Le vocali sono anime

vocali ebraiche

Il significato nascosto delle lettere ebraiche

Le vocali sono anime

Come le lettere, le vocali sono segni: servono per pronunciare parole con significato. Animano le lettere dando loro un’anima. Questa assimilazione delle vocali alle anime non è sfuggita ai Saggi che hanno definito cinque anime corrispondenti ciascuna ad un tipo di vocali. Questi possono essere individuati sull’Albero della Vita, ogni anima corrispondente a un “sephirah” o attributo divino.

a

In ebraico, la vocale “a” suggerisce l’apertura ma anche la chiusura, come allentare o stringere un pugno. Aprire o chiudere la bocca, inspirare o espirare profondamente è un’esigenza naturale, biologica: l’anima “nephesh” è l’anima vegetativa che mantiene in vita il corpo, l’anima naturale che ogni uomo ha ricevuto. Quest’anima è assimilata alla vocale “a” e alla sephirah “Regno”, al livello più basso dell’Albero della Vita o più vicino all’umano.

o o o

Per pronunciare “o” o “or”, si arrotonda la bocca mentre si soffia; in ebraico, questa vocale suggerisce il recupero delle forze fisiche dormendo e quella delle forze psichiche sognando. Le labbra si uniscono, emettono un suono sbuffante, che può diventare sibilante durante il sonno. “O” e “o” si ottengono con appositi segni o con la lettera “waw”. Come il “waw”, queste vocali sono al centro dell’Albero della Vita, nella “bellezza del cuore” o tifeeret. L’anima corrispondente è “ruah ‘” o lo spirito, letteralmente il vento che, nel suo respiro, unisce o separa. Suggerisce una condotta morale esemplare e la volontà di conoscere la Scrittura.

é

La vocale “é” a seconda che sia lunga o corta ha il significato di ristrettezza e angoscia da un lato, di un tesoro che si acquisisce e che si accumula, dall’altro. Il segno “é” è conformista, é… Il segno lungo è materializzato da due punti, orizzontalmente, il segno corto, da tre punti in un triangolo, come un grappolo d’uva. La respirazione diventa difficile qui, il russare è soffocato in un passaggio stretto. L’anima superiore chiamata “Neshamah” trova difficile emergere. Per arrivarci, hai bisogno di uno sforzo su te stesso, rigore. Devi adeguarti e adattarti. L’anima “Neshamah” è l’anima santa, la forza profonda che conduce ai segreti divini e all’universo nascosto.

“Nephesh e ruah ‘sono intrecciati, mentre il Neshamah dimora nella natura più intima dell’uomo, in un luogo che non può essere conosciuto o scoperto. Se un uomo aspira a una vita pura, sarà aiutato lì dalla santa neshamah, dalla quale è purificato e santificato e raggiunge il rango di santo” (Zohar)

Secondo la Tradizione, la Neshamah spinge l’uomo a pentirsi. Sull’Albero della Vita, si trova nelle sephirot superiori dal lato del rigore, in Discernimento.

io

La vocale “i” ha il significato di grido penetrante, incisivo, digrignare di denti. Il suo segno è un punto più basso ma può essere ottenuto anche dalla lettera yod. Questa vocale è l’anima nascosta, chiamata “h’ayah” letteralmente il principio della vita. Superiore a Neshamah, quest’anima è l’immagine nell’uomo del ritiro divino chiamato “tzimtsum”: sull’Albero della Vita, è al livello della Sapienza (h’okhmah), del punto primordiale, del “punto acuto”. “, da cui si dispiega la Creazione. “Il timore di Dio è l’inizio della Saggezza”, tale è il motto di quest’anima, un respiro concentrato e penetrante, il “respiro del respiro” secondo l’espressione dello Zohar, l’anima che incita l’uomo alla paura di Dio e l’amore della Torah.

e

La vocale “e” significa uguale, pari, indifferenziato, il segreto impronunciabile e inaccessibile, la perfetta uguaglianza che cancella ogni possibilità di realizzazione. Qui il respiro si attenua perché l’anima “yeh’idah”, l’anima delle anime, l’unica, è irraggiungibile poiché è sulla via del nascosto, nella Corona superiore dell’Albero della Vita. Per questo motivo questa vocale, materializzata da due punti sovrapposti, non viene pronunciata e viene sostituita da una debole “é”. <888>