NUOVA ERA

I significati archetipali delle forme geometriche

Il punto è il principio di tutto, l’initium, contiene in sé tutto. Simbolicamente era rappresentato da un cerchio con un punto nel centro, che comprende l’unità, collegata col nulla.

La linea è una unità moltipllcata per se stessa. E’ femminile-lunare perché contiene tutta la potenza della manifestazione lineare, superficiale,spaziale.

Il triangolo è l’unità dell’essere e trinità nella manifestazione. IlTriangolo Sacro, il Ternario; figura armonica, sacra. Simbolo di Virtù e Perfezione. Col vertice in alto rappresenta la divinità, in basso, l’umanità. Spirito-Anima-Corpo;Sole-Luna- Mercurio.
In Loggia sono le tré grandi luci della Massoneria: Squadra-Compasso-Libro delle Leggi.

Il quadrato, primo solido vivente in sé, è simbolo dell’uomo perfetto veicolo ed espressione.
In Massoneria è la Pietra Levigata, i quattro elementi, gli elementi equilibrati, la realizzazione in atto. Marte vi influisce con la sua Forza ed Intelligenza.

Il pentagramma rappresenta la luce spirituale, mentre con il vertice in basso è il simbolo di forze demoniache e caduta dell’uomo. E’ la Quintessenza; inizio del rito alla cerimonia sacra.
E’ il simbolo del compagno e della Gnosi stessa.

L’esagramma riunisce i principi opposti magici.
L’equilibrio tra il Cielo e la Terra: Natura umana e divina, unione ed equilibrio delle due nature dell’uomo e simboleggia i quattro elementi.

La pietra cubica a punta rappresenta la materia dominata dallo spirito, il trionfatore, la materia raggiunta la perfezione nel quaternario, l’eroe e la vittoria dell’uomo.

L’ottagono ha carattere di mediazione tra il quadrato e il cerchio, tra la terra e il cielo. Evoca il doppio quaternario, uno attivo ed uno passivo e riassume l’equilibrio costruttivo delle forme, dei temperamenti e delle energie cosmiche. E’ il simbolo della Resurrezione, del Battesimo, dell’unione dell’infinito DIO, con il finito l’uomo.

L’enneagramma è la figura tre volte trina; i Tré Regni. L’iniziato avvolto interamente nel mantello dell’iniziazione che segue la Tradizione e la Sacra Esperienza penetrerà nel mistero e fisserà il Cielo. Figura di perfezione che contiene in sé tutte le possibilità.

 

La Sacra Simbologia del Serpente

Si può supporre che il simbolo del serpente sia nato nelle caverne dove l’uomo primitivo usava le pareti per riprodurre la fauna che colpiva il suo immaginario.
Il Serpente dell’Eden

Da allora e fino ai nostri giorni, questo animale strisciante è stato utilizzato per trasmettere un messaggio criptato delle diverse tradizioni sacre di tutte le razze della Terra e in particolare nella Tradizione Alchemica e religiosa in questo pianeta, mentre in alcuni casi, ha un significato negativo in quanto principio del male stesso, ossia Satana, attribuendo a questo bellissimo animale tutta la colpa per aver “tentato” la donna Eva.

La disubbidienza di questa alle “regole” di Javè, darà seguito alla maledizione eterna dei serpenti e delle donne, come stabilito dalle parole della Genesi.

Le specie appartenenti a questi ofidi sono tra le più varie: aspidi, pitoni, serpi, cobra, ecc.

Secondo la Tradizione Ermetica, il valore reale di questi simboli serpentini, rappresenta nell’uomo la vita stessa e il rinnovamento totale, come Fuoco Serpentino ondulante e folgorante che trasmuta la materia sublimandola.

Il Caduceo di Mercurio

Tra i simboli serpentini, forse quello più conosciuto è il “Caduceo di Mercurio”, utilizzato come distintivo della medicina in generale, della farmaceutica e dei medici in particolare.

Con il trascorrere dei secoli il Caduceo ha sofferto delle varianti senza perdere il suo messaggio silente diretto alla sensibilità degli uomini.

Ad esempio una clava con un solo serpente attorcigliato, oppure due serpenti attorcigliati nell’atto di versare “veleno” in un calice o coppa; comunque, il simbolo classico è e sarà sempre il Caduceo di Mercurio: due serpenti che si incrociano verso l’alto, attorno a un’asta.

Caduceo di Mercurio

La sua interpretazione ermetica richiama la colonna vertebrale con i suoi tre canali energetici e che a sua volta la tradizione Indù denomina come, Shushuma il canale centrale, Ida e Pingala quelli laterali.

In questi l’energia vitale parte dal basso e scorre verso la testa e nel suo passaggio apre e alimenta i vortici planetari o chakras, fino alla “pigna” o ghiandola Pineale, provocando l’apertura alare, come simbolo di spiritualità in atto e stimolando il chakra coronario, sopra il cranio, Golgota.

Questo “sacro serpente”, energia, dorme acciambellato alla base della colonna vertebrale, dove risiede l’“osso sacro” e si sveglia quando viene stimolato: si erge sprigionando il Fuoco sacro, Fuoco che non brucia, ma che trasmuta ed eleva l’animo umano verso vette altissime di spiritualità, perché con l’incontro nella Camera di Mezzo, il plesso cardiaco, con l’energia che scende dall’altro, avviene la combustione e la trasformazione in Luce, Spirito Santo.

Questa Super Energia di Luce è il Creatore, è il Grande Architetto che con il verbo, manifesta le sue idee utilizzando la Mater-Materia, come materiale plasmabile; ecco perché Dio è e si trova in ogni cosa.

Dunque, il Caduceo di Ermete, Mercurio, è un simbolo di carattere regale rappresentate dall’indiscutibile “Principe dell’Olimpo”, Mercurio!

La Tradizione racconta che Mercurio si trovò davanti due serpenti che amoreggiavano i quali si attorcigliarono al suo bastone, dando origine a questo simbolo.

Nell’antichità, è stato usato dagli Assiri-Babilonesi, in India, nell’Impero Romano, fino ai vescovi ortodossi, ai Greci, per arrivare ai giorni nostri, come già accennato.

Tutto ciò dà soltanto un’idea del tesoro sapienziale nascosto in questo simbolo, per il quale si potrebbero scrivere interi trattati.

Serpente Uroboros

L’Ouroboros

Il “Serpente che si morde la coda” e forma un cerchio perfetto; in alcune tradizioni i serpenti possono essere due, uno maschile e l’altro femminile; in Cina lo stesso simbolo viene interpretato con i Draghi e il suo significato simbolico è il medesimo: l’“eternità”, senza principio né fine, in un eterno continuo.

In Alchimia è il significato dell’operatività, poiché le energie del basso si congiungono con l’energie dell’alto in un eterno scambio: il più (+), la testa e il meno (-) la coda, per fare il miracolo della “Cosa Una”.

Il Serpente nel Cristianesimo

Alle origine del Cristianesimo, il crocefisso non veniva rappresentato con il Cristo inchiodato alla Croce, bensì  con un bel serpente simbolo del 5° elemento, sulla Croce come i Quattro Elementi: Fuoco, Acqua, Aria, Terra.

Nel centro di questa, infatti, veniva posto il simbolo della vita per eccellenza, come cristallizzazione dell’ordine nel caos della materia, il serpente.

Questo Cristo-Serpente è un elemento trasmutante di Fuoco, da qui l’acronimo I.N.R.I, che secondo la tradizione significa “Igne Natura Renovatur Integra”, il Fuoco Rinnova tutta la Natura.

Quindi, con questa energia, che è la “Pietra Filosofale degli Alchimisti” si possono creare Mondi, stelle e pianeti, tutto quanto esiste, perché lei è portatrice di tre forze: Sapienza, Forza e Bellezza, il triangolo perfetto con il quale si esprime la Potenza di Mercurio, la Forza di Marte e la Bellezza di Venere, che riceve dall’Oriente i flussi del Padre sole e della Madre Luna, per diventare l’“Androgino Sacro” o “Grande Architetto dell’Universo”.

Crux Christi Serpentis

Questo serpente così diffamato, non ha nulla di malvagio, né di Satanico e tanto meno di diabolico, perché è il veicolo portatore di vita all’intero creato ed è “penetratore” in quanto è lui il “Christi Serpentis” che si perpetua in eterno senza principio né fine, attraverso le generazioni e in tutti gli Universi.

I veri eretici son i detrattori che non hanno compreso e non comprendendo, hanno girato il vero significato allontanando il credente dalla verità, con l’imposizione ingannevole di altri simboli che non hanno nulla in comune con quello originale.

Da simbolo operativo è stato trasformato in simbolo passivo di fede, con tutto il rispetto dovuto al Gesù sofferente, ma la sola fede non basta per raggiungere l’illuminazione, ci vuole ben altro.

Il Serpente in Egitto

Nell’antico Egitto, il sacro cobra “Wadjet” era considerato un segno di regalità e realizzazione, era il guardiano del Basso Egitto che per analogia ermetica, corrisponde al sesso-eros nella figura umana. Il Faraone essendo un iniziato ha elevato la propria energia serpentina dal Basso all’alto Egitto (la testa), aprendo i sette vortici planetari, per posizionarla sulla fronte come Ureos.

Il Serpente in India

In India il serpente viene chiamato Nagas (parola sconosciuta) che l’induista identifica con la Kundalini, la cui rappresentazione è un serpente attorcigliato su sé stesso a formare un anello (Kundala), posto alla base della colonna vertebrale “Osso Sacro”; da qui la sua denominazione di Sacro, che aggiunge valore a questo osso dello scheletro umano e che i più ignorano il suo vero significato.

Serpente Kundalini

Come dicevo poco più sopra, questa energia serpentina di fuoco, è la vita stessa che si manifesta come Eros-Sesso per creare, ma che menti malate hanno degradato dando la colpa di tutto il male dell’umanità e definendolo capo massimo delle infinite schiere di diavolacci.

Il simbolo del serpente in altre realtà

Se il serpente fosse realmente Satana, tutti noi saremmo suoi figli, in quanto l’umanità è nata negli “Inferi”, ma questo non è vero fortunatamente; gli esseri umani possono arrivare ad essere un Tempio vivente e tutto il corpo dell’uomo è sacro.

In America Centrale si parla del “Serpente Piumato”, che gli dei clonavano per dare vita all’uomo e che chiamavano Quetzalcoatl, l’equivalente del Cristo come energia con la quale il carbonio si trasforma in quarzo.

Per questo motivo tale simbolo è stato usato dagli Incas, Atzechi, Pellerossa e tante altre razze e del quale non basterebbe un intero trattato per spiegare la sua realtà simbolica e analogica.

Per essere chiaro, voglio spiegare ai profani che non si tratta di serpenti veri, ma il serpente è una semplice analogia per indicare il principio vitale nell’uomo.

A conclusione, voglio far notare che il serpente attorcigliato in una mezza Luna e posto sotto il calcagno della Madonna, è un messaggio silente per chi sa interpretare i simboli; la sua comprensione la lascio a voi e quando avrete compreso, avrete fatto un passo avanti nella ricerca spirituale.

Cercate e troverete!
Bussate e vi sarà aperto!
Chiedete e vi sarà dato!

Amen-tihù

di Alfredo Di Prinzio

 

Il Fuoco, la Vita, la Forza

Il Fuoco mantenuto permanentemente acceso nei templi delle diverse tradizioni, sta a simboleggiare la Presenza del Divino, ossia Dio. Analogicamente rappresenta anche la forza creativa, la virilità che si concretizza nella semenza atta alla generazione e alla ri-generazione dell’intera famiglia umana.

Un uomo senza questo Fuoco è un cadavere, perché tale energia-fuoco è la vita stessa che si manifesta e si esprime come intelligenza.

Un tempio senza questo fuoco acceso è simile ad un uomo impotente, perché è privo della immanenza di Dio. Perciò questa forza emanante da codesto fuoco viene divinizzata in tutti i templi dalle religioni, dall’antichità fino ad oggi.

Il simbolo che più magnificamente lo codifica è la Croce.

Simbolo universale esistente prima dell’avvento del cristianesimo in tutti i continenti. Abbiamo l’asse verticale di polarità solare, maschile, e l’asse orizzontale di polarità femminile; il fulcro rappresenta l’unione del maschio con la femmina, il figlio, il Fuoco Sacro, l’Androgino, Dio.

Allora questo simbolo sopra i campanili delle chiese, non rappresenta altro che il fallo con la sua emanazione spermatica verso l’utero dell’universo per concretizzare tutta la liturgia che si celebra nell’interno del tempio.

Il Padre è Fuoco, il Figlio è l’Acqua e lo Spirito Santo è la Luce. E questa Luce è Amore, e questo Amore è Dio! Così un vero sacerdote che ha ricevuto la “Lingua di Fuoco dello Spirito Santo”, manifesta Dio-Amore e si trasforma in Sacerdote dell’Altissimo secondo l’Ordine reale e Sacerdotale di Melkitzedeq. Paragonabile alla trasfigurazione di Gesù, detta dagli Ortodossi metamorfosis, colui che ha ricevuto tale investitura può affermare “Io Sono Uno con il Padre”.

Quando i vizi sono trasformati in Virtù e gli istinti bestiali sacri-ficati nella propria Ara con il fuoco della Virtù, il discepolo trasforma i propri codici genetici operando un grandissimo salto di qualità e divenendo un rinato o un ri-sorto.

L’anima così trasfigurata irradia questa Energia-Luce dal centro del corpo diventando “vero pane”, alimento per gli Angeli del Cielo (neuroni nella testa) e per gli Angeli-Atomi del corpo.

Questa energia dinamizzata inizia ad elevarsi come il sacro serpente Kundali, e sale i trentatrè gradini della colonna vertebrale, dall’osso sacro fino alla ghiandola pineale che si apre come un fiore dai mille petali per allacciarsi all’energia dell’universo.

Quando l’Acqua di Fuoco del Figlio si estrae dalla propria cisterna e si immette nel flusso sanguigno, questo si dinamizza iniziando a irradiare come un Sole, e l’uomo diventa universale, perché la vita vera è nel sangue. L’iniziato a questi misteri “salva” questo Fuoco-Energia per auto ri-generarsi.

Per spiegare meglio questo mistero, prenderò in prestito la Tradizione Ebraica che analogicamente ci dona questo meraviglioso insegnamento.

Si legge nel Sacro Testo che il popolo ebreo viveva in schiavitù in Egitto. Significa che il popolo “spermatico” era schiavo dei vizi negli inferi, Egitto. Mosè, equivalente al Fuoco Divino nell’uomo, li libera e li porta alla salvezza. Attraversano il deserto che rappresenta il tempo necessario per realizzare quaranta operazioni alchemiche nell’arco di un anno, chiamato appunto “deserto”. A questo punto li fa attraversare il Mar Rosso: il sangue, portandoli verso la Terra Promessa nella Testa-Cielo.

Questo “dramma” chiamato Esodo è un bellissimo insegnamento per tutta l’umanità perché ci spiega il processo per ottenere la “salvezza”. Infatti nei quaranta anni nel deserto, la gente fu alimentata con la Manna, “Pane degli Angeli”, che scendeva dal cielo, che non è altro che l’Ambrosia, il Nettare, l’Amrita, per attuare una vera opera di separando alchemico.

Così più di tremila persone che ancora vivevano nel vizio (“vitello d’oro”) furono eliminate.

Le dodici tribù rappresentavano i dodici attributi dello Spirito.

E ancora: Mosè con il “suo bastone” batté la pietra per tre volte e fece scaturire dell’Acqua, Acqua di Vita che dissetò tutto il suo popolo (cellule del corpo).

Ecco svelato il Mistero del Fuoco. Perciò l’adorazione di questo Fuoco Divino nei templi equivale alla venerazione dell’energia creatrice nello stesso uomo, che non è altro che il Sole fecondatore dei mondi.

Siamo giunti a vedere lo stesso valore nel Fuoco = Dio = Sole, perché il Sole non solo feconda la Terra, ma anche l’intero sistema, perciò è la cosa più grande e sacra che esiste per l’umanità.

Quanta ragione aveva il grande Akhenaton nell’unificare, portando l’intero pantheon di diverse divinità ad uno soltanto: Aton, il Sole.

E l’uomo e la donna che hanno smarrito il cammino scegliendo il vizio, diventano impotenti per lo Spirito che si realizza nell’unione delle due polarità opposte: l’uomo con la donna. Soltanto l’unione dei contrari diventa sacra e generativa e ri-generativa per tutti coloro che scendono ai propri inferi per cercare la pietra nascosta (lito o lapis), da cui la parola liturgia che significa “lavorare la propria pietra”.

Il Creatore li fece maschio e femmina perché uniti sono paragonabili ai due poli della corrente elettrica che creano la Luce, la Vita, sinonimo d’Amore. E questo Amore è l’atto più sacro e divino dell’uomo verso sé stesso, perché in quell’istante si trasforma in Dio simile al Grande Architetto dell’Universo.

Questo è il mistero di tutte le fedi e di tutti gli Ordini iniziatici perché l’uomo è come il Sole nel suo percorso annuale in cui passa per i punti della grande Croce Zodiacale: due solstizi e due equinozi, creando vita nei tre regni della Natura.

Nella interiorità dell’essere umano questa energia Fuoco-Sole fa il suo percorso esattamente come il Sole, ossia l’energia cambia di posizione d’accordo con il periodo dell’anno, facendo una rotazione di un quarto di circolo zodiacale.

Come esempio del cambio energetico, vi presento la Croce Essenica o Croce Templare:

“La formula magica di questa Croce è composta da cinque nomi di Dio che manifestano Virtù Intelligenti attraverso le lettere del nome sacro. Si fa con le due dita della mano destra portandole alla fronte, poi quattro dita sotto l’ombelico, alla spalla destra, alla spalla sinistra e per ultimo si incrociano le braccia al centro del petto, pronunciando le parole nell’ordine stabilito secondo i mesi dell’anno:

Dal 21 Marzo al 20 Giugno: El, Yah, Aglà, Ehyeh, Shadday.

Dal 21 Giugno al 20 Settembre: Aglà, Ehyeh, Yah, El , Shadday.

Dal 21 Settembre al 20 Dicembre: Yah, El, Ehyeh, Aglà, Shadday.

Dal 21 Dicembre al 20 Marzo: Ehyeh, Aglà, El, Yah, Shadday.


Per ogni periodo dell’anno sono indicate anche le spezie da bruciare

Chi vorrà mettere in pratica questa potente invocazione dell’Energia = Fuoco = Dio dovrà pronunciare i nomi con grande intensità fissando in ogni punto del corpo le qualità spirituali e taumaturgiche in esse contenute. Per l’apertura dei riti si dovrà ripetere la croce tre volte, per la chiusura quattro volte.

L’uomo come tempio vivente è in costante comunione con la Madre Natura , così insieme al Sole, ogni anno di-scende ai propri inferi per risorgere invitto iniziando un nuovo percorso. Arriva al massimo della sua forza e splendore al Solstizio d’Estate, per iniziare a scendere passando per l’Equinozio d’Autunno fino al punto zero del Capricorno, Solstizio d’Inverno, per ri-iniziare un altro ciclo rinnovato.

Questa è una Legge della Natura valida per tutti. Ma una cosa è avere coscienza e un’altra è essere senza.

L’iniziato ai misteri sa che nei mesi freddi dovrà scendere nel buio della materia, come il seme collocato sotto terra, dovrà aspettare la Primavera per vedere germogliare lo Spirito. Così di ciclo in ciclo conquisterà la propria immortalità viaggiando insieme alla Luce e codificando il suo Corpo di Gloria.

E’ proprio da questa analogia che sono nati i miti dei salvatori dell’umanità, la cui nascita fisica viene collocata dal ventuno al venticinque Dicembre: Krishna Budda, Osiride, Gesù e altri ancora come Logos Solari o Avatar epocali.

Col passare del tempo fu aggiunto il culto femminile della Dea, riconoscendo il grande valore della donna nell’atto generativo, paragonandola alla dea Iside, la Luna, ossia la nostra attuale Maria.

Tutta questa simbologia si adoperò per creare dei culti particolari che analogicamente si applicano alla morte e rinascita del Dio e alla redenzione dell’umanità.

Così, con l’energia del Sole e la matrice dell’acqua, la Luna, l’uomo redime sé stesso attraverso la ri-generazione. E non solo, ma automaticamente risveglia il suo cosciente destro, avendo con questo unito il basso con l’alto, realizzando il miracolo della Cosa Una e passando dalla livella orizzontale alla verticalità del filo a piombo, per entrare nei piani sottili della propria coscienza.

E’ chiaro che ognuno potrà credere o non credere a tutto ciò, potrà pregare e meditare quanto vorrà, astenersi da ingerire carni, astenersi dal mangiare, dal fare l’amore, ecc…, ma se non cercherà in sé stesso quel Fuoco che gli permetterà di trasmutarsi, la propria coscienza non si risveglierà mai.

Dio Unico, Principio Universale, diffonde la vita dall’Universo nell’uomo e dall’uomo nell’Universo Mondo;
Dio che esce dall’incognito assoluto, cioè dall’invisibile, e si manifesta all’Universo nella sua Onnipotenza;
Dio che fu, che è, che sarà, cioè l’Essere Eterno che non cessa mai nella sua sostanza;
Dio che con la Sua potenza dà inesorabilmente il castico o la ricompensa secondo il merito;
Dio che ha la coscienza nei rapporti trinitari tra Dio, l’uomo animale e l’Universo visibile.

Anticamente i maestri consigliavano la lettura del “Libro della Natura”, ossia di sé stessi, per scoprire la pietra, il Fuoco e gli altri elementi per sublimarli e fissare il Mercurio alato che sfugge facilmente disperdendosi. L’iniziato invece conosce il suo Tempio-Corpo, partecipa della Natura diventando onnisciente, utilizza il suo Intelletto Superiore (i due emisferi del cervello) trasformandosi in Androgino-Dio.

Per concludere, è chiaro che tutto ciò è davanti al naso di chiunque, ma le masse non lo vedono e non sentono e delegano ad altri mortali il proprio compito della ricerca del Regno di Dio dentro loro stessi. Per tutti costoro sarà per un’altra volta, e benvenuti nel nuovo ciclo a tutti coloro che hanno attivato la Luce nel proprio Tempio interiore.

di Alfredo Di Prinzio

 

L’ABBONDANZA

IO SONO la fonte di ciò che ricevi e tutto ciò che possiedo ti appartiene. La Mia infinita abbondanza è accessibile a tutti, ma la tua deve essere una coscienza di abbondanza, libera da ogni pensiero di scarsità o di restrizione. Senti la tua coscienza dilatarsi senza sosta, non porle dei limiti che potrebbero causare delle interruzioni nel flusso costante. I limiti portano con sé la paura, e la paura conduce al ristagno: e quando qualcosa ristagna, il flusso è interrotto e si esaurisce. Mantieni un flusso continuo. Fai in modo che a tutti i livelli vi siano un dare e un ricevere costanti, e scopri il significato dell’abbondanza infinita. Sappi che sei uno con Me, con tutta la ricchezza del mondo, e che nulla può essere preso a vantaggio del proprio ego, né trattenuto in deposito: tutto è lì per essere utilizzato saggiamente.
Gestisci bene i Miei doni perfetti e benefici, ricerca la Mia guida e la Mia direzione per sapere come utilizzare nella maniera giusta le Mie risorse infinite.
[da: “Eileen Caddy – Le porte interiori – Amrita]
 

 

 

 

 

*L’ HOMO CHE RISORGE COL SUO AMORE *

Ciò che putrido cadrà sempre…
ciò che si è fatto con le parole perirà come foglie morte.
Solo Il Verbo Divino vive eternamente.

Esso si move
cambiando se occorre ogni cosa ,
Tutto cangia men che il suo AMORE.
Anche molte Verità cadono seppur siano servite,
poichè non possono esistere ,la dove si è raggiunte consapevolezze.
Esplorato Vette impossibili e Universi sconosciuti
Tutto cambia e niente resta
sempre la medesima cosa.
Tutto volge al rinnovamento
delle nuove Energie Cosmiche in azione.
COME IN ALTO COSI IN BASSO
TUTTO MAI RESTA UGUALE .
SALTANO ANCHE LEGGI UNIVERSALI
SE OCCORRE….
MA IL CUORE RESTERA’
SEMPRE IMMERSO
NELL’AMORE.
E’ ESSO CHE MUOVE LA MENTE E IL CUORE,
CHE APPASSIONA LO SPIRITO
CHE ANIMA OGNI COSA.
ESSO L’AMORE DI TUTTI GLI AMORI
L’IMMENSO,IL PRIMORDIALE , L’ ORIGINALE ,LO SCONOSCIUTO.
L UOMO ,QUEL DIO CHE VUOLE EGUAGLIARE, IMITARE,
SUPERARE TEMERARIAMENTE ,CON FORTE DESIDERIO.
ESSO CHE INVITA A CREARE E VIVERE IN INFINITI UNIVERSI .
…CHE NON E’ MAI IL SOLO E UNICO
QUESTO DOVE VIVE UNA PARTE DI NOI .
QUI E ORA DOVE SOGNIAMO.. ADESSO.
Pace.
Nazir

foto di Nazario Cannella.