Feb 6 2022
1 IL MAGO – ALEPH
1.1 Elementi costitutivi o correlati
Sephirah: | Kether nel primo ciclo | |
Segno del segno del segno: | n/c | |
Elemento zodiacale: | Fuoco | |
Trilogia elem. sephirotic: | Fuoco di fuoco nel primo ciclo | |
Pianeta Sentiero: | n/c | |
Intelligenza geomantica: | n/c | |
Candele: | 3 Bianco o rosso. | |
Incenso: | [Chiodi di garofano, mirra, muschio, estoraque, ambra, alloro, aloe vera] o [sandalo, acacia, cipresso, assenzio, balsamo e anche pepe, cipolla, ecc.] | |
Testo: | Aleph-Lamed nel ruolo di Peh | |
Gemátria: | 1+30+80 = 111 = 1+1+1 = 3111 = Nakhiel, intelligenza del Sole. | |
Valore numerico: | 1 | |
Armi magiche: | Il Tamburo o Lampada, Piramide di Fuoco (Il Turíbulo). | |
Potere magico o nascosto: | Evocazione, Piromancia. | |
Forze in azione: | La forza di Kether che manifesta i suoi flussi attraverso le pulsazioni di Hochmah attraverso i percorsi dell’elemento Fuoco. | |
Sentiero: | 11, che lega Kether a Hochmah. | |
Testo yetziratico: | L’11a via è L’Intelligenza Scintillante o fuoco perché è l’essenza di questa tenda o velo posto prima delle disposizioni e degli ordini dei semi superiori e inferiori, insieme all’ordine delle disposizioni o delle disposizioni, e gli viene data una dignità speciale per essere in grado di stare davanti al Volto della Causa delle Cause. | |
Colore in Atziluth: | Arancione scarlatto brillante | |
Colore in Briah: | Rosso scarlatto | |
Colore in Yetzirah: | Scarlatto punteggiato d’oro | |
Colore in Assiah: | Rosso scarlatto punteggiato di carmesim e smeraldo |
1.2 Percorso 11º
Il Mago = La Corona della Saggezza, il Primum Mobile che agisce attraverso il Fuoco sopra lo Zodiaco; lo “Yod” del Mondo di Atziluth che agisce attraverso il Fuoco sull'”Lui” del Mondo di Atziluth; Fuoco di fuoco che agisce attraverso il fuoco sopra l’acqua del fuoco. Se il primo punto di partenza nell’Albero e nello zodiaco, il centro che produce iniziative, l’essenza divina manifesta i suoi flussi agendo attraverso il Fuoco su Hochmah il centro che produce Amore-Saggezza, Amore universale, la Christessence.
L’11a via è L’Intelligenza Scintillante o fuoco perché è l’essenza di questa tenda o velo posto prima delle disposizioni e degli ordini dei semi superiori e inferiori, insieme all’ordine delle disposizioni o delle disposizioni, e gli viene data una dignità speciale per essere in grado di stare davanti al Volto della Causa delle Cause.
L’Intelligenza Scintillante o Fuoco si occupa dell’alto livello di illuminazione in relazione al “Volto della Causa delle Cause” che è da dove proviene la creazione, è legato a Hochmah, significa l’intuizione del disegno divino. I semi sono i disegni stessi della divinità e che sono comprensibili, paradossalmente a causa dei veli che la ricoprono, questo permette all’uomo di catturarli, in parte, in ciò che viene percepito attraverso il velo.
L’uomo è qui faccia a faccia con la Causa delle Cause e, non c’è possibilità di esprimersi solo attraverso un comportamento santificato. Nell’incontro tra la volontà suprema di Kether e l’onnisciente Amore-saggezza di Hochmah finisce per rimanere statico, muto. In questo percorso lavorano i Cherubini (Hochmah) e i Serafini (Kether) la cui intersezione fa sì che l’essere umano sia ammesso in queste opere. In questo senso potrebbe essere chiamata Saggezza Scintillante o Fuoco, in modo che l’esperienza spirituale della visione di Dio faccia a faccia possa venire solo attraverso i sentieri di Hockmah nella direzione ascendente verso Kether. Rappresenta lo stadio finale dell’unione con Dio, perché è scritto:
Giovanni 12:45 “E chi vede me vede me vede colui che mi ha mandato”.
Perciò è necessario essere il Cristo, cioè incarnare il Cristo per vedere il Padre.
Per vedere Dio faccia a faccia, una tenda o una forma è posta tra l’Onnipotente e Hochmah che gli dà la dignità di affrontare il Padre e, dal testo, si capisce che questo sipario è lui, l’Hochmah-Cristo stesso e l’Intelligenza Scintillante o il Fuoco.
L’Elemento Fuoco è che unisce i due Sephiroth in questo percorso. È un simbolo legato allo Spirito, al seme, al primo impulso, di tutto ciò che esiste, quindi abbiamo abbondanza di Fuoco (in Kether e nell’unione della via) e Acqua (in Hochmah).
Questo cammino verso l’alto rappresenta l’unione finale con Dio, sulla rotta discendente il primo stadio della discesa verso la materia.
Questo percorso e attivato dai Serafini (Kether) e dai cherubini (Hochmah) insieme. Il percorso a senso unico vicino all’albero è governato da Serafim 1 1->1: VEHUIAH.
Gli aspetti tra Nettuno e Urano, come la quadratura, la congiunzione o l’opposizione, sul tema natale sono indicazioni che l’individuo sta lavorando su questo percorso.
1.3 א della forza della lettera
La prima lettera-forza è la Force Aleph – è una lettera madre. Rappresenta, geroglifico, l’uomo come unità collettiva, il principio e il padrone che domina i suoi mondi interiori e di conseguenza della terra, dove è il Re del suo paese, del suo mondo, il regno dei cieli che viene sulla terra, il nostro interno, perché l’esterno è il riflesso dell’interno così, modificando l’interno, l’esterno è risolto.
Matteo 6:10 “Vieni tuo regno. Sia fatta la tua volontà, come in terra come in cielo”.
È il soffio primordiale che esce da Kether, la Prima Volontà, il Padre, il potere energetico, senza il quale nulla potrebbe essere fatto, l’inizio di tutte le cose, che aggrega in sé tutte le potenzialità, il piano divino che ci supera, che è al di là di noi stessi, o dal nostro stato evolutivo non possiamo identificare consapevolmente questa forza che finisce inconsciamente per agire in noi come strumento dall’alto, tuttavia, non configura ancora alcuna realizzazione materiale la cui prima manifestazione avrà luogo a Binah.
L’uomo, il microcosmo come mago è il principio di tutti i mondi, sia interni che esterni, sopra o sotto perché ciò che cambia in questo piano si riflette certamente negli altri, ma quando la Volontà supera i desideri allora il respiro primordiale dà il significato del ritorno all’Unità.
א Alef, è formato dalle lettere Alef (א), Lamed (ל) Phé (い): אלい, la cui somma dei valori che la compongono è 1 + 30 + 80, cioè 111 cioè tre volte l’Unità.
Altrimenti considerate che l’Alef è formato da tre parti, due Yod (י) (in alto a destra e in basso a sinistra) e un “Nonno” (ו) che si incrocia a metà. Bene, i due Yod hanno il valore di 20, perché ogni Yod è 10 e il “Nonno” vale 6, e quindi abbiamo quella somma dell’Alef è 26. Così, troviamo una profonda corrispondenza con il valore del nome divino più importante, vale a dire il Tetragramma divino: YHVH (הוהי), Yod – Lui – “Nonno” – Lui, il cui valore numerico secondo i valori nella tabella è 10+5+6+5 = 26. Quindi dobbiamo ויי = א = י +י + ו = 10+10+6 = 26.
Quindi, concludiamo che Aleph possiede la qualità dell’Unità (1), anche l’Unità espressa tre volte (111) e rappresenta ancora il Tetragramma Sacro (26).
Aleph esprime hieroglificamente l’uomo considerato in se stesso, ma anche come unità collettiva, emblema di potere e stabilità.
1.4 Immagine, figura
Il Mago appare nei tarocchi come un uomo espresso dalla figura del polytiqueiro coperto da un ampio cappello (o due occhi – taro egiziano), il cui lembo, che ricorda il segno dell’infinito, è piegato e nasconde tutta la sua testa. È profilato sulla destra. Il serpente sulla fronte (taro egiziano) indica che si tratta di un Maestro auto-realizzato.
Una mano (a sinistra) è sollevata verso il cielo che governa con il suo tamburo, e l’altra mano (destra) sul petto o che punta a terra e così forma con il suo corpo e le sue braccia la lettera Aleph, la prima dell’alfabeto ebraico degli egiziani. Indica la terra e il cielo indicando che è necessario scendere (la nona sfera – Yesod – sesso – pietra cubica – inferni atomici) e poi arrampicarsi. Il tamburo e il simbolo della colonna vertebrale e della volontà. La posizione delle due mani rappresenta anche i principi attivi (su) e passivi (giù) e le due colonne che sostengono il tempio di Salomone: Jakin e Bohas. In questa figura l’umano, il divino e il diabolico (o l’universo) si riuniscono, ecco, uno punta in alto nella ricerca di Dio, l’altro in basso cercando di elevare l’inferiore a se stesso e nel mezzo c’è il Mago umano.
Ha davanti a sé i principali simboli o strumenti della scienza che corrispondono ai quattro elementi e alle quattro lettere del nome di Dio: il baculum, la coppa, la spada o il pugnale e i pentiti e anche i quattro abiti: bastoni, simbolo del principio attivo e di Dio; cuori, simbolo del principio passivo – l’universo; spade, simbolo dell’equilibrio e dell’unione dei primi due e, (infine) diamanti, frutto dell’unione dei predecessori ma anche seme di un nuovo ciclo.
Sotto il tavolo appare l’uccello fenice, che ha la capacità di risorgere dalle ceneri stesse, simbolo dello Spirito Santo e del Sahaja Mahituna così come l’universo che respira e nella Pralaya (notte cosmica) si disintegra e poi riemerge da se stesso sul Mahavântara (giorno cosmico).
Sotto i piedi del Mago, nel piano materiale, troviamo la pietra cubica del filosofo già lavorata che indica la realizzazione nella nona sfera.
1.5 Elemento, ciclo zodiacale, pianeta
Nell’ordine degli elementi, Aleph corrisponde al Fuoco nel suo primo stadio – Fuoco di Fuoco a Kether, e anche il primo dei tre indicati nel Sepher Yetzirah (Aleph, Men e Shim) come lettere madre. Gli elementi sono disposti nell’ordine relativo al nome di Dio essendo il primo lo “Yod” (Fuoco), il secondo “Lui” (Acqua), il “Nonno” (Aria) e il secondo “Lui” (Terra).
Nella trilogia degli elementi: Kether è legato al segno dell’Ariete.
Nel ciclo zodiacale יהוה – “Yod-He-Vô-He”, è equivalente al segno dell’Ariete, che è il primo segno di fuoco (Yod) e anche il n. 1 nell’ordine della manifestazione dello zodiaco. l’Aleph, come elemento fuoco, domina i tre segni infuocati: Ariete, Leone e Sagittario.
Aleph rappresenta il fuoco nel seme, il primo stadio del fuoco, che è presente in tutte le cose, troviamo questo elemento anche nelle pietre solo per scheggiarle con qualche strumento e da lì nasce la scintilla, è l’inizio di tutto ciò che verrà creato.
Nel Ciclo Sepher Yetzirah corrisponde all’elemento Fuoco.
Nell’ordine planetario, Aleph è legato alla faccia nascosta del Sole, il Sole mistico invisibile e quello nell’albero è rappresentato da Kether.
1.6 Descrizione sefirotica:
La Sephirah che la rappresenta è Kether da cui proviene il respiro primordiale, il disegno divino promulgato da Aleph. Kether-Aleph rappresenta l’Unità, il principio dei numeri, del movimento, della vita, l’espressione del principio attivo di tutte le cose. Si riferisce alla creazione in cielo con la corrispondente onnipotenza del verbo qui, il precetto di Hermes.
Quando l’uomo diventa signore dei suoi istinti, desideri, passioni, migliora la sua Volontà e, di conseguenza, diventa il Signore delle forze della natura, del fuoco, dell’acqua, dell’aria e della terra, dei quattro elementi simboleggiati dal leone, dall’uomo, dall’aquila e dal toro. La magia è quindi la scienza dei segreti della natura che ci permette di superare le capacità umane. Gli animali rappresentano le nostre passioni, le forze instintive della natura che dobbiamo superare, per essere l’erede e la sfinge. Superare le forze della natura equivale a ritirarsi dalla corrente della vita collettiva, non essere più schiavi di seconde cause
Il Mago deve seguire l’eredità dei quattro segreti della sfinge esposti nella loro forma simbolica: volere, sapere, osare e silenzio che corrisponde: una volontà indistruttibile, un’intelligenza chiarita dallo studio, un’audacia implacabile e una discrezione che nulla può corrompere o ubriacarsi.
La forma è il velo del verbo, è proporzionale all’idea. Il verbo è sopra (“Yod”) e l’immaginazione (“He”) sotto. La Volontà emana e il verbo dirige l’immaginazione. È attraverso questo che vengono compiuti i miracoli, che vediamo i riflessi del mondo invisibile (chiaroveggenza). E “come ciò che è su di esso è come ciò che è sotto e viceversa” (precetto di Hermes), è con l’immaginazione che la Volontà viene esaltata, guidata dalla ragione o dall’intelligenza (“Nonno”), in un circolo vizioso (“Lui”). La fede è il risultato della formula Geova יהוה – “Yod-He-Vô-He” che corrisponde a uno stato “Essere Essere”, ragionevole fiducia nell’unità del verbo (anche l’intuizione interiore). Così, la paura attira i flagelli, il coraggio respinge i proiettili. Giobbe 3:25 disse già:
“Perché ciò che temevo venne a me; e quello che temevo mi è successo”.
Fede e credenza sono due cose distinte perché la prima parte di una certezza intrinseca, scientifica mentre la seconda è esterna, cieca, che si basa sulla superstizione, sul dogma, sulla follia, nel detto mi ha detto, sul lievito del Saduceo (la cui dottrina è ai limiti dei cinque sensi).
Gli anais professano che Paracelso operava su sangue vivo, medicando il prodotto di un sanguinamento; curava i mal di testa a distanza, operando sui capelli tagliati, agiva con la solidarietà dell’insieme con le parti, faceva uso della Volontà, dell’immaginazione diretta dalla ragione.
Assioma trascendente: “sii nelle tue opere, ciò che sei nei tuoi pensieri”.
1.7 Significato nel gioco
Mentre abbiamo a che fare con il mondo dei fumi, prima della manifestazione di Binah, il Mago ci ricorda che l’individuo è mosso da un impulso inconscio, ma poiché proviene dalla prima scintilla, qualcosa di straordinario uscirà da lui, che supererà ciò che è umano.
Nel caso del primo, la posizione naturale di questa carta è all’inizio del gioco, la prima carta. Quando sei fuori da questa posizione annuncia un’energia inaspettata che può causare cambiamenti, disturbi, che distrugge ciò che è nel punto in cui è per riportarlo allo stato primordiale, impulso ad abbandonare per procedere alla realizzazione di Kether.
Se appare in prima posizione (Yod), ha luogo il Kether Will. Essendo in seconda posizione (“Lui”), la Volontà divina agisce nelle circostanze. Nel terzo (“Nonno”), Aleph agirà attraverso l’uomo, forse un eroe, qualcuno che, anche se è umano, agisce al di là. Se appare in quarta posizione (secondo “Lui”) allora abbiamo a che fare con i frutti, i risultati.
C’è anche una regola in cui le lame taro sono completate per formare il numero 22 (somma delle carte), quindi la prima lama viene completata con la 21a da 1 + 21 = 22. In questo senso possiamo percepire che la prima lama rappresenta il microcosmo mentre l’ultima i macrocosmi. D’altra parte la lama che si trova nel mezzo, in questo caso l’11 si riferisce al collegamento, che unisce gli altri due.
1.8 Parole chiave:
1.8.1 Dimostrazione Yod.
Magia, Fede, Volontà, Forza di Volontà, Costanza, Energia, facilità nel processo decisionale, impulso inconscio proveniente dall’Essere Reale, pura energia.
1.8.2 Manifestazione He.
Creatività, generosità, fecondità, riscatto, infinite potenzialità.
1.8.3 Manifestazione Vo.
Dedizione agli ideali, ricerca della conoscenza.
1.8.4 Manifestazione He.
Destrezza, disposizione, padronanza degli ostacoli materiali, amici che aiutano nello sviluppo di progetti, nuove relazioni.
1.8.5 Il lato negativo della forza.
Volontà per scopi dannosi, indecisione, scoraggiamento, ciarlatanesimo persuasivo, suggestione negativa, illusionismo, politiqueiro, impostore, bugiardo, esploratore di innocenti. Litigi, lotte che possono far progredire la violenza grazie alla forza di questo arcano. Abuso di potere, prerogative, corso fuorviante nel processo decisionale, incertezza, azioni sparse, mancanza di unità, fede nel posto della fede, amici gelosi che ostacolano.