FESTIVAL DI EQUINOX-21 MARZO-L’EQUINOZIO DI PRIMAVERA

FESTIVAL DI EQUINOX

Il Sole entra nell’Ariete, la natura erompe dalle zolle, le gemme sbocciano dai rami, inizia la vita solare. Le ore di luce prendono via via il sopravvento sulle ore di buio. L’espressione più evidente della primavera è la fioritura, ma cos’è il fiore se non il simbolo dell’Androgino per eccellenza, nel fiore troviamo infatti sia gli organi maschili (gli stami con il polline) e gli organi femminili (il pistillo con le uova). Da un punto di vista esoterico si deve quindi operare la separazione del Mercurio dall’Androgino. L’Equinozio cade a cavallo tra i Pesci (esaltazione della Luna) e l’Ariete (esaltazione del Sole) e la loro fusione deve avvenire anche nello Spirito dell’Iniziato per produrre quella forza vitale (Mercurio) che fa erompere la vita. Gli studiosi avranno notato che nei libretti d’Alchimia si indica, come momento iniziale della grande opera il segno del toro, e vedremo parlando di Calendimaggio come in quella data non si farà altro che completare quanto viene iniziato.

IL MITO DI ATTIS

Spesso attraverso un mito, si possono spiegare meglio le cose. Nell’antica Roma vi era un rito popolare che si celebrava nei giorni dell’Equinozio, che comprendeva il taglio di un albero (l’albero che brucia ricorre ancora nei carnevali) e che narrava di Attis. Cerchiamo di leggerlo dal punto di vista esoterico. Il mito dice che la Madre degli Dei, Cibele, all’inizio dei tempi fosse androgina (ossia aveva in sé sia il principio maschile che femminile). Gli altri Dei decisero di evirarla, Bacco la inebriò trasformando l’acqua che beveva in vino e la fece cadere in un sonno profondo. Mentre dormiva legò il suo membro virile con una corda ad un albero. Cibele svegliandosi di colpo balzò in piedi evirandosi, e inondando il terreno di sangue. Dal sangue nacque un melograno, che colto da una fanciulla, figlia di un dio fluviale, la fecondò sparendo magicamente nel suo ventre. Dalla fanciulla nacque Attis, di cui si innamorò la madre evirata Cibele, ma Attis si evirò da solo e morì dissanguato il giorno delle nozze. Dal suo sangue nacquero tutte le cose e lui fu trasformato in albero. Nell’antica Roma ad Attis (21 Marzo), seguivano i Tristitia il 22 (passione e morte di Attis), il Sanguem il 24 (penitenza) e gli Hilaria il 25 (resurrezione di Attis).

INTERPRETAZIONI

Il simbolismo del mito indica che l’Androgino Cosmico per generare la vita sulla terra, si è dovuto sdoppiare in maschio e femmina, solo così, divenuto Attis virile poteva trasmettere il suo potere fecondante la Natura, e moltiplicare le cose. Attis però rischia di cadere troppo basso, infatti ad un certo punto ripudia la Madre per volgersi ad amori profani, ecco allora che la Madre interviene, facendogli compiere il sacrificio che lo riporterà a livello divino. In una prima interpretazione semplicistica, si si deve leggere che la Natura ci elargisce doni di cui non possiamo godere (i frutti), e che dobbiamo avere cura nel coltivare le cose terrene (non solo i prodotti della terra, ma in senso lato) e moltiplicarli per il nostro benessere. Tutto ciò però, non deve far dimenticare all’Uomo la sua natura divina, alla quale deve al più presto ricongiungersi, e infatti a Roma, nel rito di Attis, si tagliava l’albero portato in piazza, e subito la tromba faceva risuonare il richiamo per Attis, e per tutti gli uomini era giunto il momento di ritornare in Cielo.

UN INTERPRETAZIONE PIU’ ESOTERICA

Oltre a questo significato, ve n’é uno più profondo per l’occultista. nell’Equinozio di primavera, lo spirito ancora androgino, come lo è un germoglio appena nato, deve fiorire alla nuova scienza e selezionare il principio vitale e vivificante dalle cose morte. Si consideri che per simbolismo ermetico, il principio maschile è l’unico veicolo del seme della nuova vita, mentre la femmina è solo ricettacolo. Occorre come direbbero gli alchimisti, purificare il mercurio, separandolo dalle impurità. In alchimia si dice la materia è una sola e uno è il fuoco. Nella descrizione del Serpente, tutti avranno perfettamente capito quale sia l’unica materia e quale sia l’unico fuoco. L’unica cosa da rendere fecondante è lo Spirito purificato, e a farlo può essere solo la Luce della potenza divina, unico fuoco dell’Universo, ma questo fuoco universale ha una duplice natura, di cui una è il Serpente.

DEDUZIONI: il mito di Attis ammonisce di non cadere troppo in basso, ossia di non fare un uso cattivo dell’Arte acquisita, poiché il vero destino degli uomini è di risalire in Cielo, non di divenire preda del Serpente. Ma in seconda lettura il mito dice anche che il Mercurio separato non va mischiato a cose impure, ma ricongiunto alla sua Matrice, solo così potrà operare la giusta fecondazione e produrre il frutto desiderato. E quest’ultima interpretazione è quella su cui si deve maggiormente meditare. Il Rito Esoterico dell’Equinozio opera negli Iniziati questa trasformazione.

L’INTERPRETAZIONE PIU’ ESOTERICA DI TUTTE

 Se volete un altra visione del mito di Attis, pensate a Bacco che lo inebria, come allo stato di incoscienza che prelude alla reincarnazione, alla corda che lo lega all’Albero come al cordone ombelicale che lo lega al feto della Madre, ma anche all’Albero Cosmico (all’Albero della Vita) del giardino dell’Eden. Il parto strappa il feto dallo stato androgino, inteso come fusione universale, da cui è stato strappato (Cibele evirata), e questo mondo lo chiama (Cibele si innamora di Lui), ma Attis cade vittima della materia e desidera allontanarsi dalla Grande Madre per un altra donna. Cibele allora lo fa impazzire, o almeno così sembra agli occhi del mondo profano, mentre questa pazzia è la saggezza degli Iniziati, egli infatti si rende conto dell’errore che sta commettendo, e il giorno stesso delle nozze, si toglie la vita evirandosi. Ma in effetti con questo gesto, Attis non muore, ma si trasforma in Albero, mentre dal sangue nascono animali e piante e ogni altro frutto della Terra. Egli ha trasmesso un seme, ma non si è perso nel seme. Il Serpente non ha avuto ragione di lui, in quanto pur dando vita ai frutti della terra, non è stato rapito dal Serpente, ossia dall’amore profano che avrebbe moltiplicato il Serpente, ma ha dominato il Serpente, poiché dal suo sangue sono nate tutte le cose, le qualidevono per forza contenere il Serpente. Attis ha invertito il processo, ha usato il Serpente per replicare se stesso, egli ha compiuto il ciclo senza morire e senza mutarsi, il Serpente invece ha dovuto assumere le forme da lui volute. Attis dunque si può immaginare come un ciclo cosmico, che esce da Cibele (la Madre Terra) per ritornare in Lei, intatto e immutato. Ma nel suo ciclo genera animali e piante, e in questi egli racchiude il Serpente; se anche se le cose da lui create sapessero compiere il suo ciclo, sarebbe il Serpente a essere l’involucro occasionale dello Spirito, e di cui lo Spirito si spoglia come per cambiare la pelle, e non il contrario come invece succede alla maggior parte dei viventi. Una statua di Attis è conservata nei Musei Vaticani, porta il berretto frigio (non rigido, ma con la punta in avanti) che nell’antica Roma era il simbolo di libertà degli schiavi (non vi ricorda niente? n.d.a.) affrancati, ornato con la Luna e il Sole. E’ straordinario come anche i dettagli più banali abbiano grande significato per chi conosce l’Arte. Descrivendo l’uso pratico del Rituale si vedrà come anche materialmente il Rituale serva a formare l’androgino vivente, ossia propizia l’amore tra l’uomo e la donna.

Amore – Protezione – Fortuna

Continuiamo il nostro corso teorico-pratico di Scienza Esoterica in cui ci siamo riproposti di andare oltre il simbolismo ermetico della Tradizione, molto difficile da comprendere, cercando invece di spiegare con parole più attuali i veri effetti apportati da ciascun Festival esoterico, ognuno dei quali è una tappa maturativa del nostro percorso di evoluzione spirituale.Sappiamo che gli antichi davano grande importanza a questa data particolare dell’anno e abbiamo visto, in note precedenti, come imponenti costruzioni del passato, come ad esempio il Tempio Maya di Cuculcan(il Serpente Piumato), situato nello Yucatan settentrionale (Chichen Itza – Messico) o la stessa Sfinge dell’Altopiano di Giza, per citare i più famosi, non erano altro che indicatori astronomici del passaggio del Sole al meridiano celeste, in uno dei due punti cioè, in cui l’eclittica, ovvero il piano della rivoluzione della Terra attorno al Sole e l’equatore celeste, ossia il piano perpendicolare all’asse della Terra, s’incontrano.Dal punto di vista astrologico, l’equinozio di Primavera rappresenta il Grado Zero dello Zodiaco, è cioè l’inizio di un nuovo Anno Zodiacale. Ora sapendo che Imbolc (La Candelora) aveva come scopo elettivo quello della purificazione, e in particolare della rimozione del contenuto doloroso dell’inconscio lunare, in modo da poter variare i nostri schemi comportamentali (dell’inconscio solare), ci risulta più facile capire perché il Grado Zero del segno dell’Ariete, ossia l’Equinozio di Primavera, possa essere un nuovo inizio. Ci è infatti concesso ripartire alla ricerca di schemi nuovi, sperimentando nuove strade, in modo da selezionare nuove esperienze positive e renderle nostro patrimonio acquisito. Questo giustifica anche la composizione planetaria dello schema delle esaltazioni dell’Ariete, che vede l’assoluta dominanza di pianeti espansivi, aggressivi, maschili. Ma procediamo con ordine, in modo da esporre questi concetti, che furono il grande segreto degli ermetisti, nel modo più comprensibile per tutti.

La purificazione di Imbolc

Senza ripetere quanto già scritto nelle due precedenti note (che vi invito eventualmente a rileggere), Imbolc ha operato la spoliazione di gran parte della componente dolorosa dell’inconscio lunare, quella cioè legata alle nostre esperienze più negative, e senza cancellare il ricordo delle stesse, che in quella sede è indelebile, ha smussato gli spigoli più acuti, quelli cioè capaci di scatenare eccessivi schemi comportamentali di difesa, di chiusura o più apertamente di attacco verso gli altri, motivo molto spesso della nostra infelicità, del nostro isolamento, e dei nostri insuccessi. La liberazione da questo pesante fardello, abbiamo detto, comporta una vera rinascita spirituale, una profonda purificazione che si ripercuoterà beneficamente in tutti settori della vita e persino sul nostro benessere psicofisico.

Ancora abbiamo visto come la rimozione di questa parte dolorosa dell’inconscio sia indispensabile per risvegliare in noi una certa apertura per il sociale, purificando il nostro interesse verso gli altri, rendendo più facile l’armonizzarci con coloro che ci circondano. La sensibilità aumentata e la rimozione dei freni dolorosi, spinge a desiderare nuove esperienze, rinnova la voglia di vivere, e, dal lato esoterico, consente la libera espressione delle nostre doti di veggenza. Tutto questo, in sintesi, sfocia nella ricerca di un nuovo stile di vita, propizia cambiamenti positivi nel lavoro, nella professione e in amore. Il nuovo modo di pensare e di vedere le cose, come indica lo schema zodiacale, sfocerà presto in una espansione anche dal lato economico

Grado Zero dello Zodiaco

Il Sole taglia il punto di contatto tra Eclittica ed Equatore Celeste, inizia un nuovo ciclo zodiacale. Dopo la purificazione, dopo essersi spogliati del fardello inconscio del dolore, si è pronti, anzi si è desiderosi di affrontare nuove esperienze. Nella simbologia esoterica vediamo a questo punto dell’Anno Magico un Albero fiorito, non si tratta già dell’Albero Cosmico, ma del proprio Albero personale, che dopo la pausa di riflessione e di meditazione dell’inverno, purificato da Imbolc  ora emette nuovi fiori. Questi nuovi fiori sono le nuove esperienze, le nuove idee, i nuovi cammini che si prospettano e che dovranno rinnovare i nostri schemi comportamentali. E come non tutti i fiori sfociano in un frutto, altrettanto solo le esperienze che avranno avuto seguito, che cioè saranno risultate positive, daranno frutto a Beltane (Calendimaggio) e diverranno schemi consolidati a Lugnasad (Il Raccolto). Questa gamma variopinta di nuove esperienze è ciò che i filosofi chiamavano CauCauda pavonisa pavonis(la coda del pavone) che deve traghettare l’individuo dal bianco, ossia dallo stato purificato di partenza, al rosso (Beltane, Calendimaggio) dove si sarà arricchito di nuove esperienze e di nuovi schemi di comportamento. Per fare questo lo Zodiaco mette a disposizione la triade planetaria domiciliata in Ariete: Marte, Sole, Plutone, cioè l’aggressività e l’audacia, necessaria per ogni nuova esperienza, la generosità solare, la forza interiore e l’espansività del Sole, nonché l’istrionismo e soprattutto la tenacia cieca di Plutone, che non si contenterà della superficie e non vorrà demordere fino al risultato ottenuto. La ricerca di nuove esperienze è un atto di volontà maschile, solare, ed è proprio la forza di volontà che ora comincia ad essere affinata e potenziata, cioè l’attenzione passa dal lato lunare al lato solare dell’individuo.

Grado Zero dello Zodiaco

Il Sole taglia il punto di contatto tra Eclittica ed Equatore Celeste, inizia un nuovo ciclo zodiacale. Dopo la purificazione, dopo essersi spogliati del fardello inconscio del dolore, si è pronti, anzi si è desiderosi di affrontare nuove esperienze. Nella simbologia esoterica vediamo a questo punto dell’Anno Magico un Albero fiorito, non si tratta già dell’Albero Cosmico, ma del proprio Albero personale, che dopo la pausa di riflessione e di meditazione dell’inverno, purificato da Imbolc ora emette nuovi fiori. Questi nuovi fiori sono le nuove esperienze, le nuove idee, i nuovi cammini che si prospettanoe che dovranno rinnovare i nostri schemi comportamentali. E come non tutti i fiori sfociano in un frutto, altrettanto solo le esperienze che avranno avuto seguito, che cioè saranno risultate positive, daranno frutto a Beltane (Calendimaggio) e diverranno schemi consolidati a Lugnasad (Il Raccolto). Questa gamma variopinta di nuove esperienze è ciò che i filosofi chiamavano Cauda pavonis(la coda del pavone) che deve traghettare l’individuo dal bianco, ossia dallo stato purificato di partenza, al rosso (Beltane, Calendimaggio) dove si sarà arricchito di nuove esperienze e di nuovi schemi di comportamento. Per fare questo lo Zodiaco mette a disposizione la triade planetaria domiciliata in Ariete: Marte, Sole, Plutone, cioè l’aggressività e l’audacia, necessaria per ogni nuova esperienza, la generosità solare, la forza interiore e l’espansività del Sole, nonché l’istrionismo e soprattutto la tenacia cieca di Plutone, che non si contenterà della superficie e non vorrà demordere fino al risultato ottenuto. La ricerca di nuove esperienze è un atto di volontà maschile, solare, ed è proprio la forza di volontà che ora comincia ad essere affinata e potenziata, cioè l’attenzione passa dal lato lunare al lato solare dell’individuo.

Il punto di partenza è l’amore

Già abbiamo accennato alla necessità che ha ciascuno di noi, per quanto essere insignificante, di essere una montagna almeno per un’altra persona. All’Equinozio siamo oltre il desiderio di pura materialità che ha contraddistinto Samhain (Halloween) e Yula (I Saturnali), ma siamo ancora alla ricerca di certezze. Il nuovo desiderio di fare esperienza deve poter essere condiviso con un’altra persona, e non è tanto importante che questa persona sia al corrente dei cambiamenti in corso, bensì ciò è importante per chi vive il cambiamento. Si parte dal settore sentimentale, perché è quello che infonde sicurezza e grinta per apportare cambiamenti a tutti gli altri settori. Solo quando ciascuno di noi sa di essere importante per almeno un’altra persona, solo allora può affrontare con successo tutto quanto gli prospetta la sorte.

Il Tetragramma

All’Equinozio la Tradizione parla della suddivisione del “Mercurio” in quattro parti, che corrispondono ai Quattro Elementi: Acqua, Aria, Terra, Fuoco. Ciò va visto come il fatto che il Festival dell’Equinozio, pur partendo dall’amore, interessa tutti i quattro settori principali della vita. Le nuove esperienze e il nuovo modo di vedere la vita arricchiranno e trasformeranno tutti gli aspetti dell’esistenza: Amore e Famiglia, Purificazione che continua come azione automatica e vaglia le nuove esperienze compiute, Lavoro e Denaro e infine l’Equilibrio, lo star bene, la coscienza di sé che riempie di consapevolezza. Ciascuno di questi settori sarà terreno per nuove esperienze, per crescere ed espandersi, sia dal lato materiale che spirituale.

Tanti nuovi fiori, dunque, sul proprio Albero personale, tanti progetti che iniziano all’insegna dell’ottimismo, della rinnovata energia, della rinnovata voglia di sperimentare nuovi percorsi. Come si è detto sopra non tutti questi progetti saranno facili da portare avanti ma l’Equinozio fornisce la grinta, la forza, la solarità e la necessaria tenacia per cimentarsi, il risultato sarà anche lo sviluppo di una volontà più ferma. Per qualcuno il passaggio può risultare impegnativo, già lo sapevano gli antichi che ponevano a rischio il cammino in questo punto, perché l’uomo fa sempre fatica ad accettare le cose nuove, ma chi segue l’Anno Magico ha dalla sua gli strumenti e l’azione preparatoria e propiziatoria dei Festival già eseguiti: l’Anno Magico è armonico, ogni tappa matura e perfeziona quelle precedenti e pone le premesse per un nuovo traguardo.

Il lato esoterico

Con l’Equinozio si accentua l’aspetto esoterico dei Festival, inizia cioè ad allargarsi sempre di più quello spiraglio attraverso cui fa capolino l’infinito. La baldanza e l’ottimismo che sono tipici di ogni cosa che inizia, non rimarranno soltanto legati all’individuo che vive questo nuovo inizio, ma si trasmetteranno anche agli altri. Chi è felice con se stesso per un nuovo progetto che sta per cominciare tende a trasmettere questa felicità al prossimo, chiunque esso sia, dal conoscente, all’amico, al cliente fino alla persona incontrata per caso e per la prima volta. La generosità, la rinnovata apertura verso le altre persone, conseguenti alla demolizione degli schemi dolorosi che tendevano a isolare, a creare eccessive e dannose barriere e atteggiamenti difensivi, portano a stringere legami più profondi con gli altri e ad essere più disponibili, fino ad avere percezioni su fatti che li riguardano. L’individuo ne trae due aspetti principali:

  1. La propria intima soddisfazione.
  2. La nascita di quella forma di veggenza che vale per se stessi e per gli altri.

Si sviluppa cioè la percezione degli eventi che capiteranno a se stessi e agli altri. Nei confronti degli altri si colgono proprio gli eventi mentre per se stessi si colgono più delle suggestioni che inducono a prendere scelte precise e a scansarne altre. Nel caso di professionisti in campo esoterico, che usano normalmente le doti di veggenza per svolgere il loro lavoro, l’azione dell’Equinozio sarà particolarmente efficace per indurre vere e proprie visioni mediante la radioestesia, risulterà anche parecchio aumentatala capacità di consultazione della sfera di cristallo e, in senso generale, la divinazione mediante i Tarocchi.

Le azioni del Festival dell’Equinozio

Il Festival dell’Amore

Attenzione il Festival dell’Equinozio di Primavera va celebrato la sera del 21 Marzo, tuttavia, in caso di impossibilità o di Professionisti che debbano svolgere numerosi Rituali per i loro Clienti, potrà ancora essere eseguito, con pienezza dei risultati, entro massimo la mezzanotte del 2 Aprile.

Il Festival dell’Equinozio è uno dei più completi, le sue azioni propiziatorie riguardano un po’ tutti i settori della vita: amore, casa e famiglia, denaro e lavoro. L’esecuzione è cosa molto semplice e alla portata di tutti. Si possono scegliere fino 6 azioni tra le nove sottoelencate.

A) Legami d’Amore

1) Legame con persona nuova preferita.

Il Festival favorisce la trasformazione di una semplice conoscenza o amicizia in un rapporto ufficiale. Lo scopo è quello di propiziare l’inizio di una nuova storia d’amore con una persona prescelta da chi esegue. Questa, in termini più semplici, è la classica fascinazione d’amore per favorire le attenzioni di colui o colei che si desidera. È questa una delle azioni più ambite e desiderate da chi si accosta al mondo esoterico per realizzare un sogno d’amore.

2) Consolidamento di un rapporto esistente, impedire i tradimenti.

Oltre che con persone nuove, il Festival promuove il consolidamento e la protezione di un rapporto già esistente. Ottimo per impedire la fine di una amore, riaccendere desiderio e passione, impedire i tradimenti. Inoltre il festival è adatto anche per ufficializzare un legame esistente, in modo che sia accettato da tutti (parenti, amici, rivali, ex, genitori, ecc.) per porre fine ad un periodo di dubbi, di incertezze, di sotterfugi o di crisi. Potrà inoltre propiziare il raggiungimento di una condizione di fidanzamento ufficiale, di matrimonio, di convivenza riconosciuta, ecc., oppure semplicemente il mantenere viva e appassionata la storia d’amore.

3) Propiziare la fine ad una storia

Il Festival dell’Equinozio ha una azione molto completa, unica, in quanto, nel caso si voglia iniziare una nuova storia d’amore, e si desideri porre fine a quella vecchia o si voglia liberare la persona desiderata da una relazione che ha in corso, il Festival propizia la separazione in base alle richieste fatte.

Quindi può essere usato sia nelle separazioni in genere, sia nelle separazioni atte a liberare se stessi o il partner desiderato da vecchie relazioni in modo da poter iniziare un nuovo amore. Validissimo, come già detto prima, anche per allontanare amanti, rivali, persone sgradite.

4) Azione apotropaica sulla coppia

Libera da tutte le azioni negative eseguite da altre persone rivali o nemiche a danno della coppia. Respinge al mittente tutte le forme-pensiero negative (volgarmente dette fatture, invidie, malocchi, ecc.) generate a danno della coppia.

 

B) Casa e famiglia

5) Propizia la pace familiare.

Il Festival ha azione positiva sui periodi di crisi della famiglia, facilita l’appianamento di tensioni, incomprensioni, sospetti, asprezze di carattere, atteggiamenti ostili, rancori che coinvolgono la coppia e i familiari in senso lato, ossia compresi i parenti più o meno stretti con cui si conviva o con cui si abbiano frequenti occasioni d’incontro.

6) Protegge la casa e la famiglia.

Il Festival protegge la casa e i familiari dagli attacchi negativi anche di vecchia data. Protegge inoltre da rivali, tradimenti, maldicenze. Propizia l’allontanamento di persone sgradite o pericolose. Questa protezione dura un anno intero a partire dalla data di esecuzione del Festival.

C) Patrimonio, denaro, lavoro.

7) Patrimonio.

Protegge e fa va valere in ogni campo i propri diritti in modo che siano ufficialmente riconosciuti e non contestabili, riguardo diritti di proprietà, usufrutti, eredità, partecipazioni societarie, e quanto altro che, pur spettando di diritto a chi esegue il Festival, rischi di non venire riconosciuto in modo ufficiale e presti il fianco a truffe, sopraffazioni e raggiri.

8) Denaro.

Tutela il riconoscimento ufficiale di un debito da parte del debitore, che può essere un debito di denaro, ma anche un favore prestato, un diritto acquisito e così via.

9) Lavoro.

Protegge il posto di lavoro dai rischi di licenziamento. Questo Festival è molto utile anche per favorire il riconoscimento ufficiale di un lavoro, ossia per chi voglia uscire da una condizione di lavoro nero e desideri un riconoscimento ufficiale e legale del lavoro svolto.

AZIONI AUTOMATICHE.

Si tratta di azioni di purificazione e di liberazione dalle forze negative di qualunque tipo che riguardano chi esegue il Festival. La purificazione periodica operata dai Festival del Calendario Celtico è importantissima per l’evoluzione spirituale e per il cammino sulla strada della conoscenza iniziatica.

1) Esorcismo radicale e purificazione

2) Evoluzione spirituale (come spiegato nel testo delle pagine precedenti)

 

 

La cauda pavonis.
Le nuove esperienze, i nuovi schemi, le variegate novità materiali e spirituali di Equinox, tra l’Albedo (puirificazione di Imbolc) e l’inizio della Rubedo (Beltane) erano dette “Cauda pavonis”, perchè sono come un ventaglio multicolore di nuove possibilità.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Che la Natura sia la tua guida
seguila con la tua Arte
volentieri, al passo.
Perché tu errerai se essa
non sarà la tua compagna
sulla tua strada.
(Maier, Atalanta fugiens, 1617)
 
 

L’Albero Fiorito, circondato dalle quattro dee-elementi, quale asse tra la dimensione  superiore e inferiore, ma anche tra conscio e inconscio, è simbolo ubiquitario di tutte le culture esoteriche.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

L’Albero Fiorito, circondato dalle quattro dee-elementi, quale asse tra la dimensione  superiore e inferiore, ma anche tra conscio e inconscio, è simbolo ubiquitario di tutte le culture esoteriche
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Emblema del Festival dell’Equinozio (Atalanta fugiens, XXXVII, Maier, 1617)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Schema delle azioni di Equinox

A) Legami d’Amore
  • Legame con persona nuova
  • Consolidamento rapporto esistente
  • Fine di una storia
  • Azione apotropaica
B) Casa e famiglia
  • Propizia la pace familiare
  • Protezione di casa e famiglia
C) Patrimonio, lavoro
  • Protegge e tutela i diritti sul patrimonio
  • Tutela il riconoscimento dei  prestiti
  • Tutela  il lavoro
D) Azioni automatiche
  • Esorcismo e purificazione personale
  • Evoluzione spirituale

 

Coniunctio

(Anatomiae auri, Mylius