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Il Lavoro a Specchio

 

 

Il Percorso Iniziatico, lungi dal poter essere definito filosofia, religione o altro di analogo, è esclusivamente un metodo attraverso il quale l’uomo riesce a trovare e conoscere intimamente se stesso e quindi conoscere per analogia ( come in alto così in basso ) i misteri che governano gli dei e l’universo.

Il metodo che consente di addivenire a ciò, sicuramente ha alla base il famoso lavoro a specchio; lavoro che ci consente, di poter verificare i progressi, gli errori, le attitudini e quanto altro grazie al confronto costante ed oggettivo.

Tuttavia, come dimenticare che nel percorso iniziatico la parola specchio è ridondante in molti contesti?

Quello che forse si avvicina di più è il concetto di specchio negli antichi Esseni.

Infatti gli Esseni identificarono meglio di altri il ruolo dei rapporti umani riuscendo a suddividerli in categorie.

Sì possono distinguere fra 7 misteri, corrispondenti ai vari tipi di rapporto che ciascun essere umano avrebbe sperimentato nel corso della sua vita di relazione.

Gli  Esseni  li  hanno definiti specchi e ci  ricordano che in ogni momento della nostra vita, la nostra realtà inferiore ci viene rispecchiata dalle azioni, dalle scelte e dai linguaggio di coloro che ci circondano!

IL PRIMO SPECCHIO

E’ quello della nostra presenza nel momento. Il mistero del primo specchio è incentrato su cosa noi inviamo nel momento presente alle persone che ci sono accanto. Chi ci è vicino ce lo rimanda indietro rispecchiandoci; possa trattarsi di disarmonia, paura, gioia, ecc., ciò’ che noi vediamo nel primo specchio è l’immagine di quello che noi siamo nel, presente.

IL SECONDO SPECCHIO

Ha una qualità simile alla precedente ma è leggermente più sottile. Anziché riflettere  ciò  che  siamo,  rimanda  ciò  che  noi  giudichiamo  nel  momento presente. Se si hanno di fronte persone che oggettivamente non rispecchiano ciò che noi siamo nel presente, gli altri ci mostrano ciò che stiamo giudicando nel momento presente.

IL TERZO SPECCHIO

Lo si percepisce ogni qual volta ci si trovi alla presenza di un’altra persona e guardandola negli occhi accade qualcosa di particolare, di magico. Talvolta ciò accade quando ci troviamo alla presenza di un individuo che incarna le cose che si sono perdute e che si stanno cercando al fine di ritrovare la nostra interezza originaria; nella fattispecie i corpi esprimono una risposta fisiologica
per mezzo della quale realizzano di nutrire una attrazione magnetica verso quella determinata persona. Se ci troviamo di fronte a qualcuno e per qualche motivo inspiegabile si sente l’esigenza di passare del tempo con quella persona, sicuramente è perché in esso troviamo delle parti che abbiamo perso nel nostro cammino evolutivo.

IL QUARTO SPECCHIO

Rappresenta una qualità un pò diversa; spesso nel corso degli anni accade di adottare dei modelli di comportamento che poi diventano tanto importanti da farci riorganizzare il resto della nostra vita per accoglierli. Spesso tali modelli possono divenire compulsivi creando dipendenza. Il quarto mistero/specchio, ci permette di osservare noi stessi in uno stato di dipendenza e compulsione.
Attraverso questi stati noi rinunciamo lentamente alle cose a cui sì tiene di più.
In altre parole mentre le cediamo, poco a poco vediamo noi stessi lasciare le cose che più amiamo ( alcool,nicotina, smania del possesso, ecc.).
Questo modello può essere riconosciuto ad ogni stadio senza bisogno di arrivare agli estremi perdendo quindi tutto.

IL QUINTO SPECCHIO

Rappresenta lo specchio che ci mostra i nostri genitori nel corso della nostra interazione con loro. Attraverso questo specchio ci viene chiesto di ammettere la  possibilità  che  le azioni dei  nostri genitori verso di  noi  riflettano le  nostre credenze ed aspettative nei confronti di quello che potrebbe configurarsi come il più sacro rapporto che ci sia  dato conoscere sulla  terra: rapporto tra noi e  la nostra Madre e ed il nostro Padre Celeste, vale a dire con l’aspetto femminile e maschile del nostro Creatore, in qualunque modo lo si concepisca.
E’ attraverso il rapporto con i nostri genitori, che essi ci mostrano le nostre aspettative e credenze verso il rapporto divino. Per esempio se ci troviamo a vivere un rapporto con genitori da cui ci si sente continuamente giudicati o per i quali fare del proprio meglio non è mai abbastanza, è altamente probabile che quel rapporto rifletta la seguente possibilità: siamo noi che crediamo, dentro di noi, di non essere all’altezza e che forse non abbiamo realizzato quello che ci si aspettava da noi attraverso la nostra percezione di noi stessi fino al Creatore.
Questo è uno specchio molto impalpabile, che forse può svelare perché abbiamo vissuto le nostre vite in un determinato modo.

IL SESTO SPECCHIO

Gli Esseni lo chiamavano anche L’OSCURA NOTTE DELL’ANIMA; ci ricorda che la vita tende verso l’equilibrio, che la  natura tende verso l’equilibrio e che ci vuole un essere estremamente magistrale per bilanciare quell’equilibrio.
Nel momento in cui si affrontano le più grandi sfide della vita, esse divengono possibili solo dopo che si sono accumulati tutti gli strumenti che servono con grazia e facilità. Le più alte sfide della vita, quelle imposte dai rapporti umani e forse anche dalla nostra stessa sopravvivenza, possono essere percepite come grandi opportunità a nostra disposizione per saggiare la nostra abilità.
E’ attraverso questo specchio della notte oscura dell’anima, che vediamo noi stessi  nudi, forse  per la prima volta, senza l’emozione, il sentimento, il pensiero, senza tutte le strutture artificialmente create per difenderci. In sostanza rappresenta l’opportunità di perdere tutto ciò che ci è stato caro nella vita e di vedere noi stessi alla presenza e nella nudità di quel niente: mentre ci arrampichiamo fuori dall’abisso di ciò che abbiamo perso e percepiamo in noi una nuova luce, esprimiamo i nostri più elevati livelli di maestria.

IL SETTIMO SPECCHIO

E’ sicuramente il più difficile, esso ci chiede di ammettere la possibilità che ciascuna esperienza di vita, a prescindere dai risultati, è di per se perfetta e naturale ( tutto è giusto e perfetto ! ).
Siamo invitati a guardare i nostri successi nella vita senza paragonarli a niente, senza usare riferimenti esterni di alcun genere, ma unicamente cercando e trovando dentro di noi .
Ci viene chiesto di ammettere la possibilità che ogni aspetto della nostra vita personale sia perfetto così come è ( annullamento della dualità che ci fa percepire il giusto e lo sbagliato, il buono ed il cattivo, ecc.)!
E’ lo specchio della perfezione.

Questi specchi sono molto potenti, ci forniscono profonde intuizioni sul perché si è vissuti  in  un certo modo e si  hanno determinati  rapporti  umani,  nonché l’attenzione che porgiamo nel nostro cammino iniziatico infinito.
Gli Esseni ci ricordano che ciascuno passerà attraverso questi specchi nella propria vita, che se ne abbia o meno coscienza e la circostanza di avanzare riflette il percorso iniziatico che ognuno deve ricercare.
Siamo quindi invitati a conoscere noi stessi in presenza di altri fratelli, attraverso i rapporti umani e quando quei rapporti sono sanati, noi diveniamo il beneficio di quella guarigione per noi stessi e per l’umanità intera .

I Sette Principi Ermetici

)

L’antica compilazione dei fondamenti dell’Ermetismo tramandata da maestro a scolaro, prese il nome di « KYBALION» termine di cui si è perso l’esatto significato.
I suoi precetti, trasmessi oralmente attraverso i secoli, non sono altro che una raccolta di massime, incomprensibili alle masse, e chiari solo a quegli studiosi cui erano stati spiegati dagli iniziati. Essi costituiscono « L’Arte dell’Alchimia Ermetica » che contrariamente a quel che si crede, si volge al piano mentale e non a quello materiale, alla trasposizione delle onde mentali in altre specie di vibrazioni e non alla trasmutazione da un metallo ad un altro. Così la famosa leggenda della « Pietra filosofale » con cui si tramutano i metalli in oro, non è altro che una allegoria ben chiara ai veri studiosi di ermetismo.

 

« I principi ermetici sono sette. Colui che ne ha conoscenza possiede la chiave magica con la quale si aprono tutte le porte del tempio ».

IL «KYBALION»

 

Questi sono i 7 principi su cui si basa tutta la filosofia ermetica:

I°  Il principio del Mentalismo
2°  » della corrispondenza
3°  » delle vibrazioni
4°  » della polarità
5°  » del ritmo
6°  » di causa ed effetto
7°  » del genere

I – IL PRINCIPIO DEL MENTALISMO

« Tutto è mente – L’Universo è mentale »

IL « KYBALION »

 

Secondo questo principio, il TUTTO, ovvero quella realtà esistenziale che sta alla base di ogni manifestazione esterna, generalmente definita col nome di « Fenomeno vitale », « materia », «energia »; insomma, tutto ciò che percepiamo coi sensi materiali, non è altro che SPIRITO INCONOSCIBILE che sebbene non definibile, può essere considerato come MENTE UNIVERSALE, VIVENTE ed INFINITA. Tutto l’universo quindi, non è che una creazione mentale del TUTTO, soggetto alle sue leggi.
E sia globalmente che in ogni singola parte, questa creazione, di cui noi facciamo parte, esiste nella mente del TUTTO.
Grazie a questo principio ci si possono spiegare tutti quei fenomeni psichici che tanto scalpore suscitano nell’uomo pur restando sempre al di fuori del campo della scienza.
Comprenderlo significa rendersi capaci di usare le leggi dell’Universo mentale a proprio vantaggio, difendendosi dal pericolo di usarle in maniera causale. Grazie a questa prima chiave del sapere, lo studioso può entrare nel tempio della conoscenza mentale con passo sicuro, essa infatti spiega la natura profonda della « forza », dell’« energia », della « materia » e la loro relazione con la « mente ». Scrisse infatti uno dei Grandi Maestri: « chi afferra l’essenza della natura mentale dell’universo è assai progredito sul sentiero della capienza ».
E possiamo considerare questa massima ancora valida; perché senza questo primo principio, invano si tentano le Porte del Tempio.

 

II – IL PRINCIPIO DI CORRISPONDENZA

« Com’è al di sopra, così è al di sotto; com’è sotto, così è sopra ».

IL «KYBALION»

 

Tra le leggi e i fenomeni dei diversi piani di vita, c’è sempre una corrispondenza.
Comprendere questa regola, significa risolvere molti dei tanti paradossi e dei segreti della natura.
Anche se al di sopra della nostra portata vi sono molti piani d’essere: con l’applicazione di questo principio della corrispondenza, ne possiamo scoprire molti lati che altrimenti rimarrebbero oscuri. Inoltre, essendo questa una legge universale, essa vale su tutti i piani: materiale, mentale e spirituale.
La sua importanza presso gli ermetisti era tale, da essere considerata uno dei mezzi mentali più efficaci per l’eliminazione degli ostacoli che impedivano al nostro sguardo di infrangere i muri del mistero.
Grazie alla sua applicazione, si riuscì ad intravedere il volto dell’egizia Iside e si imparò a passare con intelligenza dal noto all’ignoto; un po’ come accade con i principi geometrici, in base ai quali si possono misurare, da lontano le dimensioni, di stanze e movimenti di soli e pianeti.
Con lo studio della monade, l’ermetista comprende l’arcangelo.

 

III- IL PRINCIPIO DELLA VIBRAZIONE

«Tutto si muove, tutto vibra; niente è in quiete».

IL «KYBALION »

 

Gli enunciati di questo principio, che vengono sempre più confermati dalla scienza moderna e dalle sue ricerche, erano già conosciuti, migliaia di anni fa, dai maestri dell’antico Egitto. Con esso sono spiegabili le divergenze tra le varie manifestazioni della materia, dell’energia, della mente ed anche dello spirito; tutte riconducibili ai diversi « quanta» di vibrazione. Dunque, tutto vibra: dalle forme più rozze di materia al TUTTO, lo spirito assoluto; più è alta la vibrazione, tanto più elevata la posizione sulla scala della spiritualità.
Lo Spirito poi, vibra così intensamente, che sembra in pieno riposo, proprio come una ruota gira, a volte, tanto velocemente, da sembrare ferma.
Allo stesso modo all’altro capo della scala, stanno forme di materia così rozze che le loro vibrazioni sono talmente esigue da sembrare in riposo.
Dai neutroni agli elettroni, dagli atomi alle molecole, per giungere fino ai mondi e agli universi, tutto vibra. Lo stesso discorso si può fare per l’energia e la forza, che assumono la loro denominazione proprio dai diversi gradi di vibrazione, come anche per i piani mentali dalla cui vibrazione dipendono i loro stati, ed infine sui piani spirituali.
Tenere a mente questo principio e le leggi che lo regolano, fa si che gli ermetisti possano riuscire a controllare le proprie e le altrui vibrazioni mentali. Lo stesso principio, vale poi per esercitare un certo potere sui fenomeni naturali.
«Chi comprende questa grande regola, ha in mano lo scettro della potenza»; così dice uno scrittore antico.

 

IV – IL PRINCIPIO DELLA POLARITÀ’

« Tutto è duale; tutto è polare: per ogni cosa c’è la sua coppia di opposti. Come simile e dissimile sono uguali, gli opposti sono identici per natura e differiscono solo di grado. Così gli estremi si toccano; tutte le verità non sono che mezze verità e ogni paradosso può essere conciliato ».

IL «KYBALION»

 

Grazie a questo antichissimo assioma ermetico, si può avere una spiegazione per quei paradossi che, per tanto tempo, hanno tenuto in dubbio l’uomo e che possono essere così esplicati: « tesi e antitesi hanno uguale natura, ma sono diverse per grado »; o anche: « gli opposti sono identici, differendo solo di grado, cosicché possono venire conciliati e gli estremi finiscono col toccarsi. Nello stesso tempo, ogni cosa è e non è; ogni verità non è che mezza verità; tutte le verità sono per metà false, ogni cosa ha due lati », e così via.
Sono questi esempi della polarità di tutto ciò che è in natura; del fatto che gli opposti non sono altro che i due estremi della stessa cosa, ma con diverse variazioni di grado, proprio allo stesso modo in cui caldo e freddo, consistendo la loro diversità solo in differenza di grado, sono in realtà identici, sebbene opposti.
Potete forse voi, guardando il vostro termometro, scoprire dove termina il caldo e comincia il freddo?
Niente esiste di caldo o freddo « assoluto ». Sia l’uno, che l’altro termine, stanno per diversi gradi della stessa cosa, che a sua volta, non è che una variante ed un grado di vibrazione; per cui dire « caldo » o «freddo » non è altro che il riferirsi, rispettivamente, ai due poli della stessa cosa.
Anche nel caso della luce e dell’oscurità vale lo stesso discorso: esse sono uguali, consistendo la loro differenza nella diversità di grado manifestantesi tra i due estremi del fenomeno.
Chi può dire, infatti, dove termina l’oscurità ed ha inizio la luce? Quale differenza esiste tra il grande e il piccolo, o il duro e il tenero, il bianco e il nero, l’acuto e l’ottuso; il movimento e la quiete, l’alto e il basso, il negativo e il positivo?
Ognuno di questi paradossi ha la sua spiegazione nel principio di polarità e solo in esso.
Un discorso analogo può esser fatto per il piano mentale.
Ad esempio, esaminiamo l’amore e l’odio: sono questi stati mentali, a prima vista, del tutto in antitesi. Malgrado ciò, tra i vari gradi di odio e di amore, c’è un punto intermedio in cui diciamo « piacere o dispiacere », o anche né l’uno né l’altro. Per capire che ognuno di essi si riferisce alla stessa cosa, basta riflettere un attimo. Inoltre, tenetelo bene a mente, perché è questa una regola di capitale importanza per gli ermetisti, si possono cambiare le vibrazioni d’odio in quelle d’amore e viceversa, e non solo nel proprio spirito.
E’ probabile che molti fra coloro che leggono queste righe, abbiano avuto un’esperienza diretta della rapidità con cui si può passare dall’amore all’odio e da questo all’amore; essi si saranno certamente resi conto che ciò è possibile grazie all’uso della volontà, ovvero con l’ausilio di insegnamenti ermetici.
Bene e male, abbiamo detto, non sono che i poli della stessa cosa, e nessuno quanto uno studioso ermetico, è a conoscenza dell’arte di trasmutare il male in bene, in base all’applicazione del principio polare.
Per concludere, l’arte della polarizzazione, finisce col divenire una fase dell’alchimia mentale, nota e praticata da maestri antichi e attuali. Rendersi padroni di questo principio, significherà per ognuno poter invertire la propria polarità ed anche quella altrui, naturalmente dopo una lunga applicazione ed uno studio adeguato.

 

V – IL PRINCIPIO DEL RITMO

« Ogni cosa fluisce e rifluisce, ogni cosa ha fasi diverse; tutto s’alza e cade; in ogni cosa è manifesto il principio del pendolo: l’oscillazione di destra è pari a quella di sinistra: tutto si compensa nel ritmo ».

IL « KYBALION »

 

E’ questo il principio con il quale si comprende che, in ogni cosa, c’è un movimento, un moto che rifluisce, una simmetria eterna tra i due poli. Così esisterà sempre per ogni azione una reazione, per ogni innalzamento un abbassamento. Ciò vale per ogni cosa: per i pianeti, i soli, l’energia e la materia, come per gli uomini, gli animali e la mente.
La potenza di questo principio regolatore, può rinvenirsi nella creazione e nella distruzione dei mondi, nello sviluppo e nella corruzione dei popoli, ed anche negli stati mentali umani, grazie ai quali l’ermetista comprende il principio più importante e riesce a neutralizzarne gli effetti.
Ciò avviene per mezzo della legge mentale della neutralizzazione; se non si può annullare il principio o almeno arrestarlo, si può sfuggire, in parte, ai suoi effetti.
Questa é l’arte degli ermetisti: compreso il principio, imparare ad usarlo invece che subirlo.
Quindi, se l’ermetista si polarizza su un certo punto, neutralizza la forza ritmica del pendolo, che oscillando, tenderebbe condurlo all’altro polo. Se è vero che quasi tutte le persone che hanno raggiunto un certo auto-controllo, riescono ad esercitare in parte, questa funzione; il maestro lo fa volontariamente, raggiungendo quel grado di equilibrio e forza mentale, che risulta incredibile alla massa, sempre oscillante, proprio come un pendolo.
I metodi d’uso, contro-azione e neutralizzazione del principio di polarità e di quello del ritmo, formano una delle parti più importanti dell’alchimia mentale ermetica.

 

VI – IL PRINCIPIO DI CAUSA ED EFFETTO

« Ogni effetto ha la sua causa, ogni causa il suo effetto; tutto avviene in conformità di una legge, il caso è il nome dato ad una legge che non si conosce; pur se esistono diversi piani di causalità, niente sfugge alla legge ».

IL « KYBALION »

 

Esso esplica molto bene il principio secondo il quale, se per ogni causa esiste un effetto, ogni effetto ha la sua causa.
Cioè: tutto avviene secondo una legge; non esiste il caso, se ci sono diversi piani di causalità per i quali i più alti dominano gl’infimi, pur tuttavia nulla può sfuggire del tutto alla legge.
Grazie alla conoscenza dell’ermetismo, ci si può innalzare al di sopra del normale piano di causa ed effetto (almeno entro certi limiti) tanto da diventare causanti. Ben sappiamo che le masse sono condizionate dall’ambiente, tanto da essere mosse secondo gli altrui, desideri come pedine di scacchi, vinte da mille cause esterne. Ma coloro che giungono al piano superiore, riescono a dominare il proprio carattere, i propri stati d’animo, le proprie emozioni, e quindi tutto ciò che li circonda; diventando causa anziché pedina. Essi possono dire di giocare la PARTITA DELLA VITA e non di essere giocati! Essi USANO il principio, non ne sono gli attrezzi; se pure obbediscono ai piani di causalità a loro superiori, dominano sul loro. In queste parole è condensata la grande ricchezza della disciplina ermetica; chi lo può, ne approfitti.

VII – IL PRINCIPIO DEL GENERE

« Il genere si manifesta in ogni cosa e su tutti i piani; ogni cosa ha il suo principio maschile e femminile».

IL «KYBALION»

 

Scopriamo ora, che in ogni cosa è un genere: ovunque troviamo il maschile o il femminile. Tutto questo vale, oltre che per il piano fisico,
anche per quello mentale o spirituale.
Quanto al piano fisico, il principio ha la sua evidenza nel SESSO, mentre nei superiori, pur assumendo forme più alte, rimane invariato.
Non c’è possibilità di creazione fisica, mentale o spirituale senza l’applicazione di questo principio. Comprenderlo significa dare un raggio di luce ad argomenti fino ad ora oscuri alla maggior parte dell’umanità.
Esso opera sempre rivolto alla creazione, generazione e rigenerazione. Tutto, cose e persone, sono fondati su questo principio; ogni elemento femminile ne contiene uno maschile e viceversa.
In questo grande principio è racchiusa la chiave di gran parte dei misteri della vita.
Bisogna, a questo punto, soffermare l’attenzione sull’enorme differenza esistente tra questa legge e le basse, infamanti teorie o pratiche, che, munite di denominazioni assurde, non sono altro che la profanazione del nostro grande principio. Questi dubbi rifacimenti delle antiche forme del « fallicismo», vertono alla degenerazione dello spirito, dell’anima, del corpo, e la filosofia ermetica ha sempre cercato di aprire gli occhi sulla fallacia di tali insegnamenti, votati alla dissolutezza, alla perversione, all’inversione dei principi di natura.
Qualora foste portati per questa via, lasciate da parte la dottrina ermetica; essa non può aiutarvi;come per i puri ogni cosa è pura, per i perversi ogni cosa è tale.

Meditazioni sulla Grande Opera

Dal libro “LA GRANDE OPERA” di Grillot de Givry

MEDITAZIONE I

Il Soggetto dell’Arte

L’alchimista Nicholas Valois ha detto: « La Scienza dei Filosofi è la conoscenza della potenza universale delle cose ».
Nella notte oscura dell’anima tua hai aspirato talvolta, o mio Discepolo, ad una Luce incommensurabile che verrà, in un giorno lontano e indefinito, ad illuminare la tua miseria.
Hai sognato, visione confusa, d’allegria e d’armonia sovrumana, d’onniscenza, di illimitata potenza.
Hai intuito lo splendore, al di là delle tenebre e della cupa tristezza del caos ove confusamente ti agiti.
Ed ecco che la linea d’orizzonte della tua vita s’imporpora e ti lascia intravedere qualcosa di meglio, di più perfetto.
Sii solerte a dirigerti verso questo indeciso bagliore. Seguilo, è la Stella dei Magi che si leva per te e ti condurrà, se non la perderai mai di vista al Maestro del Mondo.
Lasciato a te stesso, sei caratterizzato dal disordine delle idee e degli atti. Il rimedio specifico per questo disordine è di rientrare in te stesso.
Questo rientro esige lo sforzo di una volontà continua e tenace. Lo sforzo di una Volontà continua e tenace necessita di una regola di vita.
La regola di vita comporta una serie di atti spirituali che bisogna compiere scrupolosamente.
La prima norma, che riassume tutte le altre, sta nel completo disinteresse prestato alle parole e agli atti della gente.
Che l’indifferenza sia per te come una magica cappa con la quale avvolgerti; ecco la chiave della vita magica.
Liberati dalle contingenze. Liberati da ogni hylophilia. Racchiuditi nel tuo pensiero e nella tua Scienza. Sii il solitario, il vero Monias; fabbricati una cella nel tuo Cuore.
Accettare una vita oscura, quando si è affamati di Gloria è il sommo della perfezione alchemica; così, rigorosamente, i Santi hanno compiuto la Grande Opera.
L’ideale che ti sei creato è un regno nel quale sei sovrano maestro; cosa desideri di più?
Tu sei Re quando i troni crollano! Tu sei il Sacerdote nel momento in cui le ierofanie vacillano.
Disprezza la folla, disprezza il popolo, disprezza la massa; fuggi le facce patibolari.
Solo l’essere d’eccezione è degno del tuo interesse.
L’espansione popolare non è da considerare se non è gerarchizzata. Una folla disciplinata ha costruito il monumento occulto per eccellenza, il monumento che non getta ombra: la Piramide; le folle indisciplinate non hanno mai saputo che gridare e saccheggiare, cosa che è alla portata di tutti; vuoi tu aggiungerti, semplice unità, a quelli? Rinuncia allora alla Grande Opera, la Via dell’ASSOLUTO non s’aprirà mai a te.
Voler possedere la Sapienza e al contempo l’approvazione della gente è cosa assurda e derisoria.
L’agire sta anche nel «non-agire», ha detto Lao-Tse; non dimenticarlo. Quando fuori la folla urla e battaglia tu, Discepolo mio, veglia sull’Athanor della tua anima e non immischiarti nelle lotte.
Se non provi alcuna pena nell’ignorare quello che si pensa e quello che si dice di te, coraggio! hai già progredito nella Via dell’ASSOLUTO. La reputazione non è niente; solo la testimonianza della coscienza importa. A cosa ti serve il passare per Santo, se non hai la pace Ermetica nel tuo Cuore?
Bisogna, seguendo la Scala Philosophorum, cominciare l’Opera quando il Sole è in Ariete e la Luna nel Toro.
Ripley ed il Rosario ci assicurano che è necessario un anno per ottenere la Pietra Filosofale in tutta la sua stabilità e fermezza. Bernardo il Trevisano vi aggiunge sette giorni.
Comprendi e medita queste parole. Sforzati di sviluppare le forze latenti che sussistono in te. Ordina la tua vita seguendo le arcane norme. Tu sei la materia stessa della Grande Opera: fatti candido, spiritualizzati, purifica la tua astralità, svincolati dalle ombre Cimmerie.
Ma se preferisci abbandonarti all’azzardo degli avvenimenti, piangi senza speranza;
non conoscerai che l’insuccesso e le disillusioni e non entrerai mai nell’assemblea dei Filosofi.

MEDITAZIONE II

Respirazione e Purificazione

Filalete ha detto: « In qualsiasi modo o maniera si tratti il mercurio volgare non se ne farà mai del Mercurio Filosofico ».
Se la tua anima è quella di un uomo da trivio, rozzo e volgare, è vanità la tua pretesa al Magistero.
Hai sentito la necessità di elevarti verso il Cielo, di uscire dalla tua ganga, di rompere la tua crisalide?
Se non possiedi questo fermento d’elezione, persuaditi che è meglio per te non intraprendere nulla.
Se sei l’argilla resterai d’argilla. Se hai posto il tuo ideale nel fango non puoi pensare alla sublimazione, alla trasmutazione definitiva, alla Liberazione dalla gheenna terrestre. Uomo volgare, non diverrai mai un Sapiente.
Si tratta di un’Alchimia trascendente. E’ anzitutto necessaria per completare l’alchimia degli elementi. La nobiltà dell’opera richiede l’aristocrazia dell’operante.
Costruisci l’athanor; prepara l’uovo filosofico, disponi l’aludello, separa il sottile dallo spesso, raccogli le lacrime dell’Aquila e il sangue del Leone, fai che ciò cheè occulto divenga manifesto; questi sono i preliminari dell’opera, senza i quali non puoi riuscire.
La trasmutazione deve operarsi nella tua anima. La Pietra, nel suo stato definitivo,è lo stesso ASSOLUTO, il dissolvente purificatore. Queste sono le formule di perfezione e di bellezza con cui ornerai la tua vita.
Il Magistero è Solfo, Sale e Mercurio. Così la tua anima sublimata, che è il vero Mercurio dei Filosofi, si unirà al Solfo dell’Amore Divino attraverso il Sale della mortificazione e delle prove.
Coordina dunque tutte le tue azioni e tutte le tue impressioni al fine di costituire un insieme armonico, perfetto. Sforzati di acquisire l’estrema lucidità del tuo intendimento. Distogliti da ciò che ti lorda la vista. Non dare ascolto a ciò che viene per contaminare l’orecchio.
Esalta in te il sentimento della Personalità per poi sforzarti di assorbirla nel seno dell’Assoluto.
Incendia la tua anima con il fuoco alchemico, quel fuoco che non brucia mai. Io t’insegnerò a raccoglierlo; esso formerà intorno a te un cerchio protettivo che ti isolerà dalle influenze nefaste.
Guardati dal voler gustare i frutti della via iniziatica prima di aver fatto nulla per meritarli.
Non dire: « Il voto è troppo arido; per trionfare sulle avversità della Via bisogna essere un Santo ».
Al contrario, i Santi sono divenuti tali proprio perché hanno subito e trionfato sulle avversità. Essi hanno iniziato come te nel nulla; hanno salito, come te, la Scala Filosofica iniziando dal primo gradino.
Non domandare prima la fede per poter pregare. Prega sin dall’inizio e la fede inonderà l’anima tua.
Ho detto abbastanza perché tu sappia di doverti formare un corpo mistico da sostituirsi in tutti i tuoi atti al tuo corpo visibile, per poter impiegare utilmente le tue forze immateriali.
Vivrai così nell’iperfisico: questa è la Via.

MEDITAZIONE III

Ignis Philosophicus

D’Espagnet ha detto: « La rigenerazione del mondo si fa attraverso l’azione di uno spirito di fuoco che discende in forma di un’acqua che toglie la macchia originale della materia ».
E’ dall’alto che tu dovrai far discendere il fuoco filosofico che purificherà i tuoi concetti e aspergerà la tua anima.
C’è in questo un Grande Mistero.
Questo fuoco enigmatico l’otterrai solo tramite uno sforzo meraviglioso di volontà.
Queste cose sono nella Misericordia di Dio, come dice Basilio Valentino. Pontano riconosce di aver errato più di duecento volte, quando lavorava sulla vera materia, poiché ignorava la vera natura del fuoco filosofico.
Che le tue mani e le tue intenzioni siano pure, altrimenti il soccorso celeste ti sarà totalmente rifiutato.
E’ l’influenza spirituale, il lampo celigeno sgorgante dalla nube sopra l’athanor, il legame che unisce il macrocosmo al microcosmo. Senza di essa non puoi approdare a nulla, ma con essa sei forte di ogni forza.
Zaratustra lo chiamava Berezesengh, il fuoco che arde davanti a Ormazd; Mosè l’ha chiamato ‘wr; e i Magi l’hanno inciso sui vasi caldei; contempla questa effige:
E’ lo spirito stesso di Dio che discende impetuosamente nel Filosofo, e che si combina con il fuoco centrale, cioè l’aspirazione della sua anima verso il Mistero, lo fa vaticinatore e gli dona il potere di fare miracoli.
Concentrati, Discepolo mio, devi essere il tempio di questo ardente spirito che opera grandi cose.
Ricordati che le ceneri dei Filosofi contengono il diadema del loro Re. Sia chiuso il tuo animo alle impressioni esterne. Luta il tuo athanor con il luto di Sapienza. Non guardare all’esterno nelle tenebre; resta al centro; avvicinati il più possibile all’ignizione, sicché ti sia possibile sfuggire all’avvolgimento del vortice ghiaccio del maledetto che ruggisce, quaerens quem devoret.
Stai in guardia dai Lemuri mortiferi, dagli spiriti catabolici che s’aggirano attorno a te. Guarda gli empi che torvi ti guatano; invoca le influenze spirituali, riscalda bene nel tuo seno l’uccello d’Ermete.
L’Alcione sta per nascere, Discepolo mio, rallegrati; e se tu sai provocare questa corrente magnetica che deve stabilirsi fra te e le sfere superiori, allora possiedi il Magistero e il resto non è che un gioco da ragazzi.
Osserva, scolpito sul portale destro di Notre-Dame de Paris, il Vescovo appollaiato sull’aludello in cui si sublima, incatenato nei limiti del recipiente, il Mercurio Filosofico.
Egli ti insegna donde proviene il fuoco sacro; e il Capitolo, lasciando per tradizione secolare questa porta chiusa per tutto l’anno, ti indica che questa è la Via non volgare, sconosciuta alle folle e riservata al piccolo numero di eletti della Sapienza. Non è permesso di dire di più su questo argomento.

MEDITAZIONE IV

Dissoluzione

Ruggero Bacone ha detto: « è necessario che il corpo divenga spirito e che lo spirito divenga corpo ».
Questa è la soluzione dell’opera.
Per realizzarla, il tuo corpo, incendiato dal fuoco filosofico, corroso dall’acqua ardente delle contrizioni, deve raggiungere un tal grado di purezza da spiritualizzarsi veramente.
Allora, trasfigurandosi, come su di un Thabor, diventerà inalterabile; non costituirà più un impedimento alla vita spirituale, ma al contrario, al pari dei Corpi Gloriosi, parteciperà a questa e contribuirà lui stesso – o prodigio – all’Opera.
Corporifica poi il tuo spirito, lancia cioè uno sguardo scrutatore su quella tua impalpabile sostanza; di cui può darsi tu non abbia mai pensato di conoscerne la misteriosa natura, sebbene, costantemente, accompagni il tuo corpo.
Studiane meticolosamente gli occulti meccanismi, affinché sappia dirigerla ed amministrarla nella sua potenza e sostenerla con il nutrimento intellettuale che gliè conveniente.
Tu possiedi, Discepolo mio, un tesoro immenso di possibilità non manifeste che ignori, forze immense e invincibili, piegate in te, che sorpassano tutte le possibilità grossolane; apprendi a servirtene, a farle obbedire alla tua volontà, a rendertene assolutamente maestro e signore.
Per far ciò devi, fin dall’inizio, mondare il tuo intelletto da tutto ciò che è superfluo e antiquato. Pota vigorosamente il fogliame dei tuoi pensieri volgari. Taglia arditamente dall’albero i luoghi comuni e le banalità che possono ancora occuparti.
Sfronda da te tutto quanto non sia vigore e forza; l’insana vegetazione, fonte solo di dispersione di energia spirituale.
Il pensiero è una sostanza di natura pressoché fluida. Una volta emessa essa esiste.
Il pensiero è immutabile. Provoca nella sfera dell’esistenza pura un’eco che risuoni nell’eternità. Guardati dal dare vita a cogitazioni infernali che ti si attaccheranno per la tua dannazione.
Sii puro, perché è questa tua stessa virtù che devi profondere nell’Athanor al fine di animarlo. Evita gli atti indifferenti in se stessi. Che il tuo sguardo non erri mai un istante sopra gli oggetti che non valgono un istante della tua attenzione; è una particella di te, del tuo essere che perderai senza mai più poterla recuperare.
Poi, allorché sarai libero dal fardello delle superfluità, raccogli preziosamente quello che vuoi conservare delle forze vive e dirigile sull’Opera con veemenza. Osserva con attenzione i colori del Magistero e fai convergere verso lo scopo finale anche i tuoi più piccoli atti.
Alcuni ti diranno che la potenza miracolosa si acquisisce e si trasmette per mezzo di un soffio, di una parola mormorata cabalisticamente all’orecchio, o dalla lettura di qualche pagina di Grimorio, o alla confezione di una magica bacchetta.
Impara, al contrario, che un tale potere non ti sarà conferito che per mezzo di una laboriosa e lenta coltura delle possibilità in te latenti.
E’ necessario che ti astragga nella vita superiore, esaltandovi potentemente la tua volontà; che operi una vera segregazione di te stesso dal mondo fisico ed esterno.
Alza attorno a te un muro che trattenga ciò che da te si effonde verso le cose sensibili;
chiuditi così nella cittadella ermetica dalla quale un giorno uscirai, invincibile eroe solare, invulnerabile.
Senz’altro già scorgi spuntare un pò di quella luce che ti ho promesso, e te ne rallegri.
Pazienta, pensa alla tua imperizia. Non sei che al IV grado della Via dell’ASSOLUTO.
Ti resta ancora più della metà del cammino da percorrere e puoi ancora vacillare, cadere sulla strada.
Altri più abili di te sono caduti quando erano già vicini alla fine dell’Opera. Un dito sulla bocca, come Arpocrate, e prega, Discepolo mio, nel Silenzio della tua anima.

MEDITAZIONE V

Congiunzione

Basilio Valentino ha detto: « La voce melodiosa della Regina giungerà graditissima alle orecchie del Re di fuoco; egli l’abbraccerà amorevolmente per il gran bene che le porta, e sarà avvinto ad essa fino a che i due spariranno e di essi non sarà fatto che un unico Corpo ».
La Grande Opera è un’ Etica Trascendente.
Ora è facile all’Adepto eliminare dalla sua vita gli impedimenti frapposti dalle persone e dagli esseri importuni.
Ma incontrerà serie difficoltà, se vuole – obbedendo alla norma di attività e di passività su cui è costruito il microcosmo – ricostruire in se stesso lo stato androginico dell’Eden, grazie all’assimilazione di un’altra vita alla sua. In ciòè l’ostacolo, il vero offendicolo.
E’ vano, Discepolo mio, che tu compia le abluzioni preparatorie e che ti vesta di lino bianco, se il tuo cuore non è puro; non sarà certo l’abito che ti occulterà all’occhio scrutatore della Divinità.
La dispersione psichica provocata dal sorgere di brame e vani desideri non ha paragone con nessun’altra causa di dispersione.
E’ questo un incantesimo, un maleficio al quale neppure lo stesso Salomone seppe sottrarsi, nè resistere.
«Qui purus est, is certus est augur»: è Parcelso che te lo insegna con la sua preziosa parola.
Non incamminarti sulla strada delle innominabili voluttà, dei torbidi desideri, delle sfrenate ambizioni. Non cingerti la gamba con la giarrettiera di pelo di lupo. Guardati dall’accendere il cero verde che la donna dirige verso le tenebre luminose. Abbi timore delle malìe d’amore, dei filtri e delle parole sussurrate alla argentea Ecate; porta al dito il topazio che raffrena la lubricità e la nefasta azione dei filtri e caccia i vaghi fantasmi, ombre nella notte. Scaccia da te il rospo della stregoneria, non vagare, come Merlino l’incantatore, nella foresta di Brocelandia, altrimenti la perfida Viviana incatenerà pure te per i secoli.
Se scegli una compagna, il legame che ad essa ti unirà dovrà essere indissolubile, poiché, un giorno, tutti e due contemplerete l’ASSOLUTO.
Con lei dividerai le gioie eterne. I suoi pensieri, con i tuoi, debbono, tutti, convergere verso la realizzazione dell’Assoluto.
Non puoi che vivere vicino a colei che con te, la mano nella mano, cammina nella Via che con te ricerca l’oggetto dai tre angoli e con te coopera alla Grande Opera.
La sposa dell’alchimista è discreta e sapiente, ha al dito l’anello del supremo legame, riflette i pensieri del Maestro e veglia, quando l’ora lo esige, sull’Athanor.
Se hai scelto male, getta un ultimo sguardo su questo mistero non destinato a te, riempi gli occhi con la tua chiarezza e chiudi questo libro.
Puoi lasciare la via dell’Assoluto, al quale mai potrai pervenire. Scendi nella gheenna o sfortunato! Con l’essere inutile che hai attaccato alla tua carne, con la vuota scorza che trascini, e rientra nella via della mediocrità che ormai è la tua e dalla quale mai potrai più uscire.
Ma se la tua compagna orna veramente la tua vita, continua con lei la progressione contemplativa verso l’ASSOLUTO.
Ella deve trarre, o meraviglia, il tuo stesso frutto dalle presenti meditazioni.
Ma non dimenticare mai che la sua Via di perfezione, malgrado l’omogeneità dello scopo finale, è diversa dalla tua e ciò lo saprai ancora meglio se ti curerai, con attenzione, di studiare la sua costituzione microcosmica.
Paracelso l’ha insegnato espressamente: « Archoeus alius in viro, alius in foemina ».
E’ da te che essa deve ricevere l’iniziazione così come tu l’hai ricevuta dalla divinità.
Ricordati questi punti essenziali e guardati dall’indirizzarla su di una Via che non sia la sua. Ponile in una mano il pomo d’oro e nell’altra la fiaccola accesa.
Il fuoco è il mestruo dissolvente, ecco la Chiave dell’Arte Maggiore.
Se tu la conosci, sei allora nella Via Regale e presto vedrai il giorno eterno, il giorno che mai tramonta, « qui nescit occasum dies ».

MEDITAZIONE VI

Putrefazione o Hylazione sive Mors

Ha detto il Cosmopolita: « Chi non scende non salirà ».
Si ha qui, Discepolo mio, la prova delle prove quella in cui, pallide e sogghignanti, ti aspettano le torbide infuenze psichiche. L’anima la speranza di vederti vacillare, ricadere nelle tenebre esteriori.
Se resisti, la Fenice, sostituendosi all’Alcyone si schiude per te.
Il mondo non ha coscienza delle nature superiori che nascono. Prendi dunque la santa abitudine di sopportare il dispregio di quelli che valgono meno di te.
Compenetrati nella verità che non ti sarà mai resa giustizia se non quando passerai nella Luce.
E’ necessario che tu divenga completamente indifferente alle opinioni degli uomini, cosa facile da dire ma assai difficile da realizzare.
Che t’importa se la massa dice dite: «sta sulle nuvole è un vagulo . . .» se hai coscienza della tua regalità intel lettuale?
Opera secondo la tua coscienza e non ti dar pena de risultati.
Accetta la Gloria come un fardello e desidera solo la Gloria Eterna, quella dei Filosofi: l’ASSOLUTO.
Se cerchi il consenso umano cammini verso le tenebre, sei fuori della Via.
Se desideri divenire Santo solo perché si dica: « Signori, questo è un Santo! », stai pur certo che non lo diverrai mai.
La potenza miracolosa si concentrerà in te quando ormai non la brami più, quando avrai ucciso in te l’ambizione di possedere.
Allora, usando questo potere che stupirà gli uomini, il tuo Cuore, divenuto insensibile, non si inorgoglierà affatto.
Ma quanta strada devi percorrere per raggiunge e questo risultato!
Annientati, Discepolo mio, in un abisso di umiltà. Sii infimo fra gli infimi. Nasconditi come quel discepolo di Khoung-Tseu che, strappando lacrime di ammirazione al maestro, gli faceva dire: « Oh! come era saggio Hoei. Egli dimorava in un ridotto, in fondo ad una strada stretta e abbandonata; nonostante ciò, la sua serenità non mutava.
Oh! come era saggio Hoei! ».
Ricordati queste parole: « La pazienza è la scala dei Filosofi e l’umiltà è la porta del loro giardino ».
Abbassati ora e un giorno ti trasfigurerai risvegliandoti brillante e radioso Re di gloria, Re Orientale assiso sul suo trono, come dicono i maestri, ed entrerai nel Mare Purpureo che è il Magistero dei Filosofi.
Ma tu, ancora, non sei che il Mercurio lebbroso che ha fatto morire il Sole di Giustizia sull’effige del quaternario, ricordalo.

MEDITAZIONE VII

Sublimazione, Distillazione

Ha detto Nicolas Flamel: «Questa operazione è un vero labirinto, mille vie ti si presentano nel medesime istante, così che devi andare all’altro capo procedendo per la direzione contraria a quella iniziale ».
L’afflizione è il seme menstruo della perfezione dei Saggi; è il Leone Verde dei Filosofi, l’acqua Pontica che non bagna le mani, l’acetum acerrimum, o aceto molto aspro grazie al quale si estrae la testa del Corvo, il vero Latte d Vergine, l’Elisir di moltiplicazione.
Devi far convergere verso lo scopo supremo ciascuna circostanza della tua vita, ma principalmente le pene e sofferenze quotidiane: te ne verrà molto, poiché « i discepoli dei Sapienti non trovano riposo in questo mondo » diceva Rabbi Issachar Bàer.
Ti conviene trarre da tutto ciò partito, ed ottener l’acqua regale che corroderà tutte le impurità.
Saper estrarre dalle difficoltà stesse della vita un fermento di perfezione e saperne trarre altrettanta forza nel piano sottile è l’alchimia più grande, contro di essa nulla potrà prevalere; è il magnifico imbiancamento, l’aurun de stercore di Virgilio, il morbus quilibet purgatorium di Paracelso.
Non mormorare e non inveire se uno dei tuoi progetti non verrà coronato da successo.
Poiché non tarderai a capire che era necessario che avvenisse così e non diversamente e che le momentanee delusioni saranno per te foriere di vantaggi inaspettati.
Geber insegna che, per l’alchimista, è quasi obbligatorio errare molte volte.
Accontentati dunque, nell’avversità, di pensare, senza inasprirti, che la tua vista intellettuale si trovava in quel momento offuscata e che la via dalla quale sei stato rigettato e che credevi eccellente non lo era affatto. Acquisirai ben presto la certezza di ciò e riconoscerai ovunque l’amorevole concatenazione degli effetti e delle cause.
Guardati dall’invidiare i trionfatori del giorno e dell’ora. Li sentirai beffarsi, Discepolo mio, della tua ascesi e disprezzare i tuoi sforzi.
« Noi non preghiamo – dicono i vanitosi – non preghiamo affatto e nonostante ciò i nostri affari prosperano! Noi bestemmiamo Dio, e Dio non paralizza la nostra lingua».
Ma cosa prova questo? Soltanto che il Padre Celeste è buono e che essi sono malvagi; niente di più.
Tu, Discepolo mio, prosegui il tuo andare sulla Via con perseveranza. Non ti stancare; gli stessi Maestri hanno ricominciato l’opera più volte.
Ma sappi comprendere che nessun insegnamento esoterico o exoterico potrebbe rimpiazzare la lenta assimilazione della dottrina alchemica, prodotta da un approfondito e coscienzioso studio dei testi dei Maestri.
Solo dopo lunghi anni inizierà a spuntare per te la Luce.
Allora, in quei testi in cui il profano non vede altro che oggetto di scherno, tu scoprirai sottili rapporti, punti di riferimento che ti guideranno nell’oscurità della Via.
L’Alchimia non è cosa di un giorno, ma l’opera di una vita intera; essa fa corpo unico con l’esistenza dell’Adepto. Il possesso della Grande Opera è il coronamento della Vita. Non l’otterrai che una volta, così come non vivrai che una sola volta su questo mondo. Raggiungere l’Assoluto a venti o trent’anni è illusorio; a queste età sei solamente sulla Via e non puoi abbandonarla senza perdere, allo stesso tempo, la speranza di mai più rientrarvi.
E’ solo progressivamente che scoprirai la verità nelle parole dei maestri; non credere di essere al termine del viaggio prima di aver percorso il cammino necessario per arrivarvi. Se sei appena un poco avanzato nella Via ti renderai conto cheè impossibile parlare più chiaramente di cosi.
Ma più tardi, se non avrai cessato di lavorare secondo le prescrizioni dei maestri, le parole ora oscure e incomprensibili ti saranno più chiare e luminose.
Allora sorriderai, riconoscendo la semplicità delle nozioni che ti apparivano così astruse quando eri solo un profano e riconoscerai che non vi può essere spiegazione che si possa sostituire all’investigazione personale, indispensabile a preparare il tuo spirito a ricevere il seme del Vero.
In questo senso va interpretato il detto: «nessuno puo essere iniziato se non da se stesso ».

MEDITAZIONE VIII

Coagulazione, Cambiamento dei Colori, Caput Corvi

Il Beato Raimondo Lullo disse: « Così avrai un tesoro perpetuo che potrai aumentare indefinitamente e con il quale compirai l’opera fino all’infinito ».
Ecco la grande pagina mistica, vietata e inintelligibile a chi non è totalmente distaccato dall’affanno delle contingenze e dal fracasso delle opinioni umane.
Hai liberato il tuo animo da tutte le sensazioni di squilibrio che potevano turbare la tua serenità sottile?
Sei sufficientemente pronto ad agire nel sottile?
Esercitati, raccogli le tue possibilità psichiche e spirituali. Coagulale, dà corpo a ciascuno dei tuoi pensieri. Consolidali precisandoli con cura e concretizzali nel tuo spirito.
Essi sono numerosi, ma ti sfuggono perché non sai come governarli.
Procura di non perderne uno solo, di non diluire questa preziosa potenza, di non disperderla su nozioni inutili.
Individua, al contrario, quei pensieri, sui quali vuoi fissare la tua attenzione, elimina e scaccia tutti gli altri. Riunisci poi in un fascio i pensieri volontariamente emessi e consacrali proferendoli verbalmente con energia e volontà: compirai così grandi cose.
Arnaldo da Villanova definisce tale procedere: l’Angolo dell’Opera.
Raccogli dunque con attenzione l’acqua Pelidor che è di un verde nascente. Trasmuta le Acque Morte in Acque Vive. Prepara la resurrezione dell’uccello di Ermete.
A questo punto, è necessaria la massima purificazione del Cuore, delle intenzioni e della volizione, così è. Che tutt si orienti verso il Bene.
Attento, Discepolo mio, poiché corri, in questa fase dell’Opera, un grande pericolo.
Tutte le malvagie volontà da te emesse, contro di te si volgeranno. Non tentare evitare gli ostacoli col proferire la formula di maledizione contro coloro per mezzo dei quali esse ti raggiungeranno.
Non è per la vendetta che il potere ti è dato. Non fuorviarti: è la Via Regale, la Via dell’ASSOLUTO che tu persegui, non quella delle Tenebre.
Folgora lo schiudersi di malvagi pensieri nella tua mente turbata. Non scendere a patti con il maledetto. Respingi decisamente le consumazioni infernali e le morbose cogitazioni.
Quello che cerchi con tanta avidità, è il Solfo dei Filosofi, quel Solfo che ogni corpo illumina, essendo e gli stesso luce e tintura; abbi timore di incontrare, al suo posto l’Asmodeo che sedusse Aischa.
Ma ti ho detto, Discepolo mio, che non posso disvelare l’insieme degli Arcani Ermetici… Basta illuminarti la via che conduce a tali Arcani misteri. E’ con la tua intelligenza e con la tua volontà che perfezionerai, con l’aiuto di Dio, l’Opera.

MEDITAZIONE IX

Fissazione

Jehan de Meung, nel suo Specchio d’Alchimia, disse:« La nostra Scienza è una scienza corporea data da un solo ed unico composto semplice ».
Unica, in effetti, è la modalità per la quale si ricerca e si conquista l’Assoluto.
Colui che s’incammina verso la vera Perfezione si eleva al di sopra della natura: solo chi è sopra alla natura può comandare ad essa.
E’ così che potrai fare miracoli e trasmutar metalli e gemme.
Hai compreso, Discepolo mio, la sottile difficoltà dell’Opera?
Non otterrai la Pietra che quando sarai perfetto. Ma non sarai mai perfetto fintanto che ricercherai la pietra per ricchezza e avidità. Quando l’avrai realizzata, la perfezione da te raggiunta ti spingerà ad un supremo ed assoluto disprezzo per i vantaggi materiali che essa ti potrà offrire.
Quando avrai raggiunto l’enstasi, potrai renderti invisibile, evocare i morti e, in un istante, superare le più grandi distanze. Vivrai una vita sovraumana, avente in se stessa la propria alimentazione e sussistenza, sì che non sarai toccato nè da bisogni nè da desideri.
I profani coltivano strani sofismi: «Se possedete la pietra, sarete enormemente ricchi – essi dicono – esulterete di gioia ».
Altri, senza fede nelle loro anime e senza purità nei loro cuori, hanno aperto i libri degli alchimisti; hanno manipolato sostanze, soffiato negli athanor, calcinato i misti e non hanno capito – i poveretti – che prima di osar entrare nel laboratorio occorre aver fatto una lunga sosta nell’oratorio.
Davanti al fatale insuccesso, gonfi di vanità e tracotanza, non hanno esitato a dichiarare ingannevole ed illusoria la parola dei maestri, invece di riconoscere d’essersi sbagliati. Ignora le scurrilità e la dabbenaggine di questi censori da strapazzo, ignoranti e vacui.
Canzonano gli Alchimisti che son morti in stato d’indigenza e sono stati dimenticati.
Sappi, Discepolo mio, che quando possiederai la pietra, disdegnerai di fare l’oro fisico. Poiché tu sarai un Santo e comanderai agli elementi.
Che emozione ti potranno ancora date, quando sarai giunto alla soglia dell’infinito e ti perderai nella contemplazione dell’ASSOLUTO, le ricchezze materiali? Come potresti essere perfetto se non avessi estinto in te ogni desiderio umano, ogni necessità vitale?
E’ per questo che Grosparmy afferma che « non si ha ricordo di un avaro che abbia posseduto la Pietra ».
La pratica della Pietra e il desiderio dell’oro sono inconciliabili. Iniziare la Grande Opera con l’idea di arricchirsi economicamente equivale ad entrare a ritroso nella Via dell’ASSOLUTO.
In tal modo obbediresti ad un istinto malvagio, mentre in te non se ne devono trovare.
Come potrai comandare alla natura se, prima di iniziare, non avrai saputo comandare a te stesso?
Ma ciò non significa che un giorno, per motivi superiori, non debba tentare l’opera sul piano fisico e possa trasmutare materialmente i vili metalli in oro. Vari Adepti, come Flamel, Saunier, Zaccaria ed altri, l’hanno fatto.
Ma rammentati che un altro, e non tu, userà le ricchezze così prodotte e profuse dal tuo Athanor. Questo essere, dotato di una vita ardente e selvaggia, brillante e impetuoso, crudele e senza anima come l’animale delle foreste, seminerà ovunque disordine e terrore, spavento e sfortuna, sino al giorno in cui soccomberà sotto gli invisibili colpi di uno dei tuoi fratelli, in Sapienza, che avrà riconosciuto in lui l’incarnazone del maledetto.

MEDITAZIONE X

Lilium Artis. Quintessenza o Elixir Perfetto

Alberto Magno, arcivescovo di Ratisbona, ha detto:« Qui sono nascosti tesori inestimabili e nessuno che Dio non voglia li può scoprire ».
Risplendi nella Gloria, Discepolo mio.
Ti ho condotto sino al X° grado. Sulla vera Via, hai appreso a purificare i tuoi concetti e ad affinare il tuo pensare. L’uccello d’Hermes s’è ora trasformato in Pellicano e, a momenti, quel velo che occulta l’ASSOLUTO ti si toglierà davanti.
Ora ti trovi come l’Uomo Primordiale, nel Pardes, alla presenza dei due alberi: quello della Vita e quello della Scienza.
Il primo è la via iniziatica della contemplazione, èl’anagogia, l’enstasi. L’altro è la via del ragionamento, dell’obiezione e del dubbio, la strada dei sofisti.
Scegli quello da cui vuoi raccogliere frutta e bada, l’errore è fatale.
E’ qui che la via presenta un grande pericolo, ma sappi, per illuminarti nella tua scelta, che tutto quello che la scienza ci insegna grazie a migliaia di volumi, può acquisirlo in qualche secondo grazie all’illuminazione interiore: ti sarà possibile in quanto il tuo spirito, nella contemplazione dell’ASSOLUTO, afferra la chiave dell’armonia Universale.
Questa chiave i libri non te la daranno mai!
Invano ti affannerai a leggere tutto quello cbe i maestri hanno scritto sull’arte nostra, se non lo possiedi già; niente di quel linguaggio ti sarà comprensibile.
Saprai trionfare sulla sottile prova del dubbio? Stai in guardia! In questa partita tutto il tuo avvenire eterno è impegnato. Se soccombi, mai potrai vederne lo splendore;
ricordati cbe l’occasione di essere iniziato è, nella vita, unica. Se la lasci passare, non ti si ripresenterà mai più.
Chiedi Luce alla stessa Luce, non c’è altro modo per ottenerla.
«Lavate l’ottone e strappate i vostri libri, così che i vostri cuori non siano lacerati dalla paura e dall’irrequietezza», scriveva il saggio Morieno.
Non è che i libri manchino, anzi, forse, sono anche troppo numerosi, ma è l’energia e la volontà che sovente mancano per fare la Pietra.
La Grande Opera è scritta ovunque, esposta agli sguardi più indiscreti; così chiaramente espressa che è possibile attuarla senza venir meno al segreto degli Adepti.
Puoi leggerla sul portale destro di Notre-Dame de Paris, sulla Torre di Saint-Jacques la Boucherie.
Io l’ho trovata istoriata isagogicamente sulle vetrate del coro della Maddalena, a Troyes, e scolpita nel Palazzo dell’alchimista Jacques Coeur, a Bourges.
« Lavate l’ottone e strappate i vostri libri! ».
Si, Discepolo mio, l’Opera nella sua interezza è là.
Conquista l’Urim e il Thummin. Cogli il frutto dello gnostico albero d’Edot. Il gioiello è nel loto. Ricordalo, e l’Universo è tuo.

MEDITAZIONE XI

Moltiplicazione

Disse Bernardo il Trevisano: «Talvolta, il Mercurio dei Filosofi si sublima in un corpo risplendente e coagulato ».
Se hai esercitato potentemente e quotidianamente, secondo le norme che ti ho insegnato, la tua Volontà, potrai già cogliere, Discepolo mio, i frutti del Magistero.
La diatesi dell’animo tuo e del tuo spirito t’indicherà in modo manifesto questo risultato.
Quando tutte le circostanze della tua vita cominceranno a concatenarsi secondo la trama dei tuoi desideri, quando le difficoltà si appianeranno miracolosamente davanti a te, quando vedrai tutte le volontà piegarsi davanti alla tua Volontà, quando vedrai i tuoi nemici concorrere incosciamente alla realizzazione dei tuoi progetti e del tuo destino, avrai allora la conferma e la certezza d’essere molto innanzi nella Via.
Ti dirò l’ultima operazione della Filosofia Ermetica, riservata solo a coloro che sono pervenuti all’apogeo della Sapienza; confido nella tua prudenza e nella tua perfezione.
Le forze che hai acquisito sussistono in te allo stato latente, come un tesoro nascosto.
E’ la Pietra nel suo splendore che hai ottenuto, grazie al Mercurio, al Fuoco e all’Elixir.
Per porre in atto queste segrete possibilità non resta che praticare e conoscere la moltiplicazione dei Saggi.
Quando i tuoi fratelli con i cuori fortemente contriti e le anime sublimate saranno riuniti in assemblea per la preghiera, tu, stando in mezzo a loro, valuterai l’atmosfera sottile satura di benevoli intenzioni e di ardenti volontà, ti impadronirai con astuzia ed energia di queste sparse irradiazioni, le riunirai in un’unica corrente che dirigerai a tuo piacimento e grazie alla quale vincolerai il tuo voto, formulato in un modo così speciale.
Così facendo, innalzerai fra la Terra ed il Cielo, impregnata dalla tua potenza volitiva, una specie di colonna sottile che si animerà di un violento moto rotatorio producente il rumore di un torrente o d’un impetuoso vento che, a volte, potrà divenire visibile, infiammandosi all’improssivo di una luce scintillante.
Vedrai allora, per tuo mezzo, compiersi grandi cose, senza che gli uomini possano sospettare lo splendore dell’anima tua.
Sarai, figlio mio, nell’oscurità, uno degli eletti, uno di quelli che sanno!
Eccoti dunque chiamato, nel tuo secolo, a continuare la Tradizione di quei Maestri illustri che ti hanno preceduto nell’Assoluto.
Vedrai, Discepolo mio, i Geber, i Raimondo Lullo, vedrai Arnaldo da Villanova e Morieno, e Artefio, e Schelomoh e Maria la Profetessa, che ti contempleranno nella loro Gloria.
Possiedi, ormai, i loro segreti, l’arcano supremo che essi, preziosamente, hanno nascosto agli sguardi indiscreti della folla dei profani.
Sii dunque degno di questi magnifici, di questi Superbi.
Che possano essi salutare il tuo ingresso nell’Assoluto e che mai ti rigettino, come traditore e spergiuro, nelle tenebre esterne.

MEDITAZIONE XII

Maggiorazione o Proiezione

Ha detto Ermete Trismegisto: «Venite Figli dei Saggi cantiamo insieme. Facciamo manifesta la nostra gioia con grida d’allegria. La morte è superata. Nostro Figlio regna ed è rivestito e adornato dalla sua porpora Osanna! Discepolo mio. Sei giunto all’ultimo giro della Ruota; hai salito l’ultimo grado della scala di perfezione.
Rivesti la Pietra con il suo mantello reale. Esulta, rubificati.
Eccoti investito di uno splendido potere. Sei nell’anagogia, nel Pardes. A tuo piacimento, puoi entrare nell’en-stasi, inondare i tuoi occhi di Celeste luce, astratti, lontano da qui, nella contemulazione dell’ASSOLUTO.
I misteri si svelano ai tuoi occhi, non serbano più il loro geloso segreto. La tua potenza è illimitata.
Raggiunto il sommo grado del cammino della perfezione, tutte le tue possibilità e modalità sottili, sono interamente integrate nel tuo animo.
Il tuo vivere si sorreggerà su sè medesimo giacchè, ormai, sei giunto alla sorgente stessa della Vita.
Per te, ora, non esisteranno più nè distanze, nè ostacoli; comanderai alla Natura e agli Elementi; vedrai i mutamenti futuri e leggerai nelle coscienze.
Avrai ricostituito così lo stato edenico primordiale. Questa esistenza superiore sarà per te immortalità, ove sussisterai, immoto ma pur mobilissimo.
Discepolo mio, questa non è altro che la Resurrezione del Re di Gloria che ti viene incontro splendente della sua Luce. Ricordati dei Maestri. Essi hanno compiuto la trasmutazione del Mercurio il giorno di Pasqua al suono delle campane e degli allegri canti d’Alleluia.
Sii anche tu raggiunto da questo dono divino che in questo fausto giorno ti viene fatto.
E’ il vero carbonchio, il vetriolo rubificato, il balsamo di vita triangolare, il balsamum perfectum che ti offre la mano del Dio Eterno; è la rosa del mattino, la quintessenza nobilmente distillata, il pesce senz’ossa che nuota nel mare Filosofico, tutto ciò che gli Alchimisti chiamavano con una sola parola: l’Universale.
Eccoti ora divenuto Aquila dallo sguardo fisso nel Sole. Ho compiuto la mia promessa e ti ho condotto per mano sino alla soglia dell’Assoluto.

IL RISVEGLIO

 
“Over Soul”- Alex Gray -1997

 

1. Il mondo è composto di energia atomica diversa, intelligente e infinita.

2. Ogni essere aspira e respira; solo l’uomo aspira, respira e pensa.

3. Il pensiero dell’uomo è la base delle sue aspirazioni e l’aspirazione forma il futuro dell’uomo.

4. Le intelligenze infinite e diverse che palpitano nella Natura aspettano, ansiosamente, l’aspirazione e la respirazione del Re della creazione per servirle e obbedirle.

5. Quando il pensiero entra nel mondo di queste intelligenze, esse si affrettano ad obbedire, consegnando la chiave di ogni comprensione.

6. II mondo di queste intelligenze (di 2° dimensione: elementali) è il mondo interno.

7. Quello che incatena l’uomo alla sua ignoranza è il suo pensiero e le sue aspirazioni nel mondo esterno.

8. Non c’è inferno ne cielo; non esiste ne il male ne il bene se non nel pensiero dell’uomo.

9. Nel pensiero si trova la verità e la falsità; quando l’uomo arriva a distinguere le due, riesce a disintegrarle e raggiunge l’unione con il suo vero Io Sono nel regno dei deli.

10. Il corpo è la 5° essenza di queste intelligenze che risiedono in tutti i suoi centri. Quelli inferiori (che altri chiamano cattivi) risiedono dall’ombelico in giù; quelli superiori (o buoni) dall’ombelico in su.

11. Lo scopo della vita è trasmutare (convertire) quelli inferiori in quelli superiori. E allora l’uomo si converte in Dio.

12. Lì dove passa un Uomo-Dio, purifica tutti gli atomi inferiori e riempie l’atmosfera di atomi superiori.

13. Pensare elevato e aspirare profondamente è attrarre verso se stessi le intelligenze più evolute.

14. L’atomo è un’intelligenza viva che circonda il pensiero, aspettando l’aspirazione e la respirazione per entrare in lui.

15. Gli atomi sono Angeli – Intelligenze che hanno, come gli uomini, gerarchie.

16. Il corpo dell’uomo è la miniatura del cosmo: tutto quello che è sopra cosi è sotto e tutto quello che contiene il Macrocosmo lo contiene il Microcosmo.

17. Lo scopo dell’uomo è salvare i propri atomi inferiori che si trovano nella natura inferiore; una volta salvati scompare ogni afflizione: questa è la missione del Cristo nell’uomo.

18. L’uomo che aspira e concentra apre una strada dritta verso la sua meta.

19. Gli Angeli – Atomi, che risiedono nel mondo interno dell’uomo, sono i padroni (detentori) di tutta la sapienza.

20. Gli angeli interni rispondono ad ogni domanda diretta a loro attraverso una concentrazione sostenuta.

21. Iniziazione vuoi dire “andare dentro in cerca del Cristo”, impulso che è l’iniziatore in tutta la sapienza: ogni uomo è il proprio iniziatore e il suo proprio salvatore.

22. Chi cerca nell’ulteriore del proprio tempio troverà Dio che dimora in lui.

23. La nostra età attuale è la più consona per la ricerca attraverso la concentrazione, l’aspirazione e l’ispirazione.

24. Aspirare, concentrarsi e respirare atomi di luce ci conduce alla illuminazione.

25. Pensare e aspirare la bellezza equivale ad acquisire la Bellezza.

26. II pensare e l’aspirare, nella nostra nuova età, significa liberare i nostri sensi dalla schiavitù dei nostri atomi inferiori per raggiungere il futuro sviluppo.

27. Ogni centro nel corpo dell’uomo è un grado di conoscenza speciale e tutti uniti formano una università.

28. Ogni grado è diretto da un Dio Maestro. Tutti questi insegnamenti sono interiori. Solo l’uomo può far parte di questi corsi attraverso l’aspirazione e impararli con la concentrazione.

29. Ogni sezione del corpo ha una vibrazione e una legge individuale; ma la Legge delle Leggi emana dall’Assoluto Intimo.

30. Aspirare e respirare meditando è l’unica via che ci porta all’unica legge del regno interiore.

31. Il motivo della nostra unione con l’intimo è dare libertà di azione più in là del nostro corpo oggettivo ed essere cosciente delle sue opere.

32. La concentrazione è il ponte teso dal nostro corpo verso l’intimo infinito il cui obiettivo è metterci in comunicazione con lui.

33. Respirare è vivere. Meditare è creare.

34. Il corpo fisico è come un paese governato da varie gerarchie di governo. Il suo rè è il pensatore, i suoi ministri sono i pensieri, i suoi operai obbedienti sono gli atomi.

35. Il Pensatore è il Rè che vitalizza e stimola tutte le dipendenze governative ed operaie.

36. Un pensiero sano, un’aspirazione pura e una respirazione completa e perfetta rivitalizza tutto il corpo.

37. La valle che separa la nostra mente dall’Io Sono si può saltare o superare con una meditazione guidata (ispirata).

38. Una meditazione nella purezza, nella giustizia, regolarizza l’atmosfera dei nostri angeli lavoratori nella nostra intimità.

39. Una concentrazione volontaria e perfetta unisce gli elementi della mente con la coscienza della Natura.

40. Quando l’uomo medita ed aspira, tutto il suo corpo si converte in un filtro: assorbendo molta forza verso il proprio interno, e questa forza forma attorno al suo corpo un’armatura protettiva che impedisce la penetrazione di forze distruttive.

41. bisogna meditare fino ad ottenere un pensiero proprio e una forza propria e non chiedere ad esseri esterni protezione.

42. Il pensiero proprio viene dall’interno ed è questo che ci guida nel cammino dell’evoluzione: è la liberazione.

43. La meditazione nell’Intimo interiore lacera l’atmosfera che copre la Sapienza Divina che è l’eredità di tutti gli uomini.

44. Gli Archivi della Sapienza Divina sono nelle mani di Angeli della Luce che vivono dentro al nostro corpo e attorno a noi. Per possedere questa sapienza dobbiamo conquistare gli Angeli per mezzo della contemplazione e dell’aspirazione.

.45. L’uomo attuale lavora con meno della metà dei suoi Angeli (o atomi) e quando arriverà a stimolare l’altra metà (o parte mancante) la sua unione sarà cosciente e perfetta con Dio e si convertirà in una Colonna del Regno del Tempio Interno.

46. La Sapienza Divina è unica. Soltanto i suoi propositi variano a seconda degli Angeli Atomici che le insegnano.

47. L’uomo è buono o cattivo a seconda della qualità degli Angeli che prevalgono in lui.

48. Si deve tenere in conto, una volta per tutte, che ogni atomo del nostro corpo è un Angelo buono o cattivo, superiore o inferiore. Una intelligenza superiore può comunicare con la mente umana attraverso i suoi angeli superiori elevati, e una intelligenza inferiore attraverso gli Angeli inferiori.

49. La salute fìsica, psichica e mentale è l’unico potere al quale si sottomettono gli Angeli buoni interni, mentre la malattia è quasi sempre uno strumento degli Angeli inferiori.

50. Ogni eccitante stimola il sangue e attraverso di esso gli atomi inferiori che si trovano sotto l’ombelico. Questi, eccitati, ostruiscono la strada che conduce al Regno Interno e ci comunicano istruzioni false e maligne.

51. Pensiero e aspirazioni pure aprono la porta del cuore e ci conducono ai diversi stati emozionali del Regno. La frase “Porta del Cuore” non è un termine poetico ma una realtà: nel cuore ritrova una piccola porta di fuga che è custodita da un Atomo Figlio o Logos (il guardiano della soglia) che la chiude e la apre a seconda della qualità del pensiero.

52. Un pensiero di sacrificio e salvezza può aprire la porta del cuore per discendere come Cristo all’inferno, salvare gli atomi di luce ivi incatenati e salire con loro nuovamente verso la testa (ossia verso il cielo).

53. L’Atomo Demonio o Nemico, che risiede nella parte inferiore del Sacro dell’uomo, tende sempre ad inviare i suoi angeli maligni o atomi al cuore; ma la porta del cuore è sempre chiusa per loro.

 
“Cosmic Christ”- Alex Gray -1999

54. Tutte le cellule dell’uomo pensano e ogni cellula pensante si alimenta con gli atomi che penetrano attraverso la respirazione.

55. Il miglior alimento per le cellule è il pensiero puro.

56. Un pensiero puro e una respirazione solare, assorbendo l’aria dalla narice destra, bruciano tutti i residui impuri che l’uomo possiede dal lontano passato.

57. L’aspirazione, la respirazione, la meditazione e le operazioni alchemiche continue e pure, comunicano all’uomo con le più elevate vibrazioni dell’Assoluto Intimo, e allora acquisisce un potere mentale ingente per dirigere (essere al servizio dell’umanità).

58. L’iniziato ha molti nemici segreti che lo disturbano durante le sue operazioni, per vincerli deve dirigere il pensiero al plesso solare; in questo plesso risiedono le forze luminose che aprono la strada al pensiero e lo conducono verso l’alto attraverso il midollo spinale fino ad arrivare alla coscienza interna dove dimora tutto il sapere e tutta la felicità.

59. Nel midollo spinale e nelle sue ramificazioni si trovano tutte le scienze del mondo dal principio della creazione. Ogni intelligenza angelica risiede in questa regione come un archivio del sapere: inventori, poeti, artisti, geni,… Se i pensieri sono buoni ricevono l’ispirazione della parte superiore e se sono cattivi da quella inferiore.

60. Il libertino e l’amorale non possono penetrare in questa università perchè il loro plesso solare è carente dell’energia di luce e degli angeli luminosi che aprono loro la strada.

61. L’energia creatrice dell’eros deve riempire con il suo potere tutti i centri magnetici e convertirli in soli nella densa oscurità del corpo. Questa forza di luce creatrice mantiene la salute del corpo, dell’anima e degli atomi dentro e fuori del corpo.

62. Ogni centro del potere tiene una comunicazione diretta con l’Intimo per mezzo dell’energia creatrice. E nel momento in cui questa energia decresce si taglia la comunicazione.

63. Dentro dell’uomo esistono 2 principi o 2 forze che le religioni chiamano buone, e cattive, ma che gli iniziati chiamano invece positive e negative, invece gli alchimisti le dicono rapide e lente oppure armoniche edisarmoniche.

64. Il principio del bene è rappresentato da un Atomo Divino chiamato dai metafsici ATOMO NOUS che non è altro che la Coscienza Divina e risiede nel cuore i cui impulsi sono costruttivi. Questo atomo è l’Incarnazione del secondo Attributo della Divinità che si trova nella ghiandola Pituitaria. E’ la divinità manifestata della Causa che rimane occulta.

65. Il principio del male risiede in un altro atomo che si trova nella parte inferiore della spina dorsale e il suo impulso è distruttivo; lo chiamerei il re del Male o il re degli Inferi.

66. Ambedue le entità hanno legioni di angeli atomici ai loro ordini e tanto l’una come l’altra lottano per portare l’uomo a sé.

67. L’impulso dell’Atomo Nous o Cristico domina il mondo interno e si occupa di attirare (assorbire) il pensiero dell’uomo verso questo mondo; l’impulso di Lucifero, capo degli angeli ribelli, domina il mondo esterno e conduce il pensiero dell’uomo verso questo mondo.

68. Il Regno di Lucifero risiede dall’ombelico in gùi e la memoria del passato è scritta in questa parte. Invece il Regno dell’Atomo Nous si trova nel petto dove è registrato l’archivio del presente. Nella testa regna il Padre e nel suo dominio si trovano gli archivi del futuro. Con lettere di fuoco stanno scritte le vite del passato nel Sacro; con lettere di luce stanno scritte le vite future nella Testa; il Fuoco del Sacro e la Luce della Testa si uniscono nel Cuore, centro di vita e residenza del Salvatore.

69. Non c’ né bene né male, tale come lo comprende l’umanità: solo una differenza di vibrazioni.

70. Le vibrazioni diventano rapide o lente a seconda dell’impulso e dell’indole del pensiero.

71. Lucifero è l’impulso che limita i nostri pensieri e imprigiona la nostra mente nell’atmosfera del mondo esterno.

72. Il NOUS è l’impulso che ci libera da questa limitazione e da questa prigione per convertirci in signori del mondo esterno.

73. L’Atomo Lucifero evoca tutti gli atomi captati male dai nostri pensieri cattivi, da quando siamo apparsi in questo mondo, per formare con questo esercito il suo regno inferiore (inferno) e dominare il mondo esterno.

74. L’energia Cristica attraverso l’Atomo Nous, dove risiede questo impulso, evoca tutti i buoni atomi per elevare l’uomo dalla parte inferiore e farlo penetrare nel regno interno dell’Intimo dove non esiste né il male né il bene.

75. Non esiste cielo né inferno, come non esiste né il male né il bene, ma esistono vibrazioni rapide e vibrazioni lente. E l’insieme delle vibrazioni rapide formano un’entità chiamata Io Superiore. La riunione delle vibrazioni lente, invece, si chiama Io Inferiore o Natura Inferiore.

76. Quando un uomo trasforma le proprie vibrazioni dense e lente in sottili e rapide si dice che è un Salvatore del mondo o un Cristo; e quando trasforma le sue vibrazioni rapide in lente diventa un Anticristo.

77. Il pensiero è ciò che trasforma l’Uomo in Cristo o Anticristo o, per meglio dire, il pensiero è ciò che manifesta il Cristo o l’Anticristo nell’Uomo.

78. Il mistero dell’uomo consiste nel dovere di impiegare la Coscienza della Realtà che si trova dentro di sé e non il proprio volere che chiama “volontà”. Per questo il Cristo disse “Si faccia la tua volontà. Padre mio”. Questa è la Coscienza della realtà chiamata da Gesù: “Padre””‘ e non la sua.

79. Ogni volta che Lucifero con il suo esercito dell’Anticristo ci chiama l’attenzione per liberare le battaglie, la religione in questi casi consiglia la preghiera ai santi. Ma c’è un altro metodo molto efficace che consiste in: elevare il pensiero alla testa, Cielo del Padre; con questa elevazione si strappa all’Anticristo una parte dei suoi angeli atomici che sono rimasti aderenti al pensiero e, al loro passare attraverso le sfere della Luce Centrale, si bruciano e si trasformano in Angeli di Luce; allora si dice: “Il Demonio stato vinto”.

80. Gli esseri superiori, molte volte, provocano queste guerre volontariamente: dirigono il pensiero al mondo inferiore e quando comincia la battaglia, loro, col pensiero, iniziano a salvare gli Atomi o Angeli di vibrazione densa che desiderano lavorare sotto lo stendardo del bene. Questo è il significato della tentazione di Gesù nel deserto. Dice il vangelo: “Quando trionfò il Cristo in Gesù, il Demonio lo abbandonò”. Gesù per esperienza conosceva i pericoli, ai quali molti non sapevano resistere, e che insegnò dopo (“Non ci indurre in tentazione”),

81. Non si deve provocare la tentazione prima di riempire i centri con la Forza Cristica Solare. Perché la Forza Solare nell’uomo è il potere della fede che trionfa. E questo trionfo si ottiene con la pratica dell’Alchimia e del Sermone della Montagna.

82. La forza anticristica non può mai arrivare al di sopra dell’ombelico. Ma può attrarre atomi e pensieri distruttivi verso la parte inferiore. Tutte le invenzioni delle guerre attuali sono pensieri utilizzati dall’anticristo nel mondo oggettivo.

83. In principio ci fu una grande battaglia nel cielo (nella testa dell’uomo). Michele (Io Superiore) e i suoi Angeli litigavano col Drago (Io Inferiore); alla fine quel grande Drago, quell’antico serpente che si chiama Diavolo o Satana, colui che inganna tutto il mondo, fu lanciato via, fu gettato in terra, e i suoi Angeli furono scaraventati con lui. (Apocalisse XII, 7-9). Quando l’Io Inferiore (Diavolo) disobbedì alla chiamata dell’Assoluto e si “ribellò contro il Signore”, fa buttato da Michele (Io Superiore) all’Inferno (parte inferiore del corpo umano) dove brucia il fuoco dell’istinto e del desiderio.

84. Quando il Drago (Diavolo, Io Inferiore, principio della disarmonia) precipitò, poiché era stato scaraventato in terra (nella parte inferiore del corpo), perseguitò la donna che partorì il figlio maschio (perseguitò la materia che ha generato l’uomo, figlio di Dio e della sua mente – Apocalisse XII, 11-13).

85. Tutti gli archivi si trovano nelle energie atomiche del Sacro dove si può leggere, per mezzo della concentrazione, l’origine di questa guerra nel cielo (testa), e dove sono anche registrate le vite passate e le loro conseguenze nelle vite future.

86. Per potere penetrare fino a quel punto dovete liberarvi del bene e del male (dualità) e operare secondo la coscienza divina (unicità).

87. Nessuno può ascendere al suo cielo, se non discende prima al proprio inferno o parte inferiore del corpo. Da questo punto può scalare la materia come fece il Cristo (cio l’energia sale per la spina dorsale) per salvare quegli Angeli che furono attratti dal pensiero dell’uomo in quelle regioni.

88. Ogni uomo deve arrivare alla statura del Cristo per poter liberare questi Angeli in catene (la nostra coscienza), altrimenti avrà come nemico terribile il Guardiano della Soglia (Io Inferiore) che può far impazzire colui che non sia arrivato alla statura del Cristo. L’unica arma contro questa entità, creata dallo stesso uomo, quando scendiamo agli inferi portati dalle nostre stesse tentazioni, è l’elevazione del pensiero alla Testa dove risiedono le tre manifestazioni dell’Assoluto.

89. Il Guardiano della Soglia è formato dalla somma del male accumulato nelle vite passate ( è come fosse il luogotenente del Demonio) e la sua residenza è nell’osso Sacro.

90. L’Io Superiore invece, nemico terribile dell’Io Inferiore, è rappresentato da Michele e risiede nella pineale,parte superiore della spina dorsale.

91. Il campo di battaglia attuale di questi due nemici si trova nella parte superiore dell’ombelico. Al principio Caino uccise Abele e trionfò il principio attivo (il male trionfò sul bene). “Furono date alla donna due ali di grande aquila dove è riposto per un tempo, due tempi e la metà di un tempo della presenza del serpente” (Apocalisse 12-14). L’anima, vita, durante tre giri (ronde) e mezzo (durante il periodo di Saturno del Sole e della Luna e per ultimo la metà del Terrestre) accompagnò l’involuzione dell’uomo e il suo discendere nella materia, quando prevalevano in lui gli atomi densi e lenti; ma dopo la nascita del Cristo nella metà del quarto tempo, periodo attuale dell’ascensione, l’uomo si incammina verso la sua unione cosciente con l’Assoluto da dove è venuto.

92. Lucifero può attrarre al cervello sinistro tutti gli atomi che incatenano il pensiero agli istinti animali; ma non può farli ascendere nuovamente; mentre l’Atomo Nous, nel cuore, può far scendere gli atomi del cervello destro, pieno di luce, fino agli inferi per salvare i suoi fratelli prigionieri.

Glossario Ermetico

 

Dal libro: “The Dayspring of Youth” di Fr. M.

“Alla conclusione e all’inizio di una Nuova Era, si produce una potente affluenza di energie emananti direttamente dalla più elevate Gerarchia Cosmica di questo universo.
A misura che queste correnti rinnovatrici penetrano nell’atmosfera della Terra, irradiano il loro messaggio di sconvolgimento e insegnamento adeguato e opportuno per questi tempi.
Così si da inizio ad un nuovo periodo che gli iniziati chiamano “Aurora della Gioventù”.

“C’è una Fratellanza che esiste prima che l’uomo s’incarnasse nella materia e che dall’inizio ha lavorato e lavora ancora nel mondo attivamente al servizio dell’intero genere umano. Questi esseri appaiono unicamente quando l’energia cosmica di una nuova Era li richiama a manifestarsi, con la missione di insegnare, risvegliare nelle menti di coloro che cercano la Verità nella propria interiorità le vibrazioni giuste per produrre un salto verso un’ottava superiore.
Questi fratelli incarnati, al completare la loro missione scompaiono dal mondo. Il nome reale di quest’Ordine viene rivelato unicamente dopo l’iniziazione del discepolo che continuerà a portare avanti la stessa opera di risveglio dei suoi maestri.”

 

Gli ATOMI minuti sono corpi d’intelligenza che possiedono i doppi attributi della natura e dell’uomo:

ATOMI ASPIRANTI: forme superiori di energia e intelligenza che con la pratica dell’alchimia il discepolo attira al suo corpo fisico e mentale.

ATOMI DISTRUTTIVI: sono forze opposte alla natura e sono nell’uomo e tentano di ritardare lo sviluppo, l’evoluzione dello stesso verso la realtà.

ATOMI SCOLASTICI (o ALLIEVI): sono il centro atomico, sono relazionati con la mente oggettiva del discepolo, che negli stati più profondi dell’essere informano l’essere stesso delle sue realizzazioni interne e oggettive, raggiunte nel trascorso delle sue innumerevoli vite.

ATOMI INFORMATORI: sono atomi che hanno agito sotto l’impulso del nemico segreto e che gli atomi aspiranti hanno messo in libertà. Gli atomi informatori costituiscono il vincolo fra gli atomi aspiranti e quelli del nemico segreto e ci informano del carattere e dei piani di costui con i quali ci minaccia e anche per altre influenze esterne.

ATOMI INIZIATICI: sono gli atomi della controparte superiore del sistema seminale che mettono lo studente in relazione a periodi avanzati rispetto alla sua epoca, e posseggono gli attributi  dell’atmosfera di un grande iniziato.

ATOMO MAESTRO: energia atomica del sistema seminale che rappresenta il grado di  intelligenza individuale che l’iniziato ha raggiunto grazie ad esperienze di vite passate. Una volta  sviluppato lo scudo d’argento (nucleo aureo o corpo di luce), l’atomo Maestro ascende dal sistema  seminale a tale scudo d’argento e diviene l’intelligenza che istruisce lo studente sul suo mondo mentale e le sue eredità mentali.

ATOMI DI MORTE: quando le forze solare e lunare smettono di agire nel corpo e l’Atomo Nous ha abbandonato la circolazione sanguigna arteriosa, questi atomi di morte vigilano sulla disintegrazione dei veicoli inferiori dell’uomo e restituiscono gli atomi prigionieri della forma ai loro naturali elementi.

ATOMO NOUS: l’essenza divina dell’uomo perfetto che alloggia nel ventricolo sinistro del cuore.

ATOMI TRASFORMATORI: vedi NUCLEO AUREO o SCUDO D’ARGENTO.

AURORA DI UNA NUOVA ERA (o GIOVENTÙ’): è una energia gerarchica cosmica che appare all’inizio di una nuova era per l’evoluzione umana. E’ da diversi anni che questa energia sta penetrando nel nostro mondo e, mediante le pratiche iniziatiche, il discepolo procura di sintonizzarsi con questa coscienza e intelligenza direttrice che restituirà all’uomo la comprensione delle leggi della natura.

CORPO ASTRALE: è una fasciatura radiante e fluidica che avvolge la forma fisica e che solo il terzo occhio può vedere. Questo corpo registra le nostre passioni e i nostri desideri ed è un retaggio del passato.

NEMICO SEGRETO: è l’atomo principale dei mali nell’uomo che dirige gli atomi distruttivi.

ENERGIA DETERMINATIVA: energia che determina l’espressione della natura alla quale l’iniziato mira e obbedisce.

FASCIATURA DEL CORPO CAUSALE: è una sostanza atomica inferiore nella quale si registrano la coscienza e le tendenze razziali che possiedono la qualità del nostro ceppo paterno (maschile) individuale.

FASCIATURA ATMOSFERICA: è una specie di tela di seta che mantiene il corpo mentale sincronizzato con il corpo fisico. E’ coperta di una moltitudine di punti di una certa durezza per mezzo dei quali il cervello umano riceve e trasmette le sue vibrazioni mentali.

SCUDO D’ARGENTO (o NUCLEO AUREO o CORPO DI LUCE) mediante la pratica iniziatica il discepolo attira atomi chiamati trasformatori di elevato voltaggio i quali formano uno scudo d’argento che lo protegge dalle forze opposte della natura e dell’uomo. E’ il tempio dove risiederà l’atomo Maestro della mente, ed è il condensatore e il trasmettitore delle potenti vibrazioni dell’essere inferiore.

FORZA SOLARE: è della natura dell’elettricità statica dell’uomo; rimane latente nell’uomo fino a che questi la estrae e la impiega mediante la pratica alchemica. L’uomo può governare questa forza la quale è lo strumento che l’essere inferiore utilizza per costruire il suo corpo spirituale, solare.

INTERCESSORE: potente entità atomica collettiva conosciuta pure come Eggregoro o Io Superiore,creata con le migliori aspirazioni durante la sua discesa nella materia ed evoluzione nella stessa. E’ l’intermediario fra l’uomo e il suo essere intimo e, dopo averlo attivato mediante le pratiche iniziatiche, intercede per la remissione del male passato.

INTERCESSORE ELEMENTALE: simile all’intercessore, ma creato nel nostro passato elementale. Possiede gli stessi attributi dell’altro e lavora unito a questo. I due, in terminologia zodiacale, sono conosciuti come Castore e Polluce.

ESSERE INTIMO: E’ la parte di Realtà (Dio) nell’uomo, con la quale l’iniziato tenta di mettersi in armonia prima di raggiungere la coscienza cosmica.

MAGO BIANCO: è colui il quale si sforza di servire impersonalmente l’umanità e obbedisce ai dettati del suo essere intimo d’accordo con il grado di evoluzione iniziatica raggiunto.

MANTRAMS: invocazioni sonore o decreti che l’iniziato impiega per armonizzare i suoi corpi e i suoi centri con le forze più sottili della natura.

PUNTI DURI: piccole proiezioni a forma di tronco di cono.

SISTEMA CENTRALE: rappresenta il cervello e la colonna vertebrale con le 7 ghiandole o centri atomici principali (chakra). E’ lo strumento che, mediante la pratica alchemica, aiuta l’uomo a liberare il suo essere intimo dalla prigione del corpo.

SISTEMA SECONDARIO: rappresenta i centri e le ghiandole del sistema nervoso simpatico che si stendono ad ogni lato della colonna vertebrale con i quali l’iniziato stabilisce un contatto quando aspira, nella sua pratica di trasmutazione, a penetrare nei suoi piani inferiori di coscienza e a relazionarsi con le forze più sottili della natura. Permette all’iniziato di ricapitolare e di tornare a sperimentare le sue vite passate e, allo stesso tempo, a percepire i periodi di sviluppo interiore che ha davanti a se nella sua vita oggettiva.

SISTEMA SEMINALE: sono gli organi che creano vita così come li intende l’uomo comune, ma l’iniziato li considera come deposito delle potenti forze raggiunte che sono pervenute alla sua conoscenza attraverso la trasmissione iniziatica o in stati elementali e oggettivi del suo passato. Questo procura la nascita dellaFORZA SOLARE.

TERZO OCCHIO: (è la ghiandola pituitaria o ipofisi) mediante le pratiche iniziatiche questo
organo situato nella testa (alla radice del naso) è apparentemente atrofizzato, ma vibra e si mette a tono con l’energia nervosa dell’uomo divenendo l’organo sensibile che visualizza gli stati di coscienza più sottili della natura nell’uomo.

CEPPO PATERNO: è l’espressione individuale della realtà dalla quale l’essere intimo è sorto; la forza direttrice è l’espressione individuale del discepolo e della sua razza.

 

Dieci punti per costruire una Mente Maestra

  1. Mantieniti più elevato dei pensieri delle menti ordinarie.
  2. Mantieniti più in alto dei pensieri dominanti delle forze del male e domina le creazioni della tua parte mentale maligna.
  3. Sii sempre padrone della tua mente.
  4. Mantieniti più elevato delle menti maestre che creano pensieri malefici e fai che la tua mente li domini, perché sopra le menti dei cattivi pensieri si trova il tuo Maestro pronto ad aiutarti.
  5. Circondati di menti elevate della stessa sfera del Maestro.
  6. Attira attorno a te uomini con menti maestre; le forze di costoro ti proteggeranno.
  7. Assumi il comando delle sfere superiori del tuo Maestro perché queste sono capaci di dominare le menti malvagie che stanno vicino ad un Maestro di Magia; perché tali menti possono dominare le menti in alto e in basso delle sfere umane.
  8. Sii Maestro della tua Anima, perché l’Anima ha potere sulla Materia.
  9. Sii Maestro del tuo pensiero, perché questo può essere dominante.
  10. Stai sempre all’erta nell’udire la voce del tuo Maestro, come lui lo è nell’udire la tua.