Apr 25 2016
Il Lavoro a Specchio
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Il Percorso Iniziatico, lungi dal poter essere definito filosofia, religione o altro di analogo, è esclusivamente un metodo attraverso il quale l’uomo riesce a trovare e conoscere intimamente se stesso e quindi conoscere per analogia ( come in alto così in basso ) i misteri che governano gli dei e l’universo. Il metodo che consente di addivenire a ciò, sicuramente ha alla base il famoso lavoro a specchio; lavoro che ci consente, di poter verificare i progressi, gli errori, le attitudini e quanto altro grazie al confronto costante ed oggettivo. Tuttavia, come dimenticare che nel percorso iniziatico la parola specchio è ridondante in molti contesti? Quello che forse si avvicina di più è il concetto di specchio negli antichi Esseni. Infatti gli Esseni identificarono meglio di altri il ruolo dei rapporti umani riuscendo a suddividerli in categorie. Sì possono distinguere fra 7 misteri, corrispondenti ai vari tipi di rapporto che ciascun essere umano avrebbe sperimentato nel corso della sua vita di relazione. Gli Esseni li hanno definiti specchi e ci ricordano che in ogni momento della nostra vita, la nostra realtà inferiore ci viene rispecchiata dalle azioni, dalle scelte e dai linguaggio di coloro che ci circondano! IL PRIMO SPECCHIO E’ quello della nostra presenza nel momento. Il mistero del primo specchio è incentrato su cosa noi inviamo nel momento presente alle persone che ci sono accanto. Chi ci è vicino ce lo rimanda indietro rispecchiandoci; possa trattarsi di disarmonia, paura, gioia, ecc., ciò’ che noi vediamo nel primo specchio è l’immagine di quello che noi siamo nel, presente. IL SECONDO SPECCHIO Ha una qualità simile alla precedente ma è leggermente più sottile. Anziché riflettere ciò che siamo, rimanda ciò che noi giudichiamo nel momento presente. Se si hanno di fronte persone che oggettivamente non rispecchiano ciò che noi siamo nel presente, gli altri ci mostrano ciò che stiamo giudicando nel momento presente. IL TERZO SPECCHIO Lo si percepisce ogni qual volta ci si trovi alla presenza di un’altra persona e guardandola negli occhi accade qualcosa di particolare, di magico. Talvolta ciò accade quando ci troviamo alla presenza di un individuo che incarna le cose che si sono perdute e che si stanno cercando al fine di ritrovare la nostra interezza originaria; nella fattispecie i corpi esprimono una risposta fisiologica IL QUARTO SPECCHIO Rappresenta una qualità un pò diversa; spesso nel corso degli anni accade di adottare dei modelli di comportamento che poi diventano tanto importanti da farci riorganizzare il resto della nostra vita per accoglierli. Spesso tali modelli possono divenire compulsivi creando dipendenza. Il quarto mistero/specchio, ci permette di osservare noi stessi in uno stato di dipendenza e compulsione. IL QUINTO SPECCHIO Rappresenta lo specchio che ci mostra i nostri genitori nel corso della nostra interazione con loro. Attraverso questo specchio ci viene chiesto di ammettere la possibilità che le azioni dei nostri genitori verso di noi riflettano le nostre credenze ed aspettative nei confronti di quello che potrebbe configurarsi come il più sacro rapporto che ci sia dato conoscere sulla terra: rapporto tra noi e la nostra Madre e ed il nostro Padre Celeste, vale a dire con l’aspetto femminile e maschile del nostro Creatore, in qualunque modo lo si concepisca. IL SESTO SPECCHIO Gli Esseni lo chiamavano anche L’OSCURA NOTTE DELL’ANIMA; ci ricorda che la vita tende verso l’equilibrio, che la natura tende verso l’equilibrio e che ci vuole un essere estremamente magistrale per bilanciare quell’equilibrio. IL SETTIMO SPECCHIO E’ sicuramente il più difficile, esso ci chiede di ammettere la possibilità che ciascuna esperienza di vita, a prescindere dai risultati, è di per se perfetta e naturale ( tutto è giusto e perfetto ! ). Questi specchi sono molto potenti, ci forniscono profonde intuizioni sul perché si è vissuti in un certo modo e si hanno determinati rapporti umani, nonché l’attenzione che porgiamo nel nostro cammino iniziatico infinito. |