volontà e alla quale siamo guidati da una Volontà trascendente. E da qui viene tutta la vita, la prima lettera, l’Aleph senza il quale nulla esiste. Tutte le altre forze sono spinte a muoversi dal loro flusso eterno alterando così la qualità delle energie. Il flusso costante che circola attraverso tutte le lettere dell’alfabeto proviene da Aleph e altera lo stato energetico di tutte loro sia nel passato, nel presente o nel futuro, perché Kether è ben oltre il tempo, lo spazio, l’eternità … in modo che rinnovi costantemente tutte le energie.

cadmo adan

Il testo yetziratico afferma che Kether è l’Intelligenza Nascosta e tra i suoi titoli evidenziamo il Segreto dei Segreti, l’Altezza Imperscrutabile, la Testa che Non È. Poi viene l’idea della corona sopra la testa dell’Uomo Celeste, Adam Cadmo, Zauir Anpin, il Re; l’essere puro dietro ogni manifestazione è la sua causa anche se il suo modo di esistenza non è manifesto, cioè “nessuna creatura può raggiungere la sua essenza”, cioè nessun essere che usa, come veicolo di coscienza, un organismo dei piani della forma; a meno che la coscienza non sia esaltata fino al punto di trascendere il pensiero, allora riceve la “Gloria Primordiale”.

A livello umano agiremo sempre come Kether, affinché la nostra Volontà sia mobilitata verso un obiettivo. A Kether troverete il punto di partenza e il punto di arrivo in modo che la Volontà debba essere sempre mobilitata. Quando ci manca qualcosa da conquistare, questo significa che il centro ketheriano non funziona. Qualsiasi attività si riferisce a questo centro è un obiettivo, un obiettivo, la lettura, il lavoro, la preparazione del cibo, può essere un dominio sentimentale, sociale, commerciale, personale, ecc. È meglio avere un cattivo obiettivo che non averne nessuno in modo che Kether stia lavorando così tanto che se l’obiettivo non è buono, mentre passa attraverso l’altro Sephiroth sarà purificato e quindi sorgerà la coscienza del male.

Apocalisse 3:17 “Così voi siete caldi, e né freddi né caldi, io vi vomiterò dalla mia bocca”.

Il percorso 1 ° è governato da Serafim 1 1->1: VEHUIAH.

1.6 Tarocchi

I quattro assi: Asso di Bastoni: radice dei Poteri del Fuoco, inizio; Asso di Coppe: radice dei Poteri dell’Acqua, iniziativa sentimentale; Asso di Spade: radice dei Poteri dell’Aria, Generata, – convivenza; Asso di Denari: radice dei Poteri della Terra, Abbondanza.

I Quattro Semi sono legati alla nostra volontà suprema. È il riflesso di Kether a livello umano e l’espressione del nostro libero arbitrio, e l’inclinazione, le intenzioni che governeranno la nostra vita. Ma i quattro semi insieme rappresentano lo Yod, del nome impronunciabile יהוה – “Yod-He-Vô-He”, della volontà esecutiva. Separatamente, costituirà il nome divino nella sua interezza e avremo che l’Asso di bastoni è lo Yod; l’asso di coppe l’Egli; asso di spade il nonno e l’asso di denari il secondo Lui. Kether si troverà particolarmente legato all’Asso di bastoni.

1.6.1 Asso di Bastoni:

quelli dei club

Riceve il titolo di Radice dei poteri del fuoco o anche Radice di tutte le iniziative. Si riferisce all’elemento Fuoco e astrologicamente corrisponde al primo decanato dell’Ariete dove Kether manifesta i suoi flussi attraverso l’abbigliamento di questo segno governato da Geburah-Marte che lo influenza e sotto gli impulsi del reggente di questo decanato che è Kether.

A questo punto, Kether il primo punto di partenza nell’Albero e nello zodiaco, il centro che produce iniziative, l’essenza divina, si esprime attraverso il proprio centro. Inoltre, il risultato di questa alchimia sarà anche esternalizzato dal tono prismatico di Geburah, il coordinatore di questo sotto ciclo evolutivo.

Il Mare dei Club è lo Yod (יהוה “Yod-He-Vô-He”) del quaternario di semi e si riferisce all’influenza di Kether sul piano spirituale (Kether in Yod).

È un elemento iniziatore in tutte le analisi, se no: l’Asso rappresenta Kether il Sephiroth della Corona, colui che è al di sopra di tutte le cose, il primo. Il seme di bastoni è l’elemento di partenza delle carte che seguono la sequenza “Yod”, “He”, “Nonno”, “He”. Quindi è lo “Yod” degli abiti. Si riferisce anche al primo decanato di Ariete che è anche il primo segno dello zodiaco legato all’elemento fuoco e che è il primo degli elementi.

Questa lettera dà inizio a qualcosa che fino ad allora non c’era rottura con tutto prima. Non indica qualcosa di immediato, ma l’intrusione di una forza che cambierà tutto irreparabilmente al raggiungimento del suo punto di outsourcing. Trova la sua radice nella volontà suprema, dell’Essere Reale, nella parte divina che portiamo dentro di noi, anche se abbiamo deviato queste energie in una manifestazione oscura, perversa a causa dello stato in cui ci troviamo. Dopotutto, anche il male ha un inizio.

Parole chiave: Poteri della radice del fuoco, iniziative.

(Dritto) Nascita, inizio, inizio, causa;

(rovesciato) Caduta morale, abbattimento, scoraggiamento.

1.6.2 Asso di Coppe:

quelli dei cuori

Riceve il titolo di Radice dei poteri dell’acqua che significa la radice del potere dei sentimenti e delle emozioni. Si riferisce all’elemento Acqua e astrologicamente corrisponde al primo Decanato del Cancro dove Kether manifesta i suoi flussi attraverso l’abbigliamento di questo segno governato da Yesod-Lua che lo influenza e sotto gli impulsi del reggente di questo decanato che è Kether.

A questo punto, Kether il primo punto di partenza nell’Albero e nello zodiaco, il centro che produce iniziative, l’essenza divina, si esprime attraverso il proprio centro. Inoltre, il risultato di questa alchimia sarà anche esternalizzato dal tono prismatico di Yesod, il coordinatore di questo sottociclo evolutivo.

L’Àssso di Coppe è l’He (יהוה “Yod-He-Vô-He”) del quaternario degli assi, quindi ha una relazione con Hochmah il supremo rappresentante dell’amore e si riferisce all’influenza di Kether sul piano astrale (Kether in He).

Perché è un Asso è anche un segno di iniziativa, eppure già caratterizzato da una motivazione specifica, una forma nell’energia primordiale che sono sentimenti. L’iniziativa nasce da un’istanza sentimentale e questo potere dei sentimenti sarà così decisionale da aver tagliato radicalmente tutto ciò che è tra sentimenti e realtà. È un’indicazione di qualcosa che inizia con criteri puramente sentimentali, sia per il bene che per il male.

Va notato qui che l’Asso dei coppe è il primo del suo ciclo, il numero 1, Kether, ma, è il numero 2 del ciclo degli elementi, l’He di questi, quello che inverte l’ordine primordiale essendo considerato negativamente in relazione all’1, che dà asso l’inversione dei valori di quell’ordine primordiale. Nell’aspetto positivo produrrà un’integrazione tra i valori di Kether e Hochmah, ma, dall’aspetto negativo, un’inversione delle energie di kether che si ridurrà in cattiva volontà, disinteresse, magnetismo contrario, inversione delle feste religiose, nel cibo, nel bere, ecc.

Parole chiave: Radice dei sentimenti, iniziativa sentimentale, emozioni, iniziativa.

(Dritto) Amore, festa, gala, cibo, ospite, fecondità, fertilità;

(rovesciato) Passione, odio, mutazione, comprare, vendere, affittare.

1.6.3 Asso di Spade:

quelli di picche

Gli viene dato il titolo di Radice dei Poteri dell’Aria che significa il potere della ragione e della logica. Si riferisce all’elemento Aria e astrologicamente corrisponde al primo decanato della Bilancia dove Kether manifesta i suoi flussi attraverso l’abbigliamento di questo segno governato da Netzah-Venere che lo influenza e sotto gli impulsi del reggente di questo decanato che è kether.

A questo punto, Kether il primo punto di partenza nell’Albero e nello zodiaco, il centro che produce iniziative, l’essenza divina, si esprime attraverso il proprio centro. Inoltre, il risultato di questa alchimia sarà anche esternalizzato dal tono prismatico di Netzah, il coordinatore di questo sottociclo evolutivo.

Il Mare di Spade è il Vô (יהוה “Yod-He-Vô-He”) del quaternario di ses, quindi ha una relazione con Binah l’intelligenza attiva e si riferisce all’influenza di Kether sul piano mentale (Kether in Vô).

Qui, l’iniziativa è rappresentata dalle motivazioni della mente. La forza che trae origine da questa fonte nasce da un’esigenza logica, da un ritiro delle posizioni sentimentali per entrare nei campi del ragionevole, giusto ed equilibrato.

Comunemente l’asso di spade significa giustizia immanente, rapida risoluzione di una situazione, poiché il potenziale dell’Asso è nella fase Vô, cioè l’esteriorizzazione. Se le forze di Kether sono usate per conquistare la giustizia o un diritto, ma l’azione divina è molto lenta che causa sofferenza, allora l’Asso di Spade annuncia una mobilitazione per questa buona causa, ma usando mezzi che non sono così buoni perché deve generare caos e disordine.

Si scopre che l’Asso di Spade rappresenta il potenziale della ragione, ecco, nel nostro attuale stato di evoluzione, la mente non può comprendere l’ordine divino, e quando agiamo in questi modi, lo facciamo solo all’ombra della colonna di sinistra in Binah, il luogo dei Luciferi (operatori di luce in mezzo alle tenebre).

A questo punto la posizione diritta della lettera è inquietante mentre la posizione invertita ha uno sviluppo armonioso e coerente. Questo perché quando le forze dell’Asso di picche si esprimono in tutta la loro pienezza, producono azioni estreme, nello stile luciferino perché il Nonno è positivo nella sua interpretazione (Yod (+), He (-), Vô (+), 2º He (-)) insieme a Kether che è anche positivo, compresa la massima di binah, doppiamente positiva nella sua interpretazione sia positiva che negativa. Altrimenti vediamo che la Luce Kether si riversa direttamente in Binah, senza passare attraverso il centro dell’amore (Hochmah), che finisce per produrre l’allucinazione dell’intelligenza e l’impulso la costringe a passare da un estremo all’altro e il lato negativo avrà un’influenza forte quanto quella positiva. Nella posizione invertita, la forza è abbreviata (priva di forza spirituale) e, invece di esprimersi attraverso la lotta spirituale (colonna a destra), espressa attraverso mezzi materiali (colonna di sinistra)

Poiché Binah è considerata la madre del mondo, ciò implica che l’Asso di picche ha una relazione con l’opera di fecondazione e gestazione, ecco, da un lato, porta il seme di Kether e, dall’altro, la forza marina di Binah.

I testi tradizionali dicono che il martedì (nell’antico calendario non alterato dalla chiesa romana, che lo modificò indebitamente per il venerdì, contrariamente all’ordine di Tolomemia), di notte, il re si unisce alla Matrona per renderlo fecondo, e che, quindi, è il tempo propizio, sulla terra, per continuare con la fecondazione. Ora il martedì è sotto il dominio di Netzah, su cui Kether esercita l’autorità per essere lo Yod del mondo yetzirah nel terzo ciclo del Sephiroth, e Binah, per essere il reggente di questo terzo ciclo; così, Kether (Yod) il re e Binah (Vô), la Matrona, si uniscono in Netzah-Venere, e questo incontro si esprime attraverso gli À di picche (Yod de Libra e Netzah – vedi mandala nel frontespizio dell’opera e la trilogia dei segni nell’Albero), che spiega l’idea di generare e partorire in questo segmento. Questo incontro tra il Re e la Matrona avviene, ovviamente, all’interno della sfera della bilancia, governata da Venere, governatrice di questo decanato come abbiamo visto poco fa, e Saturno esaltato (in Bilancia – vedi tabella nel capitolo Aspetti astrologici e percorsi). Allora possiamo capire che la gravidanza va intesa in senso lato, come creatrice di convivenza, di convivenza, come nel caso di una gravidanza.

Altrimenti, Kether è imparentato con la Corona, che è sopra la testa, mentre Binah lavora con la mente, con intelligenza, quindi in senso invertito può configurare l’alienazione mentale e/o la compromissione nel ragionamento, un’allucinazione dell’intelligenza perché, come è stato detto, Kether proietta direttamente su Binah senza passare attraverso Hochmah.

Parole chiave: ottengo, parto.

(Dritto) Mobilitazione, estrema, animosità, confusione, giustizia immanente;

(rovesciato) Gravidanza, convivenza, seme, molteplicità, concepimento, alienazione mentale.

1.6.4 Asso di denari:

quelli dei diamanti

Gli viene dato il titolo di Radice dei poteri della Terra che significa il potere costruttore della realtà materiale. Si riferisce all’elemento Terra e astrologicamente corrisponde al primo decanato del Capricorno dove Kether manifesta i suoi flussi attraverso l’abbigliamento di questo segno governato da Binah-Saturno che lo influenza e sotto gli impulsi del reggente di questo decanato che è Kether.

A questo punto, Kether il primo punto di partenza nell’Albero e nello zodiaco, il centro che produce iniziative, l’essenza divina, si esprime attraverso il proprio centro. Inoltre, il risultato di questa alchimia sarà anche esternalizzato dal tono prismatico di Binah, il coordinatore di questo sottociclo evolutivo.

Il Mare d’Oro è il 2° He (יהוה “Yod-He-Vô-He”) del quaternario marino, quindi ha una relazione con Hesed il instrumentatore del Paradiso e si riferisce all’influenza di Kether sul piano fisico (Kether n. 2he). Qui, le energie di Kether sono associate a Malkuth, che rappresenta la personalità fisica in Assiah.

Questa lettera indica che il potenziale creativo è orientato verso una realtà concreta, cioè le iniziative ad esso inerenti saranno di ordine materiale. La motivazione qui si riferisce a un desiderio di benessere e ricchezza e, poiché l’Asso di denari è illuminato con la Luce di Kether tutto ciò che tocca questa lettera darà il segno che l’individuo ha le virtù necessarie per trarre vantaggio materiale dalle cose (ciò che tocca diventa oro).

L’Asso di denari rappresenta l’inizio della fase finale di un ciclo, in quanto è il 2° He del primo ciclo, ed è prefigurazione, l’annuncio di un nuovo germe che si manifesterà ad un livello inferiore (lo Yod di questo sottolivello). Indica che l’individuo è nella fase di oggettivazione delle sue idee, cioè aveva trasformato i suoi pensieri astratti in qualcosa di concreto, aveva lasciato il mondo degli ideali astratti per mettere tutte le sue risorse umane nella realizzazione materiale delle ricchezze e dell’abbondanza materiale che porterà a un nuovo ciclo di esperienze.

L’Asso di denari annuncerà la raccolta del frutto dopo un duro lavoro. Hesed è l’iniziatore di un nuovo ciclo (il 2 ° Egli è anche uno Yod di un nuovo sotto ciclo), il secondo ciclo, che è legato all’interiorizzazione (Mondo di Briah – sentimenti) e, quindi, la posizione diritta indica auto-soddisfazione. La posizione al contrario, invertita, la sensazione di piacere interiore, che indica che l’individuo perseguirà il piacere esterno legato ai risultati, all’accumulo di ricchezza e al godimento che può fornire. E in questo senso si può annunciare l’avaro, a cui piace contemplare la sua ricchezza, ma non usarla nemmeno per il suo benessere. Abbiamo visto all’inizio di questo testo che Giove transita attraverso il primo decanato del Capricorno che corrisponde in un aspetto malvagio, che abbiamo appena riportato.

Parole chiave: Paradiso, Radice dei poteri della terra, realtà concreta.

(Dritto) Iniziative materiali, abbondanza materiale, felicità, fortuna, successi, tocca l’oro;

(rovesciato) Capitale, tesoro, opulenza, lusso, piacere interiore da conquiste, avaro.